Se si vuole capire come mai per la Juve la partita di domani sia fondamentale, basta rileggere questa frase di Mister Allegri, pronunciata poco fa in conferenza stampa al Media Center di Vinovo: «Sono in arrivo due sfide, Sassuolo e Derby, nelle quali ci giochiamo una grossa fetta di Scudetto».
Ecco perché domani Allegri non vuole sentire parlare di turnover: «Non esiste questo concetto. A parte Caceres e Chiellini, che i medici tenteranno di recuperare per il Bayern, sono tutti a disposizione e stanno bene. Non c’è bisogno di turnover anche perché la Champions arriva 5 giorni dopo la partita di domani».
E poi il Sassuolo si preannuncia avversario per nulla morbido: «Giocano molto bene e sono a ridosso della zona Europa League, domani comunque dobbiamo assolutamente vincere», ribadisce il tecnico. Sassuolo è un nome che per la Juve in questa stagione è significato molto: possiamo definire la sconfitta in Emilia come il “turning point” del nostro campionato. Cosa è cambiato da quella sera, esattamente un girone fa? «La classifica. E non è poco, intendiamoci, perché la nostra posizione è frutto del fatto che abbiamo capito cosa dobbiamo fare per vincere le partite, e che quella sera abbiamo compreso che dovevamo cambiare rotta. Ma restare imbattuti per un intero girone non serve a niente, se poi non vinci lo Scudetto: per questo noi siamo focalizzati su questo, il quinto campionato di fila alla Juve non si vede dagli anni ’30, in un calcio di quasi un secolo fa».
E risfodera, Allegri, un paragone ciclistico: «Siamo ancora in una corsa a cronometro, e come ho detto abbiamo iniziato la discesa. Ma attenzione: in discesa si scivola».
Si diceva, Sassuolo e Derby. In mezzo, però, c’è la sfida di Monaco contro il Bayern: «Ci pensiamo da sabato – risponde il Mister – Non possiamo giocare domani sera pensando alla Champions. Per noi il traguardo europeo è un sogno, ma un sogno realizzabile. Il Bayern, insieme al Barcellona, è una delle favorite per la vittoria finale: quella di mercoledì sarà una serata di calcio straordinaria, come è stata quella di ieri sera a Londra fra Chelsea e PSG».
E per giocare al meglio queste tre importantissime partite c’è bisogno del massimo da tutti. «Non dobbiamo perdere di lucidità, ai giovani può capitare ma succede anche ai più esperti». A domande specifiche su Pogba, Allegri risponde: «Paul è cresciuto moltissimo, specialmente nella sostanza del suo gioco. Magari non si vede dal punto di vista estetico, ma il suo compito è giocare semplice e mettere in campo le sue qualità. Se lo fa, è un centrocampista di assoluto livello europeo».
La Conferenza Integrale:
"Siamo in discesa, ma attenzione: in discesa si scivola"
Pubblicato da Juventus su Giovedì 10 marzo 2016