Diario pre Juve-Napoli – parte prima Calma & Sarri

5 giorni a Juve-Napoli. Un bel crocevia per lo scudetto, di quelli che la Juve ha affrontato a grappoli negli ultimi anni, salvo poi finire le ultime volte comodi comodi a +17. La Juve è abituata a queste sfide, il Napoli un po’ meno, eppure approfondiamo il clima che si respira alla vigilia soprattutto sulla sponda avversaria.

LA CITTA’ E’ CALMISSIMA

Oggi Il Mattino tranquillizza tutti: “la città è matura, come la squadra, a Sky forse pensano che a Napoli ci siano in strada mandolini e pulcinella, ma noi, siamo tranquilli, tranquillissimi!”. Bene, ottimo, fa piacere anche a noi questa serenità. Poi però l’articolo prosegue: “Doveri aveva già negato un rigore ad Higuain col Genoa (eh beh) e ha destato forti perplessità (anche al Carpi a dire il vero..). Scadente? Eppure era parso molto più in forma per Chievo-Juventus (ti pareva..). NESSUNO si permetta di rovinare Juve-Napoli con un arbitro non degno!”

Va bene dai, tranquillissimi ma sempre all’erta. Anche noi vogliamo che il match-clou non venga rovinato da nulla, né da una vigilia al veleno, del tipo “Allegri ATTACCA –il- Napoli” oppure “Marchisio odia –il- Napoli”, sono cose che appartengono al passato. Non vogliamo nemmeno ci siano sospetti sulla designazione arbitrale tipo: “NON MANDATE RIZZOLI!!” di 2 anni fa, che vira in un “O RIZZOLI O NESSUNO!” solo oggi. A questo punto decidete con calma e fateci sapere. Non vogliamo neppure che ci siano ambienti destabilizzati come: “Napoli, c’è la Juve dietro il tranello di Mancini!” per carità, Mancini dopo lo scudetto di Agosto ha già altro a cui pensare. Per fortuna almeno stavolta nessuna ammonizione preventiva ha intorbidito le acque, visto che Jorginho, era stato già ingenuamente fatto fuori per la delicata gara col Carpi…

La città sarà pure calma, ma intanto l’avvocato Pisani, che rappresenta gli interessi di Maradona (con storielle di fatture false o estero su estero a Dubai..) inoltra ricorso al TAR e prepara una “class action” per la trasferta vietata. Eh già, il CorSport urla ai “diritti negati con una decisione che rovina il campionato” e lo stesso Mattino nega i danni causati ai bagni dello Stadium in passato. Il provvedimento del prefetto di Torino è “altamente discriminatorio”. Poi si scopre che il Prefetto in questione è Paola Basilone, già vice-capo della Polizia, nata a Napoli nel 1953 ed ivi cresciuta. Toccherebbe indagare sull’idraulico dello Stadium, stai a vedere che si chiama Gennaro Esposito..

SARRI E I MALI DEL CALCIO

Vabbè, magari la città calmissima non è, ed è giusto così, vista l’esaltante cavalcata del Napoli, con un allenatore serio e preparato, un’ossatura di squadra con ingranaggi perfetti e l’annata storica di Insigne ed Higuain. Per fortuna però proprio Mister Sarri è calmissimo. Si è dato una regolata. Agli esordi in A aveva subito dichiarato “gli arbitri quando vedono le strisce si confondono spesso”, poi però passato al Napoli per giusti meriti, a novembre ha precisato meglio il concetto “Rigori? Per averli bisogna avere la maglia a righe”. Quindi: Male n.1 del calcio: E’ STRISC’!

Era però un Sarri ancora sotto pressione, poi non si è scomposto più, limitandosi ad un “Basta dire che gli arbitri italiani sono i migliori” dopo il KO a Bologna, senza accenni alle righe, che appunto i felsinei non hanno sulla maglietta. Per fortuna poi il nostro ha virato verso altre gravi pecche del sistema calcio in Italia: “Siamo penalizzati dal calendario e dagli anticipi. Chi gioca in Europa League dovrebbe avere maggior rispetto, inutile poi parlare di ranking”. Male n. 2 del calcio: O’ CALENDARIE!

