Detta la linea, Mister Massimiliano Allegri, in vista dell’importantissima partita di domani sera e, più in generale, del lungo rush finale di questa stagione. E lo fa innanzitutto chiudendo l’episodio di qualche giorno fa con Leonardo Bonucci: «Sono cose che capitano nel corso di una stagione – spiega – Ho parlato con il giocatore, tutto è chiarito, ma per rispetto a società, squadra e tifosi domani Leo andrà in tribuna. Dal canto mio, per lo stesso motivo, siccome anche io devo essere da esempio specie per i più piccoli, la prossima settimana farò una donazione a un ente di cui vi farò sapere il nome». E la parola “fine” alla questione è tutta in questa frase: «Servirà per il futuro: Bonucci sa bene di essere un giocatore molto importante per la Juventus».
Capitolo chiuso, si pensa solo ed esclusivamente al Porto: «Una squadra abituata a giocare ad alti livelli, non perde da settembre, nei gironi di Champions League hanno subito solo 2 reti segnandone 10. Inoltre – aggiunge Allegri – In casa hanno battuto squadre come Chelsea e Bayern: sono molto poco “portoghesi” come modo di giocare».
Che approccio si aspetta il Mister? «Domani saranno aggressivi, devono segnare, ma anche in casa sono capaci a non perdere solidità: saranno 180 minuti per niente semplici, fra le seconde il Porto è la peggiore avversaria che ci potesse capitare, hanno un bravo tecnico che ha dato equilibrio. Noi, dal canto nostro, dovremo giocare con attenzione, spensieratezza, coraggio e con la consapevolezza che in trasferta dobbiamo segnare».
«Questo è il momento della stagione in cui serve la giusta tensione per diventare leggenda in campionato e arrivare in fondo a Champions League e Coppa Italia: dobbiamo essere tutti uniti, insieme, abbiamo tante partite ancora davanti a noi», spiega ancora Allegri, che poi come sempre “regala” qualche nome sui titolari di domani: «Saranno della partita Cuadrado, Higuain, Dybala, Mandzukic e Pjanic».
«Ci dovremo guadagnare la qualificazione»
Spetta al Capitano il compito di raccontare la vigilia dei bianconeri e Gianluigi Buffon lo fa con la consueta lucidità: «Siamo in un momento molto buono – spiega – Ma siamo consapevoli sia dell’importanza della gara che del valore dei nostri avversari. Sappiamo che il Porto da anni centra i suoi obiettivi europei, gioca per arrivare in fondo alle competizioni cui prende parte, quindi gode del nostro massimo rispetto: ci dovremo guadagnare la qualificazione».
Quale sarà il livello di concentrazione dei bianconeri? «Massimo, non abbiamo bisogno di ricordare a noi stessi di restare concentrati: abbiamo sempre approcciato a ogni gara e a ogni turno con la stessa serietà, mettendo da parte qualsiasi presunzione: questo è l’unico metodo che io conosco per arrivare lontano in queste competizioni; il singolo, da noi, si mette sempre a disposizione della squadra per la ricerca del successo».
«Noi tutti – prosegue il Capitano – Viviamo la vigilia di Champions League in modo differente da campionato o competizioni nazionali: vedo da come ci alleniamo quanto siamo disponibili e teniamo a migliorarci, e conosco i nostri margini di crescita. Dal canto mio ho la fortuna di giocare in una squadra e con una Società dalle grandi ambizioni, che permette di vivere queste vigilie e giocare queste partite: eravamo competitivi già due anni fa, quando andammo in Finale, e in questo periodo la Società non ha certo smantellato, anzi, non ha lesinato quando è stata ora di fare investimenti importanti».
Infine, parlando degli avversari: «André Silva è un giocatore pericoloso, lo conosco. Ha detto che gli piacerebbe segnarmi un gol? Per me va bene, a patto che il turno lo passiamo noi – sorride – Di certo dovrò essere al massimo della forma per non prendere reti, insieme a tutta la squadra siamo chiamati a fare una grande prestazione difensiva». E su Iker Casillas, collega fra i pali del Porto: «Sono felicissimo di rivederlo: è un amico, un avversario che ho stimato e stimo tantissimo ha fatto una scelta scomoda, quella di mettersi in discussione: gli e ci auguro due grandi partite».