Bar Mercato (26.5): Alves&Mascherano (dal nulla)

Buongiorno juventini!

Solito appuntamento con Bar Mercato, raccolta quotidiana di voci e news sul mercato Juve tratte da quotidiani, TV e social dei migliori insider nostrani.
Iniziamo e ricordate il nostro motto: il mercato non dorme mai, al massimo schiaccia un pisolino.

BOOOM! KA-BOOOM!

La doppia bomba Dani Alves e Mascherano esplode all’improvviso ed imperversa ovviamente su tutte le pagine mercatare di quotidiani e TV.
La cosa divertente è che nessun calciomercato expert o insider ammette di non aver mai, nemmeno minimamente coperto, subodorato, annusato, intuito l’accordo imminente tra la Juve e un calciatore del Barca. Sarebbe stato carino un editoriale dal titolo: “Non sapevamo una mazza, finora vi abbiamo detto solo fregnacce e in definitiva siamo dei gran cazzari che si guadagnano da vivere sparando 99 puttanate su 100 e i grandi colpi li scopriamo solo a cose fatte!“. Ma nessun editoriale del genere è uscito oggo. Forse solo perché il titolo sarebbe troppo lungo.

TuttoSport, che solo fino a ieri rompeva le palle con Vrsaljko e Widmer e ci svelava il giallo delle parole sussurrate da Allegri a De Sciglio, ovviamente è il più fomentato per la possibile doppietta blaugrana e riempie copertina e pagine interne con biografia, vita, miracoli, opere e pensieri di Alves. Contatto triennale, accordo già raggiunto, trattativa che va avanti da un mese (!!). Insomma, manca solo il DVD celebrativo dell’esterno brasiliano, ma di sicuro i prossimi titoli del TS saranno del tenore “Ora Barca e Bayern tremano. Real e Atleti già più scarse“. Intanto pare si sia alla “stretta finale per Berardi”. Qui, come ogni appuntamento, un’utile tabellina per capire il gergo di mercato:

  • Prenotate le visite mediche = forse, ma forse firma tra un mese,
  • C’è l’ok totale, mancano le firme = forse firma tra due mesi, o salta,
  • Dice si alla Juve = probabilmente salta,
  • Blitz imminente = salta sicuro,
  • Stretta finale = se ne parla a fine mercato.

La Gazzetta dello Sport prende quasi con filosofia il buco Alves (per Mascherano siamo in fase molto ipotetica) e sembra quasi titolare “Juve-Alves, non così” e anzi segnala “gli interessati smorzano le voci”. Ma è clamoroso il fatto che nell’edizione di oggi c’è il pezzo “De Sciglio ritorna a correre, offerte ufficiali da Bayern e Juve“. Insomma, si continua a battere il pezzo. Laudisa però dà la mazzata finale al tifo bianconero con la clamorosa voce: Juve su Pellè (scambio con Zaza al Southampton…).

Il CorSport, che solo fino a ieri scriveva “Cuadrado può restare” (a proposito: addio Juan!) ora reagisce quasi rosicando, come se volesse titolare “Alves ripiego, Juve beffata per Vrsaljko“. Però il CorSport ha il guizzo che gli altri non hanno: “Il brasiliano lo ha rivelato agli amici!”. I quali amici hanno prontamente informato il CorSport, come al solito.  Il CS fa presente che comunque Lapadula non andrà alla Juve ma alla Lazio, dove avrebbe più chance.

Nota a parte: i tre quotidiani e gli insider TV non sono concordi invece sul sostituto di Dani Alves al Barcellona: c’è chi parla di Bellerin, terzino dell’Arsenal, chi è sicuro si tratta di BAllerin, ma qualcuno azzarda BAllArin. C’è chi si è spinto a ipotizzare Ballerini, ex-ct del ciclismo nostrano. In bocca al lupo!

Nelle retrovie fa capolino Libero che ancora oggi titola “Juve, arriva Berardi, può andare via uno tra Morata e Zaza“. Insomma, siamo alla preistoria..

È dalla Spagna quindi che arriva la doppia deflagrazione (dalla Radio Cadena Ser e dal quotidiano Sport) e, alla fine, oggi anche AS, Marca e Mundo Deportivo si allineano su Dani Alves già pronto a sbarcare a Vinovo. Già, anche Mundo Deportivo, quello che ieri dava per fatto il maxi-scambio Isco-James-Danilo-Pogba, que peracottaros! Ma MD non ci sta e riporta in auge “Il Barcellona ora vuole Dybala” che ricordiamo due giorni fa era stata una news di “Sport” con fonte “el periodico italiano Tuttosport”

Anche gli insider TV abbastanza scottati, di solito infatti usano toni clamorosi per qualsiasi super-colpaccio tipo Cacciapuoti al ProVercelli o anticipazioni succose stile Frizzaminchia alla Giana Erminio. Invece per Dani Alves alla Juve usano un tono da notaio, come a dire: si, vi dò succose anticipazioni su Frizzaminchia ma, appunto, di Alves che tratta con la Juve da un mese non ne sapevo una beneamata, di minchia. Pedullà spiazzatissimo ancora con in mano gli scoop su Palmer-Brown, Di Marzio ridotto a fare il passacarte delle riviste spagnolo, si rifa pubblicando “Dani Alves, il brasiliano che ha vinto più di Pelè...”.

