HD in hd, ma il migliore non balla il tango
Buffon 6
Mai impegnato veramente, presente sempre.
Asamoah 6,5
Ho visto la luce. Si cammina sulle uova, sperando che il giocattolo non si rompa, buonissima la prestazione, quando è a terra è perché si è conquistato un fallo.
Chiellini 7
Denti fuori e pancia in dentro, grinta, voglia di bestemmiare e ricordare al mondo che ancora vale qualcosa.
Ne fa le spese immobile: di nome e di fatto.
Bonucci 7
Preciso, signorile, senza sudare. “FAME, PALLE e INTENSITÀ” oggi c’erano.
Lichtsteiner 6,5
Nel pt, quando la partita è in bilico spinge come il vecchio rissoso licht che conoscevamo: ha il cuore in pace dell’amante che ha elaborato il lutto, per quest’anno non si cambia casacca è tanto buttare il sangue un altro po’ con questa maglia, c’è la storia da scrivere
Pjanic 7
Signore del centrocampo, calamita nei piedi da cui passa (quasi) ogni pallone.
Potrebbe essere un’epifania, il cambio di pagina, la tessera del puzzle che ha trovato il suo posto, René Ferretti che vede la Morante stendere le lenzuola.
Khedira 7
Il turbante blu gli toglie quel l’aria da cavallo al trotto leggero e svogliato. Lancia il pressing, dialoga con Pjanic che è un piacere, finalmente la sua presenza torna ad avere un senso ad un girone di distanza.
Mandzukic 7,5
Lotta continua. In un attimo di folle lucidità pensi “ma chi se ne frega se non segna?”
Interdice, difende, fa assist, se potesse prenderla con le mani sarebbe una mano pure a Buffon. È un ibrido perfetto, ma lo capisci dopo. Come la modella mulatta con la vitiligine, che è bella come un dio.
Dybala 7
La naturalezza con cui tocca il pallone di esterno sinistro dopo 5 minuti è da ovation, in una qualsiasi delle posizioni del kamasutra del calcio, che Paulo conosce a memoria.
Mastica calcio e lo rumina con la stessa naturalezza con cui un veneto bestemmia.
Da cuoricini il flirt continuo con Higuain.
Cuadrado 6
Ciccio pasticcio lunch match edition.
Riesce ad annullare il buono che fa con una precisione svizzera con l’ultimo passaggio errato
Higuain 7
Di testa, di sinistro o di destro, oggi anche di suola. Quando c’è da mettere dentro il pallone non fa prigionieri. Un cannibale che balla il tango. L’area è il suo territorio di caccia… ci è voluto un girone, ma forse abbiamo capito dove deve giocare. SEMPRE.
Barzagli 6
Al posto dello svizzero, a presidiare la fascia, senza problemi.
Rincon 6
Serviva un dolce fabbro barbuto per serrare definitivamente la partita.
Pjaca 6
Un deja-vu: pochi minuti, molte cose interessanti, voglia di strafare. 10 minuti scarsi per lui cominciano ad essere pochi, e col “nuovo” modulo le porte per lui potrebbero diventare portoni.
Allegri 7
C’è chi dice che ci ha messo troppo a trovare una quadratura decente che prevedesse l’utilizzo dei migliori in rosa, è pagato per quello in fondo.
Il modulo però è una foglia di fico: se entri in campo come a Firenze perdi anche col 555 di Oronzo Caná, e sono i giocatori a saperlo per primi (il tweet di Bonucci di oggi la dice lunga…)
Oggi ci si aspettava una reazione di carattere, sul campo prima che sui social, è arrivata. La Juve ha dosato il gas, al limite del freno a mano che abbiamo visto troppe volte quest’anno, ma ha saputo controllare la Lazio in maniera attenta.
Esperimento riuscito?
Le statistiche ricordano che è appena la decima partita in 433 panchine che Allegri schiera il 4312, quindi halma, ma potrebbe essere un buon viatico per la CL che ricomincia tra un mese.