Benatia è bianconero!

La Juventus e il difensore hanno siglato un accordo fino al 30 giugno 2017

La difesa bianconera si arricchisce di un nuovo, importante, tassello. Parliamo di Medhi Benatia, difensore marocchino classe 1987. La società e il giocatore hanno siglato oggi un contratto che lega le parti fino al 30 giugno 2017.

Questo il comunicato ufficiale:

ACCORDO CON IL BAYERN MÜNCHEN PER L’ACQUISIZIONE TEMPORANEA DEL CALCIATORE MEDHI BENATIA

Torino, 15 luglio 2016 – Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver perfezionato l’accordo con la società tedesca FC Bayern München AG per l’acquisizione a titolo temporaneo, fino al 30 giugno 2017, del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Medhi El Mouttaqui-Benatia a fronte di un corrispettivo di € 3 milioni da versare a seguito del rilascio del transfer internazionale.

Il contratto prevede, inoltre, la facoltà per Juventus di esercitare, entro il 30 maggio 2017, il diritto di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo del calciatore per un corrispettivo di € 17 milioni pagabili in due esercizi.

Medhi Benatia, difensore di nazionalità marocchina, è nato in Francia, a Courcoronnes, il 17 aprile 1987: dopo due stagioni, al Tours e al Lorient, passa nel 2008 al Clermont, dove milita per un biennio, segnando due reti in 57 presenze. Il dato non è di poco rilievo: nonostante il suo ruolo, dal suo arrivo al Clermont Benatia segnerà in tutti gli otto campionati disputati (15 marcature totali).

Ma torniamo alla storia: le due buone stagioni a Clermont gli valgono nel 2010 la chiamata dell’Udinese e in Friuli Medhi si ferma per tre stagioni, giocando 80 partite in Serie A (sei gol) e 17 in competizioni europee, segnando all’Atletico Madrid in Europa League nell’ottobre 2011.

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Il difensore passa poi alla Roma (siamo nella stagione 2013/14). 33 partite e ben 5 reti in serie A, più 4 presenze in Coppa Italia: è una grande annata, in cui Medhi mostra tutte le sue doti, oltre al grande numero di reti, sempre parametrate al suo ruolo, il giocatore si fa notare come quello che completa più respinte difensive in campionato, la bellezza di 210.

Numeri che, la stagione successiva, gli valgono la chiamata del Bayern Monaco, e con la squadra bavarese Benatia milita nelle ultime due stagioni, vincendo due campionati e una Coppa di Germania, giocando in Bundesliga 29 partite (due gol), disputandone 4 in Coppa di Germania e ben 13 in Champions League, competizione in cui trova la rete ancora una volta contro una squadra spagnola, il Barcellona, nel 2015.

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A questi numeri vanno aggiunte 42 presenze e una rete con la maglia della nazionale marocchina.

Medhi è un difensore di classe, con un destro delicato e ottimo senso della posizione e dei movimenti difensivi, favorito anche da una prestanza fisica non indifferente (basti pensare che è alto 190 cm). Doti, queste, che lo rendono semplicemente perfetto per la difesa Campione d’Italia.

E domani sarà  il momento della presentazione ufficiale e del saluto ai tifosi. Il giocatore incontrerà la stampa nella Sala Conferenze dello Juventus Stadium alle 14.30, mentre alle 15.30 sarà allo Stadium Megastore per il saluto ai fans e per firmare autografi ai primi 34 bianconeri che acquisteranno la divisa ufficiale 2016/17

La presentazione di Medhi alla Juventus

Fra la conferenza stampa e la visita a Stadium, Museum e Store, le prime ore bianconere di Benatia

E’ bianconero da poco ed è già in volo con la squadra, con destinazione Melbourne, International Champions Cup e poi Hong Kong. In altre parole, lo Juventus Jeep Tour 2016.

E le emozioni, per Medhi Benatia, sono cominciate ieri: prima a Vinovo, poi allo Stadium, dove ha vissuto un pomeriggio dedicato completamente a lui.

