Quella contro il Manchester è stata una sconfitta indolore, che non pregiudica le possibilità della Juve di chiudere al primo posto il girone di Champions, ma, specie per come è maturata, ha lasciato l’amaro in bocca ai bianconeri. Per ritrovare un gusto piacevole, Allegri ha però la giusta ricetta: vincere a San Siro contro il Milan. «Il risultato non lo so, ma sono certo che domani faremo una grande partita, perché abbiamo tutte le motivazioni per farla – spiega il tecnico – Milan-Juventus, una gara sempre equilibrata, giocheremo davanti a 70.000 persone, tutto il mondo ci guarderà e dovremo fare una bella partita per tecnica e fisicità. Il Milan è in un grande momento, ha perso solo una delle ultime sei gare, il derby, all’ultimo minuto».
LA GARA CONTRO IL MANCHESTER
Allegri torna quindi sulla partita contro il Manchester: «Dopo la sconfitta siamo rimasti tutti male, non eravamo più abituati perché non perdevamo dall’aprile scorso. L’altra sera abbiamo fatto una bella partita, ma abbiamo perso e questo mi dà fastidio, perché poi non si parla delle partite belle, ma di quelle vinte… L’unica cosa che abbiamo sbagliato è stato non capire il momento della gara dopo aver subito il pareggio. Ci siamo fatti prendere troppo dall’emotività, perché il pareggio poteva sembrare un’ingiustizia, e invece in quei momenti si deve essere lucidità: la Champions non l’avremmo vinta mercoledì, era una tappa di avvicinamento e avremmo messo al sicuro il passaggio e quasi al sicuro il primo posto. Quando le partite non si possono vincere, bisogna almeno non perderle. In Champions le partite non finiscono mai, ma a volte fare un passo indietro serve per farne due in avanti».
PIÙ CONCRETEZZA IN AVANTI
La stagione della Juve fino a questo momento è più che positiva, ma in effetti la squadra produce una mole di occasioni notevole, ben superiore al numero di reti realizzate: «I numeri dicono che rispetto alle vittorie ottenute siamo stati pochi minuti in vantaggio di due gol e questo significa tenere le partite sempre aperte – è l’analisi del tecnico -Il rapporto tiri in porta/gol è un po’ sbilanciato. L’anno scorso in questo periodo avevamo subito due gol in più, ne avevamo segnati 31 e quest’anno 24, ma c’era di mezzo il 6-2 di Udine. Siamo solamente al 10 di novembre, mancano ancora sette mesi alla fine della stagione a abbiamo tante cose da migliorare».
HIGUAIN, IL GRANDE EX
Si torna alla gara di domenica sera, quando la Juve ritroverà Gonzalo Higuain da avversario e un Milan che incarna sempre più lo spirito battagliero del suo allenatore: «Alla Juventus ha dato tantissimo, è stato determinante e domani sarà piacevole rivederlo. È stata fatta una scelta e il Milan ha fatto un grande acquisto perché Gonzalo è uno degli attaccanti più forti del mondo. Gattuso? Rino è un ragazzo intraprendente, è migliorato molto sia in campo che fuori. È un genuino e trasmette alla squadra dei valori che sono nel dna del Milan e che lui ha dentro. È uno dei tecnici giovani più bravi».
TUTTI A DISPOSIZIONE
Riguardo alla formazione infine, Allegri avrà l’imbarazzo della scelta: «Sono tutti a disposizione, tranne Emre Can e Spinazzola che andrà a giocare con la Primavera a Sassuolo. O partiamo con i tre davanti e giochiamo con un esterno in più. Domani saranno importanti i rientri di Douglas Costa e Bernardeschi, inoltre c’è Cuadrado, che ha fatto una grande partita contro il Manchester. Stiamo bene fisicamente. Mandzukic domani potrebbe giocare. Aveva bisogno di recuperare energie mentali ancor prima che fisiche. Non dimentichiamo che ha giocato la finale di Coppa del Mondo. Lo stesso vale per Matuidi, che avrebbe bisogno di fare una settimana al mare… Non avendo Emre Can non l’ho potuto mandare. Emre dovrebbe rientrare a Torino la prossima settimana, speriamo di averlo il prima possibile perché è importante tecnicamente e per la sua fisicità».