Tutto dimenticato dai, l’Europa League si è fermata e Sarri ha potuto quindi concentrarsi, con grande profitto, solo sul campionato. A quel punto però dopo arbitri e calendario, Sarri denuncia il terzo male del calcio italiano: i campi di patate. Marassi in particolare. Dopo uno 0-0 col Genoa il tecnico accusa: “il Ferraris è vergognoso, non si può giocare a calcio!”. Male n. 3: O’ CAMP E’ MERD!

Vabbè, ci può stare dai, lo diciamo spesso anche noi, perfino Agnelli parla di stadi e campi della Premier da imitare. Ma i nemici che ostacolano la marcia del Napoli non finiscono qui, arriva il vero grande nemico: Il Pallone Invernale. Male n. 4: O’ PALLON E VIERN!

A Sarri ‘sto pallone invernale non piace: “rimbalza male, non rotola come dovrebbe e danneggia le squadre tecniche“, non a caso il mister toscano fa presente che a Lazio, Bruges e al Midtjlland la sua squadra ha rifilato 5 pere mentre invece con l’Udinese i suoi hanno stentato, vincendo solo 1-0. A stretto giro arriva la risposta della Nike “Ohibò, il pallone è lo stesso di prima, cambia solo il colore!”. Ma niente, il Napoli deve quindi ripensare il suo calcio, ricalibrare i suoi droni su frequenze cromatiche diverse e, nonostante l’odioso color arancio della sfera, infila gli 8 successi “invernali”, record storico del club, incluso il 4-2 alla Samp, proprio al Ferraris, toh!

Dopo aver denunciato i Mali del calcio italiano, Sarri cade nel trappolone del provocatore Mancini, ma lì si sa, ha chiesto scusa mille volte e le “cose di campo devono rimanere nel campo”. Quindi se un protagonista del nostro calcio insulta “deve rimanere sul campo” perché c’è stress e pathos, del resto Frocio vale Democristiano e ho tanti amici gay. Glissiamo su quello che Sarri avrà pensato, tra sè e sè, quando, nell’amichevole contro il Positano, organizzata da Cecchi Paone per svelenire le accuse di omofobia, un difensore del Positano ha steso Higuain con un improvvido fallo da dietro..

Al contrario, Sarri poi fa benissimo a condannare la decina di idioti che all’Olimpico urlano i buu razzisti a Koulibaly con la doverosa sospensione della gara. Quindi, ricapitolando: ci sono le cose “di campo” e le cose “di stadio”, le “cose di campo” non si dicono e restano impunite, le altre vanno punite.

Dopo lo scivolone con l’Inter Sarri, tra una manovra sulle parti basse e l’altra (A’ MANOVR) ad ogni tendenziosa domanda su Scudetto ed infortuni, infila una vittoria dopo l’altra, tenendo a bada una Juve che rimonta impetuosamente. Ma ecco che l’implacabile fustigatore dei nostri mali ritorna ad additare il vero, unico e solo, il principale dei mali del calcio. Il babau e grande Totem: il Fatturato! Male n. 5: O’ FATTURAT! 

E pensare che l’ultimo sulla panca del Napoli a parlare di fatturato è stato cacciato a calci nel -ahem- sedere proprio dal club col maggior fatturato della storia del calcio. Ma questa è un’altra storia..

CONTINUA!…

Sandro Scarpa

E finalmente ci siamo; dopo una lunga attesa lo scontro più desiderato da tutti i mass media sportivi (spaventatissimi all’idea di un campionato senza storia anche quest’anno) è sul punto di verificarsi. Sabato 13 Febbraio al JStadium ci sarà finalmente la PARTITA, quella che potrebbe decidere un campionato. Ovviamente tutto questo hype è direttamente proporzionale alla speranza di conquistare audience e di vendere giornali prima e dopo l’evento, ma chiaramente è una partita di una certa importanza. Se il Napoli dovesse vincere per esempio, oltre a sorprendermi come pochi altri risultati calcistici nella mia vita (ahime’ molto lunga), si potrebbe affermare che sarebbe ben oltre la metà dell’opera. Perchè avrebbe senso schierare le riserve col Villareal e cercare di gestire un vantaggio a quel punto interessante. Nel caso però che la partita si chiudesse con una vittoria della Juventus o anche con un pareggio, per il Napoli diventerebbe estremamente difficile rimanere davanti nelle successive 13 partite. E i motivi li consciamo tutti: calendario, mancanza di ricambi, scarsa esperienza nel gestire un finale punto a punto. E schierare le riserve in EL potrebbe diventare un autogoal clamoroso.

