C’è una giusta soddisfazione, nelle parole e negli occhi di Mister Max Allegri, al termine della trasferta del Bentegodi. La Juve ha lottato, reagito, segnato due gol bellissimi e portato a casa una vittoria limpida. «E il risultato poteva anche essere più netto – puntualizza il tecnico – Abbiamo giocato bene in particolare nella ripresa, contro un Chievo che si difendeva bene. Abbiamo fatto girare la palla, attaccando o difendendo quando c’era bisogno di attaccare e difendere».
E aggiunge: «Abbiamo iniziato con un momento di difficoltà, dovuto all’uscita di Barzagli. Ho rischiato con Bonucci che non era al massimo ma ha fatto un’ottima partita, come tutta la squadra. I gioactori hanno dato una bella risposta, anche se vista la stagione che stanno facendo non ce n’era bisogno. E così trascorreremo una buona sosta, che è importante».
Parlando di alcuni singoli: «I due davanti si stanno mettendo a disposizione, danno il massimo e giocano bene. Mario ha fatto una bella partita, Higuain anche: ha avuto due belle occasioni e smistato tante palle, cosa fondamentale, vista la mancanza di Dybala. Quando è uscito non era assolutamente nervoso, avevo bisogno in quel momento di portare la palla dalla metà campo del Chievo con gli esterni. Inoltre tutti eravamo stanchi, perché gli impegni ravvicinati portano un grande dispendio fisico e mentale».
Menzione speciale per l’uomo del match. «Pjanic mi è piaciuto molto: ha giocato da interno destro, il suo raggio d’azione era più stretto e ha avuto meno dispendio energetico, mantenendo più lucidità. Quanto al gol, sono 20 giorni che si ferma a battere punizioni dopo gli allenamenti, e più ti eserciti, più il gesto tecnico migliora».
Infine: «Qualsiasi cosa si dica, abbiamo giocato bene. Il calcio non è una scienza esatta, ma un’arte fatta per gente capace a giocare. Non mi interessa quello che si dice, perché poi c’è da portare a casa i punti. E noi lo facciamo».
Chiarissimo, Mister.