Il campionato dei bianconeri riparte con una convincente vittoria al Dall’Ara, firmata dal portoghese e dalla Joya
La Juve dimentica in fretta la finale di Coppa Italia e si rituffa in campionato sbancando Bologna con le reti di Ronaldo e Dybala e una prestazione convincente. Dopo la sosta prolungata del resto era inevitabile che servisse un po’ di tempo per ritrovare gli automatismi e la partita del Dall’Ara da questo punto di vista ha dato ottime indicazioni: la reazione che ci si attendeva c’è stata, l’intesa cresce, così come la condizione. Per vedere la miglior Juve servirà ancora qualche gara, ma i progressi sono evidenti e incoraggianti.
CR7 DI RIGORE
Al Dall’Ara Sarri presenta qualche novità : in porta torna Szczesny, i terzini sono Cuadrado e De Sciglio, a centrocampo rientra Rabiot e in avanti, nel tridente, al posto di Douglas Costa c’è Bernardeschi. La Juve ha voglia di lasciarsi alle spalle la finale di Coppa Italia e parte forte con Ronaldo, che salta due uomini sulla sinistra e prova il diagonale, intercettato da Skorupski. Il Bologna è aggressivo, pressa con giudizio e sfrutta l’ampiezza del campo con Orsolini e Barrow, ma l’insistenza dei bianconeri viene premiata poco dopo il 20′, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo de Ligt viene strattonato in area da Denswil e Rocchi, dopo aver consultato il VAR, concede il rigore che Ronaldo trasforma.
DYBALA, CHE MERAVIGLIA!
Il gol subito non scuote gli emiliani e la Juve rallenta il ritmo, gestendo gioco e punteggio, in attesa dell’occasione buona. Non ne arrivano molte a dire il vero, ma quando si hanno fenomeni come Dybala, basta che ci sia la palla giusta per colpire. A servirla alla Joya è Bernardeschi, con un colpo di tacco tanto bello quanto intelligente, perché regala all’argentino lo spazio necessario per girarsi al limite e disegnare con il sinistro una parabola perfetta, che si infila nell’angolino e manda la Juve al riposo con un doppio vantaggio.
JUVE IN CONTROLLO
Pochi minuti dopo il ritorno in campo, Ronaldo ha un’occasione d’oro per chiudere definitivamente la partita con un tocco di esterno che evita l’uscita di Skorupski, ma termina a lato. La Juve è pimpante e centra un legno clamoroso con il sinistro di Bernardeschi dal limite, mentre Dybala sfiora il palo con un destro rasoterra. I padroni di casa prova a scuotersi, rivitalizzati dall’ingresso di Palacio al posto di Svanbger, ma collezionano solo qualche angolo e un tentativo a lato di Orsolini. Al 21′ Sarri perde De Sciglio, costretto a fermarsi per un fastidio muscolare dopo un’ottima prestazione , e inserisce Danilo, quindi cambia Rabiot e Pjanic con Matuidi e Ramsey. Nonostante i ritmi ora siano più lenti, Ronaldo regala ancora una fiammata, con un’accelerazione improvvisa e un rasoterra a fil di palo. Nel finale c’è spazio anche per Douglas Costa, che rileva Dybala, ma ormai la partita non ha più molto da offrire. Le squadre sono stanche, la Juve gestisce agevolmente il doppio vantaggio e per quanto finisca in dieci per l’espulsione di Danilo, che complicherà i piani di Sarri in vista della prossima gara contro il Lecce, torna dal Dall’Ara con tre preziosi punti in tasca.
BOLOGNA-JUVENTUS 0-2
RETI: 23′ Ronaldo rig., Dybala 36′ pt
BOLOGNA
Skorupski; Tomiyasu, Danilo, Denswil, Dijks; Medel (41′ st Poli),
Svanbger (12′ st Palacio); Orsolini (41′ st Juwara), Soriano (30′ st
Dominguez), Sansone (41′ st Cangiano); Barrow
A disposizione: Da Costa, Sarr, Bonini, Corbo, Krejci, Mbaye, Baldursson
Allenatore: Mihajlovic
JUVENTUS
Szczesny; Cuadrado, De Ligt,
Bonucci, De Sciglio (21′ st Danilo); Bentancur, Pjanic (25′ st Ramsey),
Rabiot (25′ st Matuidi); Bernardeschi, Dybala (39′ st Douglas Costa),
Ronaldo
A disposizione: Pinsoglio, Buffon, Rugani, Muratore, Olivieri, Vrioni, Zanimacchia
Allenatore: Sarri
ARBITRO: Rocchi
ASSISTENTI: Longo, Lo Cicero
QUARTO UFFICIALE: Rapuano
VAR: Chiffi, Galetto
AMMONITI: 35′ st Soriano, 20′ st De Sciglio, 24′ st Bentancur, 42′ st Danilo, 46′ st Danilo
ESPULSI: 46′ st Danilo
Bologna-Juve nel segno di Bernardeschi
Dopo la settimana post finale di Coppa Italia che si è vissuta, la Juve doveva dare una risposta come ambiente, come squadra, e lo ha fatto alla grande questa sera vincendo 0-2 contro il Bologna grazie al ritorno al goal di Cristiano e ad una perla di Dybala.
