Buon Natale ragazzi!

Anche quest’anno a Vinovo è andata in scena la festa del Settore Giovanile. E non potevano mancare i campioni della Prima Squadra

Le tradizioni vanno sempre rispettate, a Natale in particolar modo. E una di quelle più radicate alla Juventus è la festa del Settore Giovanile a Vinovo, durante la quale, oltre a godersi musica, animazione, luci e colori e, naturalmente Jay, i ragazzi ricevono puntualmente la visita dei giocatori della Prima Squadra. Anche se da quest’anno i campioni bianconeri lavorano alla Continassa, non si sono fatti certo fermare da qualche chilometro di distanza e, una volta terminato l’allenamento, mister Allegri e i suoi uomini hanno raggiunto i “colleghi” più giovani, per rendere, a forza di autografi e selfie, il loro pomeriggio ancor più memorabile

Junior Member, che spettacolo con Cuadrado

21 piccoli tifosi bianconeri hanno incontrato e intervistato il campione colombiano all’Allianz Stadium

Level Up your Xmas”, ovvero alza il livello del tuo Natale, è claim bianconero del momento e i piccoli Junior Member presenti oggi all’Allianz Stadium hanno seguito il consiglio alla lettera: difficile in effetti immaginare un Natale più memorabile di quello in cui si ha la possibilità di incontrare Juan Cuadrado e di trasformarsi in Junior Reporter, dialogando con il campione durante una “conferenza stampa” davvero speciale. 21 le domande, una per ogni bambino presente, e Juan ha risposto a tutte con il sorriso, «perché le vostre domande vengono dal cuore».

«Non è facile fare il calciatore – ha spiegato – Quando ero più piccolo sono stato cacciato da tante squadre perché ero troppo magro, ma non mi sono tirato indietro, ho continuato a credere nel mio sogno e ce l’ho messa tutta per farlo diventare una realtà. E si è avverato quando ho debuttato in Colombia come professionista. In quel momento ho vissuto l’emozione più grande della mia carriera. Cosa farò a fine carriera? Ancora non lo so, ma il mio pensiero è sempre stare vicino ai bambini della mia fondazione in Colombia, essere al loro fianco aiutandoli a crescere e diventare persone adulte».

«Purtroppo manca il tempo per stare con la famiglia, perché si viaggia molto, si è spesso in ritiro – ha proseguito Juan – Mi mancano i nonni, gli zii, i cugini. Il primi due anni in Italia li ho vissuti da solo, poi ho portato mia mamma e mia sorella e sono rimaste con me, oltre a mia moglie e mia figlia e al piccolo Lucas, che sta arrivando. Anche quando gioco penso spesso a mia mamma, perché senza di lei non sarei riuscito a diventare quello che sono oggi. Penso molto anche a Dio e prima di ogni partita prego per avere il suo aiuto. Io sono un privilegiato e lo ringrazio per tutto quanto ricevo dalla vita».

Una volte soddisfatte le curiosità, firmati gli autografi e scattate foto di rito, una promessa mantenuta: tra le tante domande, una in particolare chiedeva a Juan di mostrare la danza con cui festeggia i suoi gol: «Quando abbiamo finito te la insegno», aveva risposto Juan. E allora niente di meglio che concludere un pomeriggio di festa con una lezione di salsa, tenuta dal maestro Cuadrado.

Panita Juan e i bambini

JUAN CUADRADO risponde alle domande dei bambini – 19.12.2018

Pubblicato da Juventus Genus su Mercoledì 19 dicembre 2018