La Juve cancella la delusione di Coppa con tre gol, tre punti e un goloso allungo in classifica. I bianconeri regolano la Sampdoria 3-0, mostrando un Douglas Costa sontuoso e festeggiando la prima rete in bianconero di Benedict Howedes, alla sua seconda partita da titolare. Se c’era qualche interrogativo su come la squadra avrebbe reagito all’eliminazione dalla Champions, beh, non poteva esserci risposta migliore.
MANDZUKIC ALLO SCADERE
L’applauso a inizio partita omaggia la squadra e serve anche a voltare pagina. È un po’ come se l’Allianz Stadium volesse dire : “Grazie per le emozioni di Madrid ragazzi, ora vinciamo questa partita”. La Juve ringrazia e prova a soddisfare la richiesta con i tentativi a lato di Asamoah, Dybala e Mandzukic, che si rende anche pericoloso con un cross rasoterra indirizzato sul primo palo e deviato in angolo da Viviano, ma la Samp trova in fretta le misure. Non capita molto durante il primo tempo: i bianconeri non danno l’impressione di risentire delle fatiche del mercoledì di coppa, però non sono neanche assatanati e il ritmo della gara si spegne in fretta. Allo scadere del primo tempo però Allegri richiama Pjanic e inserisce Douglas Costa e gli effetti sono immediatamente visibili. Proprio il nuovo entrato pennella dalla sinistra un traversone perfetto per Mario Mandzukic che, appostato nell’area piccola, spedisce sotto la traversa un destro al volo imparabile.
HOWEDES, UN TUFFO PER IL RADDOPPIO
In avvio di ripresa la Juve rischia grosso quando Chiellini si fa rubare palla a venti metri dalla porta da Ramirez, che arriva al limite e sparacchia a lato. Il fatto che Douglas Costa risponda immediatamente con un’accelerazione delle sue, conclusa con un sinistro sopra la traversa, fa pensare a uno sviluppo della gara più divertente rispetto ai primi 45 minuti. La Samp è più propositiva e arriva a concludere con Zapata, che devia di testa il traversone di Regini e trova Buffon piazzato, ma la Juve ora manovra con più disinvoltura e Douglas Costa e una perenne spina nel fianco della difesa genovese: al 15′ il brasiliano pennella un altro assist delizioso per Benedict Howedes che riscatta la sua sfortunata stagione con il tuffo di testa che vale il 2-0.
COSTA DA URLO E 3-0 DI KHEDIRA. È ALLUNGO
L’ingresso di Bentancur al posto di Dybala aggiunge sostanza e centimetri al centrocampo, ma quello che continua a fare la differenza è la velocità (e la classe infinita ) di Douglas Costa. Alla mezz’ora il brasiliano parte sulla destra con un tocco che lascia sul posto Sala, entra in area, salta Regini e tocca al centro per Khedira, confezionando il suo terzo assist, diligentemente spedito il rete dal compagno. Ora il coro può partire: l’Allianz canta “La capolista se ne va”, sancendo l’allungo sul Napoli, oggi fermato a San Siro dal Milan. Sei punti di distacco, a sei giornate dal termine, con uno scontro diretto da giocare in casa sono un bottino prezioso. Non decisivo, ma estremamente prezioso…
JUVENTUS-SAMPDORIA 3-0
RETI: Mandzukic 45′ pt, Howedes 15′ st, Khedira 30 ‘st
JUVENTUS
Buffon: Howedes, Rugani, Chiellini, Asamoah; Khedira (36′ st Sturaro), Pjanic (43′ pt Douglas Costa), Matuidi; Cuadrado, Mandzukic, Dybala (21′ st Bentancur)
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Lichtsteiner, Barzagli, Benatia, Alex Sandro, Marchisio, Higuain
Allenatore: Allegri
SAMPDORIA
Viviano; Sala, Ferrari, Silvestre, Regini; Barreto (36′ st Verre), Torreira, Praet; Ramirez (16′ st Caprari); Quagliarella (1′ st Kownacki) , Zapata
A disposizione: Belec, Tozzo, Andersen, Alvarez, Linetty, Strinic, Capezzi
Allenatore: Giampaolo
ARBITRO: Mariani
ASSISTENTI: Carbone, Marrazzo
QUARTO UFFICIALE:Aureliano
VAR: Chiffi, Peretti
AMMONITI: 33′ pt Asamoah, 7′ st Howedes
Juve-Sampdoria 3-0: la tempesta dopo la tempesta
Non era per nulla scontato fare risultato oggi dopo quanto successo mercoledì, al di là delle parole e delle intenzioni, tornare in campo e reagire dopo la batosta psicologica di Madrid era un qualcosa possibile solo per una squadra davvero forte e matura: così è stato, un pizzico di fortuna è stata necessario per sbloccarla, ma, al netto di qualche disattenzione di Chiellini, stasera si sarebbe potuto giocare anche senza portiere. A rompere gli equilibri ancora lui, Douglas Costa: subentrato a Pjanic, il brasiliano alla prima palla giocata ha mandato Mandzukic in porta, col croato che per ora è evidentemente caldissimo, in attesa che si risblocchi anche Higuain, i gol del Pipita saranno fondamentali per raccogliere quanto seminato in questi mesi dalla banda di Allegri.
A proposito del mister, anche negli ultimi giorni criticatissimo per la gestione del match al Bernabeu, oggi se l’è giocata provando a dare fiato alla squadra, con scelte a sorpresa come quella di Howedes, ma il tedescone ha addirittura trovato la soddisfazione del gol personale: casualità? Probabile, anzi sicuramente, ma quant’è affascinante il fato. Ancora in gol Khedira, l’altro tedesco, anche lui in crescita dopo una stagione non entusiasmante al 101%, ma che lo vede già a quota 8 nei gol realizzati: cosa si può dire di male ad un centrocampista del genere non è più chiarissimo.
Volendo trovare la nota stonata, si guardi a Paulo Dybala: rimbalzato in ogni occasione dalla difesa della Sampdoria, ma proviamo ad essere ottimisti anche in questo senso. Si sta tenendo dentro i colpi finali per raggiungere tutto quello che manca alla Juventus per continuare a scrivere la storia, la leggenda, l’inimitabile. A partire da Crotone, o fra una settimana quando all’Allianz Arena arriverà proprio il Napoli: l’obiettivo è tenere a distanza di sicurezza gli uomini di Sarri, è arrivata l’ora di definire ciò che è stato apparecchiato con grande merito dalla dirigenza prima, dal mister dopo, dai calciatori giorno dopo giorno. Ed ovviamente anche dai tifosi, anima pulsante di questa macchina meravigliosa.
Fabio Giambò.