Capitan Chiellini – La Champions, la fascia, l’Inter e…

Hanno fatto un certo effetto le immagini distribuite attraverso i canali ufficiali Juventus che immortalano Giorgio Chiellini mentre veste una pettorina, mentre calcia, mentre indica, mentre muove la palla, mentre sta in campo. Così come hanno un loro sapore particolare le parole dell’alter ego di sempre – eccezion fatta per una stagione non proprio qualunque – Leonardo Bonucci: “La fascia tornerà al vero capitano, io continuerò a imparare, sto cercando di vestirla dando il mio meglio. Imparerò fin quando il vecchietto sarà in campo…”. Non dimentichiamo che Bonucci ha potuto vestire la fascia anche nelle gare in cui ha giocato Gigi Buffon, maestro anzi professore certificato nel mostrare come va fatto un passo indietro senza perdere un grammo di forza e credibilità. Dentro e fuori l’ambiente.

Fa un certo effetto anche pensare che Chiellini possa essere della partita contro l’Inter, per esempio. Ma anche solo per il ritorno di Champions League contro il Lione. Dunque per ora ci si limiti a pensarlo. Ma anche solo come effettivo, Chiellini è uno di quelli che fa la differenza nell’aria e nella testa. Fa bene a Bonucci stesso (encomiabile fin qui, forse il più convinto nel provare a guidare la linea per come la vuole Sarri), fa bene a Ronaldo, quindi fa bene a tutti gli altri. Ha fatto effetto leggerlo nella lista Champions, e il sussulto fa dimenticare che manca tremendamente Demiral. Come una staffetta al contrario preludio di una staffetta futura. Chiellini che in campo, a guidare la traiettoria del pallone, a sentire il rumore del cuoio sul piede e a prendere le misure, ci era già sceso dieci giorni fa con gli sparring-partner della formazione Primavera: siamo quindi effettivamente avanti, molto avanti, ma ci vuole cautela, molta cautela.

Infine fa effetto pensare che magari tutti questi sforzi possano rappresentare l’ultimo tentativo di un calciatore enorme (anche a livello nazionale, azzurro, di capacità di pensiero, di capacità di chiedere scusa) per arrivare alla cosiddetta Coppa dalle Grandi Orecchie. Lo si era già detto due anni fa di Buffon. E siamo ancora qui. Il contratto di Chiellini ha scadenza 2020, ma chi sa cosa sia la Juve sa che quella è una data virtuale; decide Chiellini e Chiellini, salvo intoppi, fa parte di coloro che vuole esserci fino alla fine. Così come gli storici che studiano Juve sanno che l’ultima volta sul tetto d’Europa al centro della retroguardia giocava titolare un certo Pietro Vierchowod a 37 anni compiuti.

Luca Momblano