Mentre c’è chi ancora strepita per Juve-Inter di domenica sera e chi si sente in dovere di perdere tempo ed energie per smontare le teorie del complotto interiste, io preferisco tornare al calcio giocato.
La partita di stasera a Crotone, apparentemente di scarso appeal, si rivela invece ricca di spunti e motivi di interesse. Per esempio, sul fronte bianconero, quel Marko Pjaca che finalmente – dopo un lungo ambientamento e uno stop di oltre due mesi per infortunio – dovrebbe partire titolare.
Ma, soprattutto, il recupero della 18a giornata, vede la Juventus tornare dopo tanti anni in una delle Regioni più in difficoltà del nostro Meridione.
E pensare che alcuni tifosi avversari, con l’intento di offenderci, hanno coniato la triste rima: “Juve in trasferta, Calabria deserta“. Come se fosse un motivo di vergogna essere calabresi, o più in generale meridionali. Eppure dovrebbero sapere che, se c’è una squadra di club davvero ecumenica, quella è proprio la Juventus.
Oggi la Calabria è tutt’altro che deserta ed è in festa grazie alla Vecchia Signora. È da 8 anni, da Reggina-Juve dell’aprile 2009, che i bianconeri non scendono fino alla punta dello stivale. La lunga attesa dei tifosi calabresi ha trovato finalmente il suo premio. La gente è in tripudio, gli alberghi di Crotone tutti esauriti.
Belle le parole del sindaco di Crotone, Ugo Pugliese:
“Quella di domani sera [oggi] allo stadio Ezio Scida, senza fare torto alle grandi squadre che arriveranno nelle prossime settimane, non è una partita come tutte le altre. Il fascino di pronunciare le parole “Crotone-Juventus” è innegabile e rappresenta un legittimo orgoglio per tutta la comunità crotonese. […] Sulla nostra città si accenderanno, per il prestigio che assume il match con la Vecchia Signora, i riflettori nazionali e internazionali. Crotone, ne sono certo, risponderà alla grande attraverso i suoi sportivi e la sua gente. Ricevere la Juventus nel massimo campionato di calcio significa aver toccato il punto più alto della nostra storia sportiva. […] Che sia per tutti una festa dello sport.”
E proprio così dovrebbe essere, tutte le domeniche e a tutte le latitudini: una festa dello sport.
Dimentichiamo, almeno per qualche ora, le polemiche montate ad arte, la guerra di moviole e contromoviole. Godiamoci la partita, il gesto tecnico, la gioia dei tifosi calabresi, l’emozione di chi finalmente, magari per la prima volta nella vita, potrà guardare la Juve allo stadio. Sono immagini che fanno bene al cuore, che riappacificano con il calcio, che rappresentano l’essenza più pulita e nobile di questo sport.
di Federica Zicchiero