«E’ tutto vero, ed è stato tutto maledettamente difficile, a prescindere dal 2-0 dell’andata»: la Juventus è in Finale di Champions League, dopo aver battuto 2-1 il Monaco, e Gigi Buffon non può che essere soddisfatto, e sottolineare l’attitudine vincente di una Juve che è arrivata a questa partita senza mollare nulla. «Se oggi fossimo arrivati al campo con la puzza sotto il naso» – spiega il capitano bianconeri – «Avremmo passato dei brutti momenti. Li abbiamo passati ugualmente, però quando li passi, pronto a reagire e con la testa giusta, sapendo di dover battagliare, è chiaro che poi li superi!».
Ed ora Cardiff. «Ci siamo, Cardiff l’abbiamo raggiunta, ma non si può neppure definire davvero il nostro primo obiettivo, perché ormai arrivare in Finale non conta più niente».
Un contributo fondamentale, quello di Super Gigi, pronto alla seconda Finale in tre anni: “Sono molto felice perché ci arrivo bene ed è innegabile che se non giocassi in una grande squadra, e non avessi l’aiuto dei miei compagni, non avrei potuto riprovarci per un’altra volta ancora. La vita è bella anche per questo: due anni fa tutti pensavano che fosse la mia ultima Finale, io stesso l’ho anche ipotizzato, ma non ne ero certo, perché fino all’ultimo giorno bisogna credere veramente nei propri sogni e in quello che si fa”.
«Andiamo a Cardiff per fare la partita più bella»
«E’ un grande risultato, per una squadra che arriva a giocarsi tutti e tre gli obiettivi della stagione»: Leonardo Bonucci, uno dei leader di una difesa bianconera che ha subito soltanto tre gol in questa Champions League ed è pronta a giocarsi il titolo a Cardiff, commenta il grande cammino della Juventus, al triplice fischio del match vinto col Monaco. «Siamo cresciuti rispetto a due anni fa: allora, quando siamo arrivati in Finale, eravamo una sorpresa. Quest’anno, considerato il percorso che abbiamo fatto, credo che la Juventus sia più che una certezza!»
Un gol evitabile, quello del Monaco.
«Il gol subito stasera dispiace, non puoi prendere un gol del genere per distrazione. Era un momento in cui avevamo abbassato la pressione, ed era nell’aria che arrivasse quella rete. Dobbiamo migliorare anche in questo, e non dare nulla per scontato, perché in Europa appena sbagli qualcosa subisci gol».
Ed ora, a Cardiff per vincere.
«La Juventus ha dimostrato di essere una grande squadra, che va a Cardiff per provare a vincere, come squadra matura e consapevole dei propri mezzi. A Berlino avevamo un centrocampo grandioso, ma abbiamo dimostrato anche quest’anno di non essere da meno. I centrocampisti in questo modulo si trovano a meraviglia, ed anche noi: ora bisogna soltanto andare a Cardiff a fare la partita più bella della storia della Juventus».
Una Juve davvero “europea” col 4-3-1-2.
«Il cambio di modulo ci ha dato la consapevolezza di essere più “europei”, a patto che tutti si sacrificassero in fase di non possesso. In quel momento ci è scattata “la molla”, siamo diventati ancora più squadra da questo punto di vista, poi con tutta la qualità che abbiamo davanti è sempre facile fare gol!»
«Una giornata indimenticabile»
«Una giornata bellissima per tutti»: Paulo Dybala non usa mezzi termini dopo la vittoria sul Monaco e la conquista della Finale di Champions League. «Questo è il sogno che avevamo da quando abbiamo iniziato il ritiro, tutte le partite che abbiamo giocato finora le abbiamo giocate per arrivare fin qui».
Obiettivi importanti da raggiungere.
«Spero di poter essere utile a far esultare la mia squadra, ma dobbiamo ancora aspettare: abbiamo ancora tante partite in mezzo e obiettivi da raggiungere, come campionato e Coppa Italia.
La Joya tre anni fa avrebbe mai immaginato un momento così?
«Un anno prima di segnare i primi gol in Serie A ero in Argentina e non avrei neanche immaginato di giocare in Italia, figurati di essere qui ora. Questa è una giornata che non dimenticherò mai più: ora dobbiamo vincere, così sarà tutto ancora più bello».
Un po’ di distrazione al momento del gol del Monaco.
«E’ vero, abbiamo mollato un po’, ci siamo un po’ gestiti pensando che la partita fosse già chiusa: questo sicuramente in una partita secca non deve succedere, e in Finale non succederà».
«Sarà una finale diversa da Berlino»
Titolare all’andata, anche oggi Claudio Marchisio ha risposto presente, subentrando a freddo per sostituire l’infortunato Sami Khedira e contribuendo alla vittoria bianconera sul Monaco e alla conquista della Finale. Questo il commento del Principino: «Non era facile entrare, non ho avuto neanche tempo per scaldarmi, ma la squadra era partita bene e abbiamo fatto un ottimo primo tempo, con occasioni veramente importanti che forse potevamo capitalizzare ancora meglio. Quando poi sei sul 2-0, è normale, con l’andata vinta così, che ci sia un momento che lasci qualcosina agli avversari e cerchi di stare lì».
Un talento speciale, quello di Paulo Dybala.
«Io e Paulino – come lo chiamo di solito – ci siamo conosciuti praticamente il giorno dopo Berlino. In quell’occasione gli ho detto: “Preparati che tra un mese si riparte e dobbiamo tornare a giocarci la Finale!”. Dybala è un grandissimo talento, quest’anno è diventato un giocatore ancora più importante, e con lui tutti gli altri giovani della Juventus, e la squadra stessa, cresciuta tanto in questi due anni. Abbiamo giocato sempre partite di grande spessore, è questo che ci ha portato fino alla Finale».
Cardiff dovrà essere diversa da Berlino.
«Deve sicuramente essere un’altra Finale, e abbiamo veramente voglia di giocarcela. C’è stato un percorso importante da parte nostra, l’anno scorso siamo usciti col Bayern in una partita dove forse meritavamo noi, ma partite così, contro grandi squadre, sono quasi delle finali, e possono essere decise dagli episodi. La squadra ha dimostrato una grande crescita in tutte le altre partite, mostrando di avere una grandissima forza mentale, un aspetto fondamentale per una grande squadra».
«La Finale è una grande opportunità»
Esperienza, qualità, assist e gol: Dani Alves, tra andata e ritorno contro il Monaco, ha sfoggiato tutto il proprio repertorio. Dopo i due assist del Louis II, oggi il pallone servito a Mandzukic e un gol bellissimo, ad arrotondare il risultato e chiudere di fatto i conti qualificazione in favore della Juventus, spalancando le porte della Finale di Cardiff. «Fare assist ed aiutare i miei compagni a fare gol mi piace ancora di più che segnare. Sono contento, andiamo a casa tutti felici».
Una dedica speciale per un gol fantastico.
«Si, ho dedicato il gol alla mia ragazza, che mi è sempre vicina. Nelle occasioni speciali mi piace ricordare le persone speciali, quelli che stanno ogni giorno insieme a me, e coi quali voglio condividere momenti belli come questo».
Che cosa significa questa Finale per Dani?
«Questa Finale per me rappresenta un’opportunità che la vita regala a me a tutti i miei compagni. Penso che sia un buon momento per noi: abbiamo lavorato tantissimo per arrivare qui, ma ancora non abbiamo fatto niente. Ora dobbiamo vincere: allora sì che saremo tutti molto più felici!»