Bar Mercato (7.7) Pogba-United intesa! Ma va al Real..

(con @michaeljuve89) 

Buongiorno Juventini e soprattutto Juventine, ennesima puntata di #BarMercato la rassegna di mercato Juve che ogni giorno riporta tutti i rumours, scoop, anticipazioni, blitz, summit e nodi ingaggio che si sparano su quotidiani, tv e social, spiegandovi bene le dinamiche, il gergo, la narrazione di questo magico, folle mondo che può essere racchiuso in una sola unica parola: MINCHIATA. Partiamo subito e ricordate il nostro motto: il calcio è uno sport che si gioca in 11 contro 11, e alla fine il West Ham compra tutti e 22.

I nostri eroi delle redazioni sportive sono tornati dai bagordi in Francia o dalle vacanze a Fregene e ora tra un raduno e un cinese, tra un cinesino e una cascata di milioni, tra una cascata di ripetute e un ManCina e CineSI, sparano le cartucce migliori del mese di Luglio, in attesa che le prime amichevoli ci regalino i primi sorrisi, entusiasmi, dissapori e gli esperti assegnino lo Scudetto del mercato e quello di Agosto. Dopo l’uscita dall’ospedale di Berlusconi, è la settimana del Milan compra-tutti. In realtà non è cambiato nulla rispetto a 5 giorni fa quando il Milan era in alto mare e strappava bomber Lapadula, ma la narrazione ha preso una direzione precisa: Milan Ricco Compra Tutti. Un po’ come l’Inter di 10 giorni fa all’annuncio di Suning: soldi, campioni, entusiasmo..mentre ora emergono i primi screzi tra Cinesi pedofili e Mancini amante della terza età. Vedrete che tempo 10 giorni ci saranno i primi screzi tra Montella, Galliani e cinesi rossoneri.

La Gazza si è un po’ rotta le palle di Pjaca (noi dal secondo giorno) e del duello Juve-Milan con i rossoneri avanti (Juve Beffjaca) e la ributta su Gabriel Jesus anche perchè sul brasiliano l’amatissima Inter pare avanti sulla Juve (Juve Beffaji) mentre sullo sfondo i nemici stranieri (Real, Barca) non fanno tanta pausa. Branchini è andato a trattare il nuovo Fenomeno e il vecchio Ronaldo pare abbia parlato benissimo a Jesus della sua Inter: scudetti, champions league, grandi colpi e 5 maggio. Sia Inter che Juve lascerebbero Jesus al Palmeiras fino a gennaio (fine del Brasilerao) e il nuovo Neymar potrebbe anche giocarsi tranquillo le olimpiadi di Rio (prepariamoci ad un agosto targato Jesus di qua, Jesus di là..). In Gazzetta è tornato Mirko Graziano che fa i riepilogoni Juve al posto di Fabiana DV: manca un centrocampista, Gomes costa caro perchè il Valencia ne vuole 45 (erano 60 ieri..) le alternative sono Kanté, che ha appena vinto un titolo in un torneo in cui la squadra più scrausa spende 40 milioni per qualsias brocco disponibile e rischia di vincere anche gli Europei, oppure c’è Diawara. Quindi o Gomes (interno) o Kanté o Diawara…più o meno stessa esperienza, stesso costo e stesso ingaggio.., no? Graziano da un paio di giorni ci sta infilando sommessamente anche Tielemans (occhio…). Poi si passa a Cuadrado che si sta impuntando per restare a Torino (2+22 per prestito più riscatto). Il capolavoro di name dropping però Graziano lo fa per l’attacco, mentre Fabiana Della Valle puntava forte ai 3 Neri del Belgio (Bats, Luka, Benteke), Graziano parte sempre coi sogni proibiti (Sanchez, Cavani) e poi associa Lukaku a Chicharito…(anche qui, stessa età, stesso costo, stesso ingaggio…no?). Intanto, notizia lanciata da Romeo Agresti (uno serio…) ed altri, Zaza sarebbe tentato dal Wolfsburg (arrivato a 25+5) ma anche dal West Ham (24+3) e dalla Liga (…).

