«Dobbiamo fare i complimenti alla Sampdoria, ma noi non dobbiamo calare come abbiamo fatto dopo il primo gol subito: dobbiamo restare uniti, non avere fretta, specie se abbiamo ancora 40 minuti per recuperare».
Questo è forse il succo dell’analisi di Mister Allegri a fine partita: il tecnico si trova a commentare una sconfitta strana, dopo un buon primo tempo e con un recupero clamoroso solo sfiorato nel finale. «Il primo gol è stato strano, frutto di una serie di episodi, è anche difficile da commentare. Il fatto è che poi ci siamo gettati a capofitto in avanti, perdendo lucidità. Questo non deve accadere, bisogna continuare a leggere la partita e a cercare con calma il gol del pareggio, che poi può spostare l’inerzia».
E aggiunge: «Un peccato, specie in una partita come quella di oggi, con un primo tempo fra i nostri migliori della stagione. Poi, dopo lo svantaggio, ci siamo catapultati in avanti e siamo stati di nuovo colpiti: è il calcio».
C’è poi la questione delle tre reti subite: «Ne prendiamo troppe, specie in trasferta: solo da San Siro siamo usciti a porta inviolata»
Sguardo all’immediato futuro: «Contro Barcellona prima e Napoli poi saranno altre partite, ne sono sicuro: la squadra non si allena con intensità minore rispetto ad altri anni, il campionato è lungo, la stagione è lunga. Sapevamo che sarebbe stata più dura che nel passato, con avversari sempre più agguerriti. Ma al momento giusto la Juve sarà pronta».
Tutti gli errori di Mister Allegri
Partita sfortunata Samp-Juve, ma anche Mister Allegri in questo inizio di stagione zoppicante ha le sue colpe:
1) Aver avallato una campagna acquisti al risparmio. Praticamente il grande acquisto è stato Bernardeschi per 40 milioni che ad oggi sembra non valerne manco la metà. Ma da una squadra che in 3 anni ha fatto due finali di Champions con relativi introiti, io mi aspetto molto di più. James Rodriguez non deve finire al Bayern ma alla Juve per citare un esempio.
2) Allegri insiste nel fare esperimenti in partite ad altissimo rischio come Atalanta , Lazio e Sampdoria, tre squadre in formissima delle quali due incontrate fuori casa dove non perdono mai. Bernardeschi a Bergamo e qui a Genova. E oggi Dybala in panchina. La Juve non è così forte come lui crede evidentemente e non può giocare senza titolari.
3) Mandzukic non si può togliere MAI dal campo. Io non capisco il perché. Invece deve stare in panchina come tutti e entrare fresco magari per l’assalto finale. Mandzukic si incazza? Fa due fatiche. Non è possibile che questo giocatore dopo aver bruciato altri relegati sempre in panchina (Morata , Zaza) faccia il bello e il cattivo tempo nello spogliatoio. Mandzukic è un giocatore spesso fantastico per impegno e dedizione ma il suo peso nello spogliatoio è troppo. E Allegri sembra lo subisca.
4) Approccio alla partita spesso sballato. Lisbona ne è l’ esempio più eclatante. Anche a Marassi per ben due volte la Juve ha iniziato a giocare solo dopo aver preso gol. Questa volta aveva iniziato meglio soprattutto nei primi 15’ ma non è durata. Ci vuole voglia di correre e fare pressing per 70 minuti almeno.
5) Le sostituzioni. Dybala deve entrare molto prima e Bernardeschi uscire prima. Ma dopo toglie Cuadrado e non Lichsteiner??? Come è possibile? Oltretutto lo svizzero colpevole di essersi addormentato sul gol dell’ 1-0. Cosa che gli accade piuttosto spesso. E dovendo recuperare da 2-0 toglie Cuadrado, uno dei migliori in campo, per tenere Lichsteiner??? Inconcepibile.
6) La squadra manca di cattiveria. Alcuni sembrano avere la pancia troppo piena. Lo avrei accettato se avessimo vinto a Cardiff, ma così non è stato. E purtroppo la mancanza di Bonucci (dico qualcosa che ai tifosi della Juve non piacerà ma la penso in questo modo) si sente eccome. A Milano non sta facendo faville, ma non conta. Alla Juve avrebbe continuato a giocare bene. Khedira protesta e non difende sul 3-0 che chiude la partita. ASSURDO. Bernardeschi che svirgola un rinvio in maniera assurda, Lichsteiner che non difende.
7) Impariamo a chiedere il VAR. Oggi il gol del 3-0 è irregolare e sarebbe bastato forse circondare l’arbitro e creare il “ caso”. Forse l’arbitro avrebbe chiesto chiarimenti al VAR.
Siamo tutti grati ad Allegri per i tre anni di vittorie in Italia e per le due finali di Champions. Però vorremmo ancora qualcosa in più. Soprattutto dal punto di vista del gioco e della grinta. Basta esperimenti nelle partite difficili. Mister Allegri ci ha abituato a saper trovare il bandolo della matassa. Quest’anno però c’è meno tempo a disposizione, perché la concorrenza in Italia è molto più agguerrita.
Antonello Angelini