«Come una grande sfida di Champions League». Usa questo paragone Super Gigi Buffon, uscito imbattuto dal San Paolo: «Si, non mi capitava da tanto di non prendere gol qui, è una bella sensazione». E tornando sul paragone iniziale: «Giocavamo in un grande stadio, una trasferta difficile, avevamo due risultati su tre… anche il pareggio non sarebbe stato male, ma così è ancora meglio».
Merito di? «Di tutti, della mentalità, dell’approccio alla gara, della compattezza che abbiamo dimostrato: quando giochiamo come stasera è difficile batterci per tutti. Sono orgoglioso di questo gruppo, di questa Società: dimostriamo che quando è ora di mettere in campo qualcosa in più siamo sempre presenti».
E poi, ovviamente, Gonzalo: «Sarebbe stato un peccato perderlo in una serata così importante: non solo ha giocato, ma ha deciso il punteggio con il suo gol. D’altronde, il fatto di essere un ex è un fattore che ha superato, lo ha dimostrato in Coppa Italia segnando qui una doppietta».
In conclusione: «Se giochiamo così, lanciamo il messaggio che la Juve c’è e ci sarà sempre. Ma piano coi voli pindarici: se l’Inter vince siamo terzi e io non festeggio un terzo posto».
Benatia: «Grande fase difensiva»
Titolare anche questa sera, autore di un match convincente come tutti i compagni, della difesa e non solo. Parliamo di Medhi Benatia, visibilmente soddisfatto a fine gara: «Abbiamo lavorato tanto per studiare i movimenti del Napoli. Eravamo preparati al fatto di dover mettere in campo una grande fase difensiva: il Napoli fa due o tre cose, ma difficili da contrastare. Ha attaccanti piccoli e veloci, quindi non è stata una partita difficile fisicamente, ma a livello mentale».
Dopo questa disamina, molto lucida, Medhi aggiunge: «Dobbiamo lavorare sempre così, soprattutto nell’atteggiamento, che è quello che a volte ultimamente è mancato: non ci possiamo permettere di prendere uno o due gol a partita. La fase difensiva è importante per il campionato italiano e per la nostra stagione. Poi, se difendi bene, abbiamo campioni là davanti che un gol lo fanno».
Campioni come Gonzalo Higuain: «Non c’è bisogno che lo dica io, ma a fine gara gli ho ricordato che è un grande: ha risposto i fischi e lottato con una mano in meno»
«Inizia un altro campionato». Parola di Gonzalo
Basta guardarlo negli occhi, Gonzalo, per cogliere tutta la sua grinta. Quella grinta che gli ha permesso di essere in campo dopo un’operazione, contro ogni pronostico. «Abbiamo deciso con lo staff medico che l’intervento era la cosa migliore, per tornare presto a disposizione e per la mia salute – spiega – Ringrazio lo staff medico, i compagni, i tifosi, i fisioterapisti: mi sono stati tutti vicino e mi hanno aiutato in questi giorni, spero di aver ripagato fiducia e affetto con il gol».
Eccome, se Gonzalo ha ripagato la fiducia. Ma a proposito di gol, così lo ha raccontato a Juventus Tv: «Paulo mi ha dato una bella palla, come doveva metterla sui piedi, ma penso che lo stop sia stato il 70% del lavoro. Senza quello stop non avrei segnato».
E adesso? «Abbiamo battuto una grande squadra, capolista, ci siamo avvicinati a loro. Tre punti sono sempre tre punti, contro il Napoli e contro l’ultima in classifica, ma sapevamo tutti l’importanza di questa serata. Adesso inizia un altro campionato, siamo lì e speriamo che questa vittoria sia la spinta per un traguardo importantissimo come il settimo Scudetto»