Passiamo a Tuttosport che ora incarna perfettamente la narrazione mercatara, ci sono tutti gli elementi, vediamoli:

  • Juve si raduna, pronti a vincere tutto,
  • Pjanic-Dybala già scoccata l’intesa (?)
  • Prima i selfie, poi Allegri li torchia a dovere (già?)
  • Tucu out, tonsillite (primo infortunio stagionale, AllegriMacellaio
  • Milan Ricco, avanti per Pjaca (20), Juve ferma a 15+2
  • Milan Ricco 2: quante sfide con Juve: Andrè Gomes, Kovacic, Benatia
  • Conte cattivo: decide su Cuadrado che VUOLE tornare e su Matic/Oscar
  • Mou cattivo: non solo vuole Pogba ma anche Matic
  • Pogba tutt’apposto: vuole restare (cattivi Zidane e Mou che lo tentano!)
  • Bomberone per la Juve: Cavani o Lukaku

Cosa aggiungere di più? Che l’intesa Dybala-Pjanic sia scoccata perché si sono visti fuori da Vinovo è sublime, che il Milan ricco sfidi la Juve in tutti i luoghi e in tutti i laghi abbiamo visto perché, che Conte e Mou incarnino il fisique du role del cattivone ci sta, ci sta anche che Pogba e Cuadrado lottino per la Juve (come a suo tempo Morata e Mascherano..) E’ sul bomberone che un po’ cade TS, soliti nomi, Cavani, Lukaku, mai un guizzo, un lampo di genio. Anche Matic è arrivato al 2° giorno –dopo i 3 giorni di Mascherano, i 3 giorni di Hamsik, i 3 giorni di Kante– e si sa, il centrocampista chiacchierato al 3° giorno puzza. Domani l’ultima, poi si passa ad altro CC.

Piatto il CorSport che si limita a Cuadrado e Matic (in comune con TuttoSport anche il mercato?). La Stampa si accorda al trend dando Pjaca vicinissimo al Milan, ma solo perché la Juve è stata indulgente e ha mollato, ora per la Stampa la Juve va su Gabriel Jesus o Chicharito...(stesso costo, stesso potenziale, stessa età…).

La Repubblica ultimamente si limita a copiare i quotidiani sportivi del giorno prima, e parla solo oggi di Pogba-120-Mou bla bla, di Bonucci tentato dal City ma incedibile e di Cuadrado bla bla e Pjaca bla bla. In realtà la Repubblica sa che tra una settimana i giornali sportivi continueranno a parlare delle stesse cose.. Il Mattino sconfessa sè stesso e dice che Pereyra ha dato l’ok al Napoli (il primo OK dopo 300 NO..) ma l’offerta di Giuntoli è 10 milioni (ieri erano 13..). Il Messaggero invece è coerente e riporta, per il 22simo giorno consecutivo, l’offerta Lazio per Isla: 5 milioni.

In Spagna e in Inghilterra, dopo le delusioni dell’Euro, a parte la grandeur madrilena del duello CR7-Bale e quella Inglese (che una volta Bale e CR7 giocavano lì..) si parla OGNI SANTO GIORNO, da MESI, SU OGNI SANTISSIMO GIORNALE solo e soltanto di POGBA!!! E’ incredibile, mai vista prima una tale campagna diffusa, continua, martellante, quotidiana su Pogba, al Real e al Manchester United, i due club col più alto fatturato al mondo. Se Pogba resta sarà probabilmente il maggiore smacco doppio (triplo..) della storia del calcio mondiale. Se in UK danno già per fatto il ritorno a Manchester con tanto di foto già in archivio:

 

In Spagna oggi AS dice: “Alla Juve pensano ancora di non averlo perso” (tsk, illusi!!!) CmvY8pkXYAAXuGi

Nell’articolo, AS ammonisce: “Non basta pubblicare una foto (della 2° maglia..), il futuro di Pogba è in Liga”. Eh eh, quei furboni della Juve ci provano con le foto!!! Sport fa il paginone: Zidane ha riferito alla Juve l’ok per trattare col Real (uhm, non dovrebbe essere il contrario!?). Mundo Deportivo invece è più incerto: Mou è convinto di avere in mano il giocatore…

In TV e Social c’è un GRANDISsimo De Grandis su Sky che denuncia una scomoda verità!

