Avete visto, ascoltato le parole di Allegri e Guardiola nelle rispettive conferenze stampa post Juventus-Bayern? Non l’avete fatto? Beh, andate subito a pescare in rete i video, perché questi interventi meritano; perché si parla di calcio, di situazioni di gioco, di filosofia (non c’è più rischio di non rischiare). S’analizza la partita meglio di quanto si possa fare noi senza mai parlare d’arbitri: quella che dovrebbe essere la normalità è parsa un’eccezione nel nostro mondo. Nessuna domanda sulla direzione di Atkinson, ma i due tecnici ci hanno abituati a non affrontare mai l’argomento: il direttore di gara è una componente che non si può controllare ed è per questo che Allegri e Guardiola non ne discutono.
Nel nostro piccolo mondo l’arbitro però è tutto. E’ facile fare polemica su una loro decisione, analizzare seduti su una poltrona televisiva e al rallentatore errori commessi in un contesto leggermente diverso. Settimana scorsa, stavo guardando Roma-Real Madrid sulla televisione svizzera (sempre sia lodata nei secoli dei secoli): intervistato Florenzi e si parla di calcio giocato, della bontà della prestazione giallorossa e dei limiti apparsi. Poco dopo giro su Mediaset e la prima domanda allo stesso Florenzi è sui rigori negati.
Il salto è che ora viene accusato Guardiola. Attenzione: è lo stesso pensiero di chi sostiene che gli arbitri fischiano a favore della Juventus perché i giocatori contesterebbero ogni decisione e discorsi simili. Vi lamentate oggi dell’arbitraggio e del presunto comportamento del Bayern? Allora accettate che gli altri facciano lo stesso con sindromi da complotto. Piuttosto, parlate della bellezza del gioco del calcio: l’andata degli ottavi è stata spettacolare, pirotecnico. Non rifiutate lo spettacolo, godetevelo. Non parlare di una decisione arbitrale, mandate in loop il video in cui Mandzukic s’invola di volontà sulla sinistra.
La Vera Juve (e i finti integralisti)
Stamattina guardando la prima pagina di Tuttosport ho provato profondo imbarazzo.
Tutto il piacere di una gara sensazionale, la più bella del massimo torneo, tutta l’ammirazione per lo spettacolare gioco del Bayern, tutto l’orgoglio e l’emozione della straordinaria rimonta Juve, tutto il gusto del calcio, la bellezza di questo sport, tutto..è andato in vacca nel leggere la raccapricciante copertina del giornale “di riferimento” dei tifosi bianconeri.
Nello staff ieri si è accesa una bella discussione tra chi, regolamento alla mano e competenza arbitrale nella propria personale esperienza, evidenziava gli errori di Atkinson e chi invece li stigmatizzava come episodi dubbi, anche rivisti alla moviola, con linee e circoletti. Il discorso sull’incidenza arbitrale in Juve-Bayern per noi è un discorso puramente tecnico ma relativamente marginale. Personalmente ho ricordato altri episodi sfavorevoli con alcuni Top Club (Real, Barca, City), ma anche alcune sviste arbitrali in nostro favore (Monaco, doppio giallo di Vidal a Berlino). La componente arbitrale può influire, ma resta confinata nell’ambito complessivo di una gara in cui sbagliano difensori esperti come Evra, fuoriclasse come Muller e sbaglia, con molte attenuanti, lo staff arbitrale. L’estrema sintesi è “sticazzi dell’arbitro!”, è stata una gara che ci ha riconciliato col Calcio, ci ha fatto soffrire, gioire e illudere, ha rinfrancato il nostro amore per il gioco e per la Juve e ci ha affrancato dai soliti veleni della serie A.
Juventibus si è distinta per aver pubblicato ieri pareri eterogenei, liberi, autentici e appassionati, tutti accomunati dall’assoluto rispetto ed ammirazione per il Bayern e per il magnifico lavoro di Guardiola e vibranti di estrema e sincera gratitudine per il pazzesco spettacolo offerto dalle squadre.
Poi arriva Tuttosport, col nuovo-vecchio direttore De Paola e, in sintesi, rovescia tutto. Urla al Guardiola Arbitro, ad Atkinson che giocava col Bayern, alla Juve derubata, al Potere Teutonico contro i poveri Savoia defraudati, e tutto questo –udite, udite!- con un designatore italiano (!), servo del potere marcio e del Palazzo UEFA.
E’ inaccettabile per un quotidiano sportivo, è inammissibile per un giornale (e portale) che influenza opinioni e radica convinzioni, è imbarazzante per qualsiasi juventino! La prima pagina di Tuttosport mi ha dato l’idea di un branco di primati che saltano ululando sul manto d’erba del nostro fantastico Stadium, che insozzano una gara memorabile, che lanciano escrementi sullo sport più bello ed emozionante.
Non siamo ingenui, sappiamo che l’editore di Tuttosport è lo stesso del Corsport, che De Paola fa il suo (sporco) lavoro vestendo ora i panni del finto juventino integralista, così come fino a sei mesi fa, indossava quelli del finto (?) anti-juventino integralista, urlando al Campionato Falsato e alla Supervergogna.
Non siamo ingenui, sappiamo che il Direttore di Tuttosport, differenziandosi dai suoi competitors che denunciano il Nemico Pubblico Collina (come se la sua italianità dovesse garantirci tutele, legittimando quindi i sospetti quando il designatore sarà spagnolo o tedesco) e creando un nuovo Nemico Pubblico più cool, quel Guardiola che arbitra, pretende cartellini e schiera Atkinson tra le sue fila.
Far passare sviste arbitrali (sui quali permangono dubbi: Buffon vede la palla partire? E’ Bonucci che cerca il fallo su Lewa? Vidal può evitare il tocco su tiro ravvicinato?) come “Champions Falsata”, “Bayern, non così!” “Pep-vergogna” è francamente risibile e l’abbiamo detto quando nel mirino c’eravamo noi. Sappiamo che questa è una cultura errata, comoda, perdente.
Trasformare uno dei più grandi allenatori della storia, un signore che ha magnificato la Juve e i suoi giocatori e ridicolizzando i giornalisti italiani in tal senso, in un losco manovratore di arbitri è imbarazzante è profondamente NON Juventino.
Lo spirito -niente affatto retorico- della vera Juve è “l’arbitro è un alibi dei perdenti”, è “Fino Alla Fine”, è “Vincere è l’unica cosa che conta”, non certo piangere e inventarsi complotti e nemici. Evidentemente l’attuale Tuttosport NON incarna stile, sentimento, competenza e onestà intellettuale del tifo bianconero. Palesemente Tuttosport non è più il quotidiano di riferimento per chi ama la Juve e il calcio. Decisamente Tuttosport è più fonte di imbarazzo (tra tifosi e anche addetti ai lavori) che di informazioni, di approfondimenti, di racconto delle vere emozioni del calcio.
Ora avrete un altro motivo per scegliere chi leggere e chi no.
Sandro Scarpa.