Cerchiamo quindi di capire cosa possa succedere in campo. Premetto che ovviamente le mie sono opnioni (sia pure ragionate); se avessi la capacità di divinare il risultato di un evento sportivo la userei altrove. Le due squadre arrivano entrambe da una serie lunghissima di vittorie; quasi miracolosa quella della Juventus e non solo per il numero. Perchè vincere 14 partita di fila in un campionato in cui sei il migliore per distacco non è una grandissima impresa; farlo invece con gli arbitraggi di cui di solito si gioca (eufemismo…) la Juventus ha del paranormale. Viceversa per esempio il Napoli da inizio anno ha trovato quasi solo squadre accomodanti e/o decimate da infortuni e squalifiche e l’unica partita seria (quella di CI in casa con l’Inter) l’ha giocata maluccio e l’ha pure persa. Insomma al Napoli per adesso gli è andata molto l’acqua per l’orto e la partita col Carpi lo dimostra. Perché al di là della soggettività l’unico errore di Doveri (abitro molto bravo per me) è stato un clamoroso scambio di persona che ha portato all’espulsione del giocatore del Carpi. E quando un arbitro bravo commette una svista madornale a tuo favore, mi viene difficile non considerarla una gran botta di culo. Detto questo io partite del Napoli ne ho osservate molte, perche’ oggettivamente le sue prestazioni creano curiosità. E al di là di Higuain, fenomenale questa stagione, non sono molto impressionato dal resto; qualcuno penserà che rosico, e può essere possibile. Ma il Napoli mi dà una sensazione di equilibrio precario e di improvvisazione tattica (il famoso “livello di gioco”) che non riesco a scuotermi di dosso. Sbaglierò sicuramente, ma è la mia sensazione e per onestà intellettuale la devo esprimere in tempi non sospetti, a costo di fare una figuraccia.

Tatticamente la partita sembrerebbe facile da interpretare, in quanto il Napoli gioca essenzialmente in un modo solo. Dato che non ha grandissimi difensori tende a difendersi col possesso palla e i tentativi di rapida riconquista una volta persa; tiene la difesa abbastanza alta e gioca molto sugli anticipi. Tende a collassare il gioco sulla destra per poi fare un cambio di campo per Insigne, che e’ quello che idealmente è deputato a fare l’assist. Quando la palla ce l’hanno gli altri si difende con un 442 strettissimo, con le linee vicine, che lascia parecchio spazio sui lati. Ora, oggettivamente, vi sembra un tipo di approccio alla partita che può mettere in difficoltà la Juventus? Secondo tutto quello che abbiamo visto, direi di no; la Juventus non va quasi mai in difficoltà se è attaccata, non ha alcun problema a difendersi bassa chiudendo le linee di passaggio. E ha gli uomini per rompere il pressing, fare cambi di campo e sfruttare la difesa alta del Napoli.

E questa è la ragione per cui mi viene difficile credere che il Napoli venga a Torino per fare la partita come sempre. Perché Sarri è un ottimo tecnico, ma alla fine è pur sempre un allenatore italiano; uno che parla di fatturati da un mese e che ieri ha trovato il modo di lamentarsi per l’arbitraggio di Doveri (che, ricordiamolo, ha messo il Carpi in 10 per uno scambio di persona). E Sarri sa benissimo che, se a Torino rimediasse una onorevole sconfitta, a Napoli non lo accoglierebbero con ghirlande di fiori. Qundi probabilmente starà più indietro del solito e il contropiede cercherà di farlo lui. Ed è questa la ragione per cui penso che il risultato più probabile sia un pareggio; intendiamoci, una Juventus al completo per me poteva disporre del Napoli con grande tranquillità. Ma avremo diverse assenze e questo potrebbe portare a considerare un pareggio un risultato non disprezzabile (e anche Allegri è italiano, fino a prova contraria). E tutto verrà rimandato alla volata finale.

Kantor