 

Insomma? Da dove vengono sti soldi? E’ un po’ la domanda che Moretti faceva ne Il Caimano a Berlusconi: DOVE VENGONO STI SOLDI?? Qui c’è puzza di truffe, moggiopoli, scommesse e pure un po’ di EPO!

Come detto, la news del giorno è l’offertona per Zaza del Wolfsburg, per calciomercato.com it web net org insomma tutti si accodano al primo (forse Agresti, forse Momblano..che importa?), ci sarebbero 25+5 milioni dalla Volkswagen per il bomber Lucano, la Juve lo porterebbe domani in Germania anche col Doblò, ma Zaza che dopo 1 mese di ritiro e il rigore in tribuna sta pensando a ben -figa- altro, dovrà decidere. Al contempo la Juve senza Morata e Zaza dovrà già avere qualcosa tra le mani (come la donna di Zaza). Non dimentichiamo però che ci sono però su Zaza anche West Ham e Watford e altre squadra a casaccio con la W: Wolverhampton…Washington DC..Wolverine…Wanna Sgheps..

Visto il successone del Di Marzio Show di ieri, Raimondi su Premium non vuole essere da meno, e mentre tutti erano incollati davanti alla TV per vedere Andrè Gomes, uno dei 700 nuovi obiettivi del Milan, il nostro provvedeva a rimpinguarne la rosa rossonera con Benatia, che il Milan cerca di soffiare alla Juve dormiente, e parte il sondaggione: “Milan più forte con Pjaca e Benatia?”. Poi lo scambio Rugani-De Sciglio, infine Zaza, che il Milan cerca di soffiare al Wolfsburg. Con l’OK cinese il Milan è più forte di quello Luglio 2015 quando con Doyen prendeva Ibra, Jackson Martinez, Hummels e Kondogbia..

Alle 23.45, in contemporanea, Di Marzio dà in vantaggio il Milan, con Juve mai doma, che pareggia l’offerta e spera…curiosamente, Raimondi riapre allora su Pjaca: Juve in corsa. Un rimpallo continuo che manco Federer-Djokovic..

Di Marzio Si torna a parlare di Pogba, Aghemo e Marchetti nel pomeriggio avevano riportato la storia della foto della 2° maglia come segno di permanenza (un po’ come Ogbonna e Coman nella foto dell’anno scorso..), poi però è evidente che la news “Pogba resta” non tira e di sera Di Marzio dà per fatta un’intesa Pogba-United per 13M annui con Raiolone che porterà l’offerta di Mou a Marotta: 120 milioni. MA la Juve non vuole cederlo, MA il giocatore non ha chiesto di andare via, come conferma il poliedrico Fabrizio Romano che lavora per CM.com, per Guardian e, appunto, per Sky. Ancora offertona City per Bonucci pare, ancora dichiarazione di incedibilità da parte della Juve (ma il City fa sul serio….), ma insomma!! Mesi e mesi che sta cazzo di Juve non vuole cedere, e andiamo su!

Pedullà insiste sul cavallone di ritorno Matic, parlandoci di un Nemanja ombroso, che non lo dirà mai, ma è stufo al Chelsea, separato in casa. Poi arrivano le pretendenti per Lemina, tutte inglesi, Stoke City, WBA e il nuovo che avanza: il Crystal Palace, the New West Ham!

Momento tuttologo di Enzo Gambaro, da monitorare anche sul fronte mercato:

 

Momento combo romanticismo vintage+West Ham pigliatutto con l’insider Parlati:

 

Personaggione del giorno resta però Claudio Raimondi di Premium, con la sua lunghissima notte su Pjaca:

Cmv256NWcAAtIZe

Appuntamento a domani e ricordatevi: Alla fieeeera del West Ham, per due soldi un Giaccherini mio padre comprò!

Di Morata ci è stato raccontato l’amore

Di Morata ci è stato raccontato l’amore

Un campione senza soprannome.

Uno spagnolo madrileno.

