Non va oltre lo 0-0 in trasferta il Bayern Monaco, che viene fermato dal Bayer Leverkusen. Un pareggio a reti bianche frutto comunque di una partita a tratti divertente, nella quale i 21 punti di distacco fra le due squadre (il Leverkusen è comunque quinto) non si notano.
Meglio senza dubbio la ripresa: nella prima frazione, infatti, a referto c’è da mettere piuttosto poco. Le due squadre si equivalgono e nessuna va realmente vicina al gol.
Nella ripresa i ventidue in campo alzano i ritmi, prima si fanno vedere i padroni di casa e poi Lewandowski si vede ribattere una conclusione da breve distanza. Per due volte, poi, in due minuti (64’ e 65’), Muller va vicino al gol, prima su assist di Coman e poi su una palla di Douglas Costa.
Il Bayern rimane anche in 10 uomini, a causa dell’espulsione di Xabi Alonso, autore di due brutti interventi in pochi minuti (78’ e 84’). C’è ancora tempo, a quattro giri di lancette dal 90’, per l’occasione più limpida per i padroni di casa, con Brandt, che tira forte dall’interno dell’area, palla appena a lato a sinistra.
Le porte, però, restano inviolate, ma è uno zero a zero indolore per il Bayern, che mantiene lo stesso distacco dal Borussia Dortmund secondo (otto punti), dal momento che i gialloneri pareggiano, con identico risultato, a Berlino contro l’Hertha, terzo in Bundesliga.
Focus Bayern: Vidal, guerriero timido
Impiegato da mezzala-trequartista nell’ormai rodato 4-1-4-1 di Guardiola, il cileno ha occupato prevalentemente il centro-sinistra del campo, allargandosi di tanto in tanto per favorire lo sviluppo della manovra dei bavaresi, fortemente sbilanciata a sinistra in questa gara. A differenza dei compagni di reparto Costa e Coman, spesso nel vivo del gioco, Vidal è rimasto piuttosto in ombra nel corso dei 52 minuti disputati; emblematico il fatto che, con l’ingresso di Thiago Alcantara in luogo di Arturo, la pericolosità offensiva del Bayern Monaco sia aumentata esponenzialmente.
A riprova di quanto scritto sopra, ecco il grafico dei passaggi effettuati da Vidal: salta subito all’occhio come il centrocampista sudamericato abbia azzeccato uno solo dei 4 passaggi effettuati sulla trequarti offensiva, peraltro all’indietro. Allargando un po’ il tiro, non possiamo che constatare quanto Arturo sia stato un corpo estraneo nel gioco di un Bayern comunque non brillante nella gara di Leverkusen. Vero che il cileno ha completato con successo il 74% dei passaggi effettuati, ma 16 passaggi completti su 22 totali non possono assolutamente essere sufficienti anche per chi non ha nel palleggio la sua dote principale.
Anche l’interpretazione della gara in fase di non possesso è decisamente al di sotto degli standard ai quali eravamo abituati: un duello aereo vinto sui 2 disputati, un tackle riuscito su 2 totali, un dribbling subito e 0 riusciti, ma soprattutto nessun pallone intercettato e nessuna respinta difensiva. In pratica, la versione abulica e poco coinvolta nel gioco che è capitato di vedere in più di un’occasione lo scorso anno, soprattutto in campionato.
Il basso rendimento di tutto il Bayern nella gara col Bayern Leverkusen potrebbe rappresentare una parziale attenuante per il cileno, che per altro è stato vittima di un violento scontro di gioco a circa mezz’ora dall’inizio della partita, ma l’impressione è che Arturo fosse semplicemente fuori forma. Intendiamoci, Vidal non è di colpo diventato un brocco, ma le prestazioni anonime che lo scorso anno avevano fatto storcere il naso a più di un tifoso bianconero sembrano ormai per lui incidenti di percorso quasi fisiologici. Sperando che non ritrovi la scintilla proprio in occasione degli ottavi di finale…