Ancora Khedira, ancora tre punti. Dopo il gol contro la Fiorentina, Sami si ripete anche con la Lazio e questa volta non serve neanche il raddoppio. La Juve stende la Lazio grazie alla rasoiata del tedesco che risolve una partita rognosa, combattuta, ma poco spettacolare, nella quale sono solo i bianconeri a cercare di pungere, tanto è vero che la prima parata di Buffon arriva solo a cinque minuti dal termine.
All’inizio Allegri rinuncia ancora a Pjanic e Higuain e riconferma per dieci undicesimi la formazione schierata contro i vola una settimana fa, con la sola eccezione di Benatia al posto di Bonucci, rimasto a Torino per motivi familiari.
L’inizio dei bianconeri è tutt’altro che frenetico: la Juve lascia l’iniziativa alla Lazio, aspettandola nella propria metà campo, senza comunque patire eccessivamente il pressing alto degli avversari. Ben più in difficoltà Basta quando Alex Sandro lo aggredisce sporcando il suo rinvio che si trasforma in un assist per Dybala, il cui colpo di testa viene tolto dall’angolino da Marchetti. Dopo una decina di minuti dal fischio d’inizio la Juve cambia ritmo, soprattutto alza il baricentro e la gara diventa ben presto un monologo, anche se le ripartenze dei biancocelesti consigliano prudenza.
La fase difensiva della squadra di Inzaghi è pressoché perfetta. Ogni spazio viene chiuso e questo, unito a qualche imprecisione di troppo e al gran caldo, che addirittura porta al time out a metà tempo, tiene lontani i bianconeri dalla porta di Marchetti che deve intervenire solo alla mezz’ora, quando Asamoah arriva sul traversone di Khedira e, complice la deviazione di Basta, sforna un pallonetto che il portiere neutralizza in due tempi.
La ripresa, almeno nei primi minuti, non offre molto di più, almeno fino al 12′, quando nello spazio di pochi secondi Mandzukic e Dybala arrivano al tiro: il primo viene respinto da Marchetti, il secondo termina a lato di un soffio. La partita finalmente si vivacizza e Khedira sfiora il palo dopo il servizio di tacco di Dybala, quindi è Chiellini ad alzare troppo il colpo di testa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Al 20′ arriva il momento di Higuain, in campo al posto di Mandzukic, ed evidentemente basta la sua presenza a spaventare la Lazio, perché non passa neanche un minuto dal suo ingresso ed ecco l’assist di Dybala per Khedira che controlla e infila con un diagonale di sinistro il suo secondo gol in due partite.
I padroni di casa provano a reagire: Patric arriva al tiro da buona posizione, deviato sopra la traversa, e a cinque minuti dal termine Parolo costringe Buffon alla prima parata della gara, con un rasoterra dal limite. Nel finale Allegri, che aveva già cambiato Dani Alves con Lichtsteiner, fa esordire Pjaca, inserendolo al posto di Dybala, e il croato trova anche il tempo di mettersi in luce con un doppio passo e una sventola di destro bloccata da Marchetti, che praticamente chiude la gara e che accompagna la Juve alla pausa per le Nazionali a punteggio pieno.
LAZIO-JUVENTUS 0-1
RETI: Khedira 21′ st
LAZIO
Marchetti; Bastos, De Vrij, Radu; Basta (27′ st Djordjevic), Parolo, Biglia, Lukaku (18′ st Patric); Felipe Anderson, Lulic (14′ st Milinkovic-Savic); Immobile
A disposizione: Strakosha, Vargic, Hoedt, Wallace, Cataldi, Leitner, Kishna, Lombardi, Murgia
Allenatore: S. Inzaghi
JUVENTUS
Buffon; Benatia, Barzagli, Chiellini; Dani Alves (28′ st Lichtsteiner), Khedira, Lemina, Asamoah, Alex Sandro; Dybala (43′ st Pjaca), Mandzukic (20′ st Higuain)
A disposizione: Neto, Audero, Rugani, Evra, Pjanic, Hernanes
Allenatore: Allegri
ARBITRO: Guida
ASSISTENTI: Tonolini, Tegoni
QUARTO UFFICIALE: Manganelli
ARBITRI D’AREA: Damato, Irrati
AMMONITI: 18′ pt Radu, 42′ pt Alex Sandro, 16′ st Lemina