Di quel posto lì, che “come altre capitali, è in maniera esagerata il centro delle indecisioni” come scrisse Robert Littell.
Alvaro Morata s’è fatto volere bene nonostante le sue assenze emotive, nonostante il suo testone rivolto verso i calzettoni, nonostante quel suo fare da bimbo per bene, troppo bene, che diventa monello nelle grandissime partite oppure in quelle che dovrebbero essere passeggiate. Ha sempre vissuto passivamenti i bivi che gli si sono presentati nel corso delle settimane. Dal sorpasso su Llorente (amigo), al controsorpasso di Dybala (amigo?), alla mezza concorrenza di Zaza (amigo eccome).

Eppure lo vogliono tutti, piace a tantissimi, tant’è che con i suoi freddi numeri arriva a far vergognare il Real e spingere Psg (quando c’era ancora Blanc, Emery non saprei), Arsenal (tornato su di lui dopo il primo secco no del giocatore), Chelsea e Manchester United a mettergli sotto gli occhi le loro progettualità. La carriera parla chiaro: un gol ogni 180 minuti che sia Serie A che sia Champions League nella somma tra merengues e bianconeri. Onestamente, anche più assist di quanti se ne ricordino, tutto sommato. E’ questo che cercano? E’ questo che noi cerchiamo? E’ questo ciò volevamo produrre in due anni di lavoro quotidiano? Probabilmente sì. La Juventus non è così pretenziosa con i suoi attaccanti in termini di gol. Forse, però, lo sarà. Con i soli lampi il titolare a Torino non lo fa nessuno.

Di Morata, in questo suo secondo e ultimo anno, ci è stato invece raccontato l’amore. Perché delle partite c’era sempre troppo poco da dire, quando non erano quelle in cui metteva il timbro su cose memorabili, anche solo la trasferta di Manchester, per dire. Allora diciamolo: Morata s’è fatto amare, probabilmente ha amato anche lui, ma con la Vecchia Signora è stato probabilmente solo sesso. Travolgente, appassionato, il resto degli aggettivi mettetelo voi. Gli amanti però sono come le capitali. Io questa bella storia, a posteriori, la rivivo così. E quindi non posso pensare di dargli tutto ciò che ho a casa e nel portafogli, dopo avergli dato l’anima. Non ce la faccio. Senza pretesa che Marotta l’abbia pensata e vissuta per forza così.

La scheda scouting di Marko Pjaca

La scheda scouting di Marko Pjaca

Biografia

Marko Pjaca nasce a Zagabria il 6 maggio 1995. Figlio di un ex wrestler e di una campionessa nazionale di judo, Marko prima di dedicarsi al calcio si cimenta in altri sport, come la pallamano e i go-kart. Cresciuto nel settore giovanile della Dinamo Zagabria, dopo un anno all’ Nk Zet passa alla Lokomotiva Zagabria, dove esordisce in prima squadra a 16 anni, nel febbraio del 2012. Sigla le sue prime 2 reti da professionista nella stagione 2012-2013, più precisamente contro lo Slaven Belupo, con un potente destro da fuori area, e contro l’Nk Zagabria, con una punizione dal limite. La stagione successiva è senza dubbio quella più positiva per lui nella Lokomotiva, con 33 presenze, 7 gol, 7 assist e l’esordio nelle competizioni europee, avvenuto ai preliminari di Europa League, persi contro la Dinamo Minsk. Dopo aver collezionato 51 presenze, 9 gol e 9 assist, nell’estate del 2014 Pjaca torna alla Dinamo, che lo ricompra per 1 milione di euro. Il primo anno con i Modri è fantastico: l’allenatore Mamic lo schiera subito titolare come esterno sinistro nel tridente offensivo e lui non disattende le aspettative, realizzando 11 reti in campionato, vincendo scudetto e coppa nazionale (premiato come miglior giovane e come giocatore croato dell’anno) e consacrandosi anche a livello internazionale, con una straordinaria tripletta in Europa League ai danni del Celtic nell’ultima partita della fase a gironi, l’11 dicembre.