Ottimo è stato la approccio all gara, giocata con attenzione nella fase di non possesso, con aggressività nel tentativo di un rapido recupero della palla e con in giocatori che hanno mantenuto ottime distanze e si sono mossi con costanza e precisione.
Questo, unito ad una buonissima tecnica, ha portato ad un giro palla veloce e preciso che ha permesso di poter creare buone occasioni da goal sfruttando gli spazi che il Bologna concedeva adottando un atteggiamento non attendista.
Proprio questa mentalità dei felsinei ha prodotto le maggiori difficoltà visto che spesso, nei minuti iniziali della gara, la difesa ha sofferto la pressione sulla prima costruzione, commettendo molti errori anche con giocatori solitamente molto affidabili, Szczesny su tutti.
Positivo il fatto che il buon livello di gioco e di tenuta atletica visti nel primo tempo si siano estesi anche per buona parte della della ripresa, segno che la condizione sta migliorando.
Nella buonissima prestazione della squadra una nota di merito va fatta per Federico Bernardeschi che questa sera è uscito, speriamo definitivamente, da quel limbo tattico nel quale era sprofondato, e lo ha fatto giocando, da esterno di attacco, un’ottima gara che lo ha visto protagonista nelle giocate offensive ( suo l’assist di tacco per il goal di Dybala) e anche nella fase di non possesso dove ha partecipato attivamente al recupero della palla.
Questa sera abbiamo visto quindi un’ottima Juve, che non deve farci esaltare troppo, così come non dovevano farci deprimere le precedenti due gare.
La speranza ora è di vedere questa mentalità, questa sicurezza e tranquillità quando affronteremo squadre che si chiuderanno e non concederanno gli spazi concessi dal Bologna.
Il Bologna ha fatto giocare bene la Juve
La vittoria del Dall’Ara è figlia della strategia adottata dai padroni di casa: un approccio incentrato sull’intensità e sul pressing ha costretto la Juventus a mettere finalmente in campo le stesse armi.
Il Bologna è una squadra molto diversa da Milan e Napoli, incontrate in Coppa Italia. Contro i rossoneri, la Juventus aveva offerto una prova in chiaroscuro, e contro il Napoli una prestazione certamente deludente. Entrambe le partite erano state caratterizzate dalla difficoltà dei bianconeri ad attaccare un blocco basso dalle linee strette senza uscite preordinate sui nostri portatori. La squadra di Mihajlović, al contrario, utilizza una strategia molto diversa, andando a prendere gli avversari altissimi con uscite di pressing studiate e l’intenzione di mettere in crisi la loro uscita palla. Un pressing a tutto campo e una grande intensità senza palla hanno costretto la Juve a replicare con la stessa intensità in fase di palleggio.
Specialmente nel primo tempo, quando le energie l’hanno consentito, i bolognesi hanno avuto l’ambizione di recuperare palla il più alto possibile. In tal senso, il tridente veniva a prendere i centrali della Juventus e persino Szczęsny, quando il portiere aveva la palla.
Tuttavia, la Juventus ha le qualità tecniche per uscire da questo tipo di situazioni, e lo ha fatto con un palleggio rapido e al contempo efficace. Questo ha provocato una serie di effetti positivi a cascata. La palla usciva più veloce dalla difesa, con Bonucci e De Ligt ottimi nel trovare sempre un appoggio, spesso di prima. Grazie a qualche scompenso nell’aggressione del Bologna, la Juventus è riuscita a trovare spesso i terzini in superiorità posizionale – facilitati dai tagli verso l’esterno della mezz’ala. Questo è stato vero soprattutto sulla catena di destra, dove le abilità tecniche di De Ligt e Cuadrado, e l’intelligenza tattica di Bentancur in un secondo momento, hanno agevolato l’uscita.
A questo punto, la Juventus ha potuto trovare i propri attaccanti fronte alla porta. Sia Ronaldo che Dybala che soprattutto Bernardeschi sono riusciti a ricevere palla con diversi metri di campo davanti; il Bologna, spesso spaccato in due, non riusciva a portare con sufficiente rapidità più di 6/7 giocatori al di là della linea della palla, che saliva dunque molto velocemente. Se è vero che il nostro centrocampo non ha offerto una grande prova in smarcamento nemmeno in queste condizioni (con la parziale eccezione di Bentancur), è anche vero che i beneficiari principali di queste situazioni sono stati i tre davanti. Gli attaccanti hanno infatti vissuto situazioni di gioco ben diverse rispetto alle ultime due uscite: uno scenario che ha esposto molto meno i difetti di staticità mostrati contro un blocco basso, ed ha invece amplificato le loro abilità fronte alla porta.
La Juventus ha potuto sfruttare questi piccoli singhiozzi nella pressione del Bologna per un’ora abbondante. Poi, probabilmente a causa della forma atletica non ottimale o anche per le sopravvenute sostituzioni, si sono tirati i remi in barca. Se non altro, la partita di Bologna dà la misura di come la Juventus sia molto più a suo agio se si trova a giocare contro squadre più aperte.