Fra Sala Stampa, spogliatoi, campo, Museum e Stadium Megastore, Benatia ha conosciuto il mondo Juve. E i tifosi gli hanno dato un caloroso benvenuto.

Rivivamo questi momenti:

Benatia: «La Juve, una scelta naturale»

«Volevo tornare in Italia e sono felice di aver avuto questa possibilità. Vogliamo continuare a vincere e confermarci tra i top team in Europa»

Un italiano pressoché perfetto, nonostante non abbia avuto occasione di parlarlo molto negli ultimi due anni, e una carica pazzesca. Si presenta così Medhi Benatia, all’inizio della sua avventura in bianconero: «La Juve vuole continuare a vincere, non solo in Italia – spiega il difensore in conferenza stampa – Vogliamo essere competitivi anche in Europa e la Champions è un nostro obiettivo. L’anno scorso ho affrontato la Juve con il Bayern ed è stato un peccato che fosse negli ottavi, perché entrambe le squadre meritavano la finale. Siamo passati noi – ricorda Medhi riferendosi alla sua ex squadra – ma non credo che avessimo meritato, perché avevamo incontrato grosse difficoltà. Credo che alla Juve non manchi molto per arrivare a conquistare la Champions, visto che l’anno prima aveva anche raggiunto la finale contro il Barcellona. Il nostro obiettivo è confermarci al livello dei top club europei.»

L’esperienza in Germania è stata senz’altro preziosa per il difensore, ma il richiamo dell’Italia, dove Benatia aveva già giocato con Udinese e Roma, era troppo forte: «Il Bayern è una grande società, ma ho avuto due anni difficili con qualche infortunio di troppo. Volevo tornare qui per la mia famiglia, il modo di vivere, il campionato. Mi sento più vicino alla mentalità italiana che a quella tedesca e quando ho avuto questa opportunità è stata una scelta naturale accettare. Già lo scorso anno avevo chiesto la rescissione, ma il Bayern non voleva cedermi. Nell’ultimo mese si sono intensificati i contatti con la Juve e anche se avevo altre possibilità, sono felice della scelta fatta».

In bianconero ritrova Miralem Pjanic, che aveva già conosciuto in giallorosso: «Cosa mi ha detto? Finalmente sei arrivato, visto che era da un po’ che se ne parlava. Miralem è un grande amico, a Roma eravamo sempre insieme. Dividevamo la camera, andavamo insieme all’allenamento e ritrovarlo qui è una fortuna. Anche lui darà una grande mano alla Juve e sarà un giocatore importante per questa squadra».

Benatia arriva a rinforzare una difesa che è già tra le migliori al mondo, ma non teme la concorrenza: «Se avessi voluto evitarla sarei potuto tornare all’Udinese, ma non era quello che volevo. Volevo rimettermi in gioco. Bonucci Barzagli e Chiellini sono tre “mostri” e Rugani è il futuro dell’Italia perché ha molta qualità. Ho grande rispetto per tutti loro, lavorerò sodo per farmi trovare pronto e per dare tutto quando il mister mi chiamerà in causa. Difesa a tre o a quattro? Preferisco giocare a quattro, per me è più naturale, ma a Udine ho giocato a tre come centrale di destra».

Il numero di maglia sarà il 4 perché «il 5 l’aveva appena preso Pjanic… E poi è il numero di Montero, grande difensore, e di Caceres».

La conferenza volge al termine, ma dopo i tragici fatti di Nizza è quasi doveroso chiedere a Medhi, marocchino naturalizzato francese, un pensiero su quanto accaduto: «Stiamo attraversando un periodo molto triste, ma non solo in Francia, ma non dobbiamo avere paura, altrimenti non sarebbe più vita. Lottare con i terroristi è molto difficile perché possono essere ovunque e quindi dobbiamo aiutarci e stare attenti, specie quando ci sono manifestazioni che riuniscono tante persone. Mi spiace moltissimo per quanto è successo, perché ho tanti amici in Francia e vedere tutto questo fa male al cuore».