Primato nel Gruppo H (11 punti) e accesso matematico agli Ottavi di Finale di Champions League: la Juventus torna da Siviglia con un 3-1 importantissimo, una vittoria da analizzare anche dal punto di vista della statistica.
Primo obiettivo stagionale centrato per i bianconeri, che si qualificano agli Ottavi di finale di Champions League per l’ottava volta nelle ultime dieci partecipazioni. La Juve è tornata a vincere in Spagna in questa competizione, dopo il 2-0 inflitto al Real Madrid al “Santiago Bernabeu” del novembre 2008.
Venendo alle statistiche della gara, possesso palla nettamente a favore dei bianconeri: 58,1%, con un vantaggio territoriale del 53%, una precisione nei passaggi dell’84,4% (un totale di 526 scambi tra i giocatori bianconeri); 14 contrasti; 19 cross effettuati; 62 palle recuperate; nove contrasti vinti e sei palloni intercettati.
Per quanto riguarda la fase offensiva: 64 i lanci; 144 le verticalizzazioni; nove i dribbling positivi e dieci le giocate utili in area avversaria; oltre ovviamente ai tre gol, con quattro tiri nello specchio e quattro fuori dallo specchio.
Ad aprire le marcature bianconere ci ha pensato Claudio Marchisio su calcio di rigore: terzo gol in carriera in Champions League, l’ultimo era arrivato a febbraio 2013 contro il Celtic. Nel complesso, l’ultima rete del nostro numero otto, fermo per un lungo infortunio, era arrivata in campionato a maggio 2015 contro l’Inter. Una curiosità: Marchisio è il quarto italiano a segnare un rigore per i bianconeri nella moderna Champions, dopo Del Piero, Amoruso e Inzaghi.
Si tratta, invece, del secondo gol in Champions League per Leonardo Bonucci, autore della rete del 2-1: Bonnie era già andato a segno nell’ottobre 2012 contro lo Shakhtar Donetsk.
A chiudere le marcature ci ha pensato Mario Mandzukic: gol numero 38 in carriera per il croato in Champions League, diciassettesimo complessivo in maglia bianconera.
Tre tiri complessivi per Juan Cuadrado, due respinti e uno fuori dallo specchio: il colombiano è il bianconero che ha tentato più volte la conclusione. Recordman di passaggi positivi è stato Dani Alves: 71 i passaggi riusciti ai compagni da parte del brasiliano, con due palloni intercettati e due dribbling riusciti, per un totale di 96 palloni giocati, più di ogni altro compagno.
Anche stavolta, è stato Alex Sandro il bianconero a crossare di più: cinque i traversoni del numero 12, mentre il maggior numero di sponde (cinque) è stato effettuato da Sami Khedira.
Chiudiamo con una curiosità: dopo essere stato il primo nato nel nuovo millennio a scendere in campo in Serie A, Moise Kean si ripete anche in Champions League. L’attaccante classe 2000 è stato, infatti, il primo “millennial” che prende parte alla massima competizione europea.