«Riprendere il cammino verso la finale del 21 maggio». È quanto vuole Massimiliano Allegri dai suoi uomini. La partita di Verona è stata un passo falso comprensibile, ma ora è arrivato il momento di ritrovare il ritmo in vista della gara contro il Milan: «La partita con il Carpi, quando avevamo subito una quindicina di tiri in porta, era stata “l’anticamera” di quella contro di domenica scorsa. A Verona siamo “entrati in camera” ora dobbiamo uscirne… I miei sono ragazzi intelligenti e hanno capito che giocando partite del genere è quasi impossibile fare risultato. È vero che dopo 25 vittorie su 26 partite, con lo scudetto già vinto ci può stare una gara del genere, è quasi fisiologico e la sconfitta può anche farci bene, anche perché domani con la Sampdoria abbiamo l’occasione di chiudere bene il campionato per festeggiare lo scudetto con i nostri tifosi».
Riguardo alla formazione che affronterà i blucerchiati, Allegri regala più di un’anticipazione: «Bonucci ci sarà, perché Rugani ha giocato 11 partite e domani riposerà per essere a disposizione per la finale, quindi i tre di difesa saranno Barzagli, Bonucci e Chiellini, che dovrà giocare almeno un’ora. Non ci sarà Alex Sandro, quindi giocherà Evra, Pereyra dovrebbe essere della partita e in porta ci sarà Neto. In regia toccherà a Hernanes, giocherà Pogba e in attacco dovrebbero esserci Dybala e Mandzukic. L’unico infortunato è Khedira che ha pochissime possibilità di giocare la finale».
Proprio a proposito di infortuni il tecnico spiega che dall’analisi fatta con i suoi collaboratori «quest’anno abbiamo soprattuto avuto problematiche sui polpacci, mentre i problemi ai flessori e agli adduttori sono stati in linea con quelli della scorsa stagione. Va anche detto che rispetto all’anno scorso gli infortunati hanno saltato meno partite, fermandosi magari per pochi giorni e saltando solo gli allenamenti. Avendo giocato subito la Supercoppa, abbiamo fatto una preparazione completamente diversa rispetto allo scorso anno, prendendoci qualche rischio. I rischi vanno calcolati per arrivare a vincere, perché è inutile non avere infortuni e poi arrivare terzi. Meglio averne 20 e arrivare primo. Inoltre sono diversi i fattori che incidono e la componente piscologica è fondamentale. Detto questo si dovrà lavorare per migliorare».