Dopo la 25ª vittoria nelle ultime 26 partite di campionato, è normale essere felici. Soprattutto quando per 10 gare interne non prendi gol, e quando il tutto è condito da uno storico quinto scudetto consecutivo.
All’orizzonte, però, c’è un altro trofeo da conquistare, ed altre due partite in cui mantenersi in ottima forma e sperimentare nuove situazioni di gioco per poter alzare ancora la Coppa Italia all’Olimpico, raggiungendo uno storico doppio double consecutivo.
È per questo che mister Allegri, dopo la vittoria con il Carpi e dopo gli elogi di rito alla sua squadra, preferisce forse concentrarsi sugli elementi da migliorare ulteriormente in questo rush finale di stagione.
«Soddisfatto? Molto, specie non aver preso gol. Era molto difficile dopo i festeggiamenti, la tensione era più bassa del solito. Non abbiamo fatto una buona partita, drizziamo quindi le antenne perchè mancano due partite e poi c’è anche la finale di Coppa Italia», è stata infatti la prima, eloquente risposta del tecnico, intervistato a fine gara dai giornalisti presenti allo Stadium.
«Il saluto della curva è stato un bel momento. Ho già ringraziato i tifosi per la stima e il rispetto. Continueremo a lavorare affinchè la Juventus ottenga risultati importanti. Sono in sintonia con la società», ha proseguito, parlando del rinnovo del contratto. «La Juventus sarà competitiva sia in Italia che in Europa. Non dimentichiamo come siamo usciti in Champions contro una delle favorite».
Quindi il mister ha speso parole di elogio per alcuni dei suoi ragazzi, come ad esempio Lemina – riscattato in settimana – Rugani e Zaza, ancora a segno.
«Lemina è un‘ giovane e importante, però deve imparare di più a livello difensivo, paradossalmente. Rugani veniva da una squadra che giocava sempre scappando all’indietro, normale che all’inizio abbia dovuto abituarsi ad un gioco più fisico e all’uno contro uno. La Juve gioca sempre in proiezione offensiva, con la tecnica individuale. Ma Daniele ha acquisito molta più serenità coi piedi e ora deve migliorare anche a livello di lancio nell’uso delle braccia. Ha tutte le qualità per farlo. Zaza, infine, deve stare lì a lottare per lavorare e migliorare, ogni giorno, come è normale in una grande squadra».