Andrea Agnelli, sette anni alla guida della Juve

Il 19 maggio 2010 Andrea Agnelli diventava Presidente della Juventus

Protagonisti. In Italia, e in Europa. Questa era l’ambizione e l’obiettivo del nostro PresidenteAndrea Agnelli, fin dal primo giorno in cui ha assunto il timone della Juventus, esattamente sette anni fa, il 19 maggio 2010.

Proprio questi giorni, queste settimane, sono il segno preciso di come questo obiettivo sia ormai consolidato, e di come la Juventus sia prima tornata a primeggiare e poi abbia consolidato questa sua inconfondibile identità vincente.

Quello che contraddistingue la Juve è la ricerca continua del successo, guardando con soddisfazione a quello appena conquistato ma anche e soprattutto a quello futuro.

Ed è proprio il sentimento che stiamo vivendo tutti noi in questi giorni: felici per la terza Coppa Italia consecutiva (mai nessuno ci era riuscito), conquistata solo due giorni fa a Roma, siamo già concentrati per il prossimo traguardo, la vittoria che deve arrivare domenica e che significherebbe il sestoleggendarioScudetto consecutivo.

E dopo non sarà certo finita: la stagione bianconera si concluderà a Cardiff, in una notte di quelle in cui si può fare davvero la Storia, anche a livello europeo, proprio come il Presidente si era posto come obiettivo sette anni fa.

Il percorso di crescita è stato graduale e costante, dall’estate del 2010, e ha poi visto un’operazione di completo cambio del management, un rafforzamento patrimoniale in grado di sostenere il turnaround e una corretta gestione patrimoniale: tutti questi sono ingredienti fondamentali per ambire sia al successo sportivo che alla sostenibilità economica.

Non va dimenticato inoltre che il 2017 è un anno fondamentale per la Juventus, che ha anticipato al mondo a gennaio una delle più grandi operazioni di rebranding mai viste a livello sportivo, e che avrà presto suo compimento effettivo.

E allora davvero non è un caso che il settimo anniversario della Presidenza Agnelli vada a coincidere con un periodo così intenso, così soddisfacente ma nel quale la grande vittoria e la grande gioia è quella che deve ancora arrivare, con l’impegno dei giocatori e di tutti coloro che, con lui e sotto la sua guida, compongono una Società che non pone limiti alle sue ambizioni.