Personaggioni del giorno al CorSport: Non solo la Juve ed il Manchester su James Rodriguez, ma anche la Roma….

Appuntamento a domani col Bar Mercato e ricordate il nostro motto: coi giornali di oggi domani si incarta il pesce, ma all’occorrenza anche le patate.

Sandro Scarpa.

Su Alves, Mascherano, Berardi e Morata: la linea strategica della Juve

Su Alves, Mascherano, Berardi e Morata: la linea strategica della Juve

Dani Alves, quindi. La linea strategica della Juventus continua a muoversi seguendo un indirizzo preciso: ogni anno arriva un giocatore esperto, preferibilmente acquistato a parametro zero o con un esborso limitato per quanto riguarda il costo del cartellino. Il terzino brasiliano in bianconero avrebbe un ruolo diverso rispetto alle stagioni vissute a Barcellona, dove non è mai stato uno dei leader e una delle stelle riconosciute: a Torino arriverebbe per aiutare la squadra a migliorarsi in Europa e sarebbe uno dei giocatori più importanti in rosa. Responsabilizzare i giocatori, anche quelli che hanno una nomea non eccelsa, in un ambiente sano e disciplinato come quello juventino può rivelarsi una mossa azzeccata come già successo in passato con Tevez. Alves è indubbiamente un giocatore tecnico e di qualità, gli unici dubbi sono di natura fisica (ma anche qui è giusto fidarsi della dirigenza torinese), ma con la Juventus dovrebbe giocare 20-25 partite permettendo un upgrade specialmente in Europa: con la sua classe, il primo dribbling, è uno dei pochi a rompere il pressing da solo. Di certo sul mercato difficilmente si trova di meglio.

Lo stesso si può dire per Mascherano. Il suo arrivo a Torino dicono essere molto più complicato, ma per la Juve sarebbe il giocatore perfetto: esperto, integro, con due palle quadrate, in grado di ricoprire due ruoli, quelli in cui mancano degli adeguati sostituti. Allegri non può contare su un vice Bonucci e un vice Marchisio: l’argentino metterebbe una toppa di assoluta qualità a una mancanza strutturale della rosa bianconera. Le ore di volo, l’esperienza, le qualità caratteriale e tecnica contano e sono determinanti quando si gioca in gare dentro e fuori come a Monaco.

Ai giocatori pronti per disputare subito una Finale di Champions bisogna aggiungere i calciatori più giovani sapendo creare un mix in grado di garantire non solo il presente ma anche il futuro della squadra; la Juventus sembra finalmente pronta ad acquistare Domenico Berardi dal Sassuolo, uno dei ragazzi più talentuosi nel proprio ruolo. Lasciamo da stare le considerazioni sul suo essere interista e altri discorsi da bar, guardiamo al calciatore: grande qualità tecnica, ottimo difensore, bravissimo negli spazi aperti, uno dei pochi a poter giocare con entrambi i piedi senza grossi problemi; il suo acquisto ora è battezzato dallo stesso padrino Di Francesco (gli ha consigliato pubblicamente di andare alla Juventus mentre un anno fa spinse per farlo restare – commettendo un errore perché calcisticamente non è cresciuto – in Emilia) e permetterebbe ad Allegri di avere quel giocatore che potrebbe consentire variazioni di modulo; Berardi è utile nel 433, può giocare a destra nel 352 (con una fase difensiva che passa al 442), ma soprattutto può essere impostato come seconda punta. Un altro dei limiti strutturali della rosa dell’ultima Juventus è l’assenza di un vice Dybala e l’acquisto del calciatore del Sassuolo potrebbe risolvere questa lacuna; l’argentino più Berardi formerebbero una delle coppie più giovani e più ricche di talento. A 25 milioni non si trova di meglio: ci sono dubbi sul suo approccio mentale? Proviamolo, portiamolo a Torino per un paio di stagioni: è un rischio calcolato.

Più che un rischio, è l’addio di Morata. Se non ci fosse stato il gol decisivo in Coppa Italia, forse parleremmo diversamente della sua stagione, condita da alti (pochi) e bassi (di più); tendiamo a dimenticarci i problemi vissuti in un anno nel quale ci si aspettava non solo una conferma ma un consolidamento del proprio status. La mia impressione è quella di un anno nel quale Morata non è migliorato, non ha limato i propri difetti tecnici e mentali; a differenza di un Pogba che stagione dopo stagione ha messo dentro qualcosa il proprio software o un Dybala che si è trasformato in soli dodici mesi, Alvaro non è riuscito a farlo. Ha ragione Allegri quando dice che deve restare alla Juventus con l’obiettivo di migliorarsi per dare continuità ai grandiosi flash, lampi assoluti, squarci di qualità pura: la sua progressione palla al piede, il primo controllo, la tecnica non sono in discussione. Fosse un giocatore senza spada di Damocle sarebbe un crimine cederlo, ma la realtà è diversa: la Juve perderebbe uno dei migliori prospetti in quel ruolo, un potenziale fuoriclasse, ma un giocatore il cui rendimento è stato ancora troppo discontinuo.