La stagione 2015-2016 parte benissimo per Pjaca, con 3 reti e 2 assist in 6 presenze nei preliminari di Champions, che consentono alla Dinamo Zagabria di passare alla fase a gironi. Vince nuovamente campionato e coppa in Croazia e conclude la stagione totalizzando 12 gol in 42 partite.
Dopo aver fatto parte di tutte le rappresentative nazionali giovanili (dall’Under 17 all’Under 21, disputando anche il Mondiale Under 20), esordisce nella nazionale maggiore il 4 settembre 2014, durante un’amichevole tra Croazia e Cipro, subentrando a Kovacic. Convocato per l’Europeo in Francia dal CT Cacic, Pjaca si dimostra un talento dal potenziale straordinario, giocando una partita fanstastica contro la Spagna il 21 giugno e confermandosi 4 giorni dopo contro il Portogallo, dove, chiamato in causa nei 10 minuti finali, ha fatto letteralmente impazzire i difensori lusitani, con una serie di dribbling e accelerazioni palla al piede impressionanti.

Caratteristiche Tecniche

Nato come centrocampista centrale, Pjaca (186 cm per 81 kg), grazie alla sua velocità e alla sua spiccata propensione offensiva, viene presto dirottato sugli esterni, diventando un’ala rapidissima e dal grande bagaglio tecnico, molto abile negli spazi stretti e assolutamente letale nell’uno contro uno. Destro naturale, dispone comunque di un buon mancino e può giocare tranquillamente sia sulla fascia destra sia su quella sinistra, dove spesso parte molto largo per poi accentrarsi ed andare al tiro.

Utilizzato anche da trequartista o da falso nove in alcune occasioni, vista anche la sua confidenza con il gol (35 reti in 140 presenze da professionista nei club), il giovane talento croato è dotato di un’ottima visione di gioco, che gli consente di effettuare verticalizzazioni molto precise per i compagni di squadra. Assolutamente da migliorare il gioco aereo (vista anche la stazza fisica) e la fase difensiva, dove Pjaca risulta a volte troppo pigro nei ripiegamenti. Inoltre, la sua giovane età lo porta ad essere un po’ troppo innamorato del pallone e della giocata ad effetto: infatti spesso e volentieri appena riceve palla cerca subito il dribbling sul diretto avversario, rischiando di perdere il controllo della sfera.
Detto questo, Pjaca è senza dubbio un giocatore dal roseo futuro, da inquadrare tatticamente ma assolutamente capace di incidere sia partendo da titolare che subentrando dalla panchina, come dimostrato in questi Europei.

Eventuale Utilizzo nella Juventus

L’esterno croato potrebbe risultare, sebbene con caratteristiche diverse, il vero sostituto di Juan Cuadrado, ormai tornato al Chelsea di Antonio Conte (anche se alcuni rumors parlano di un tentativo della Juventus di riportare a Torino il giocatore). Sicuramente più offensivo rispetto all’ala colombiana, Marko Pjaca difficilmente si adatterebbe ad un ruolo di esterno nel centrocampo a 5, almeno partendo dal primo minuto. Più tecnico ed elegante ma meno abile negli strappi e nelle accelerazioni da fermo tipiche del sudamericano, Pjaca potrebbe, però, incarnare alla perfezione il ruolo di dodicesimo uomo, ovvero quel giocatore in grado di entrare a partita in corso e diventare subito determinante, creando superiorità numerica nella trequarti offensiva. Dodicesimo uomo molto importante per mister Allegri, che ama questo tipo di giocatori in grado di farsi trovare immediatamente pronti partendo dalla panchina, spezzando l’equilibrio della gara. Un esempio lampante è rappresentato da Roberto Pereyra, che nella stagione 2014-2015 è risultato decisivo da subentrante (52 presenze, 32 da titolare e 20 da subentrato). Lo scorso anno invece, col ritorno al modulo 3-5-2, Allegri ha alternato spesso Cuadrado e Alex Sandro, schierandone soltanto uno da titolare, in modo tale da avere sempre uno dei due giocatori al suo fianco in panchina, pronti ad essere utilizzati a partita in corso, come arma tattica.
In quest’ottica, il classe ‘95 della Dinamo, la cui valutazione si aggira intorno ai 15-20 milioni di euro, rappresenterebbe un’opzione importante in questo mercato estivo. Vedremo se la dirigenza juventina riterrà opportuno un investimento su questo calciatore (seguito anche da Milan, Inter, Napoli e Borussia Dortmund), o se si fionderà su altri profili in grado di dare alla formazione bianconera quell’imprevedibilità e quel cambio di passo che Cuadrado ha saputo dare durante l’arco della passata stagione.