Douglas Costa è bianconero!

Perfezionato l’accordo con il Bayern Monaco per l’acquisizione a titolo temporaneo dell’esterno brasiliano

Douglas Costa è ufficialmente un giocatore della Juventus. La società bianconera ha infatti raggiunto con il Bayern Monaco un accordo per l’acquisizione a titolo temporaneo delle prestazioni sportive dell’esterno brasiliano.

Questo il comunicato ufficiale:

ACCORDO CON IL BAYERN MÜNCHEN PER L’ACQUISIZIONE TEMPORANEA DEL CALCIATORE DOUGLAS COSTA

Torino, 12 luglio 2017 – Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver perfezionato l’accordo con la società tedesca FC Bayern München AG per l’acquisizione a titolo temporaneo, fino al 30 giugno 2018, del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Douglas Costa de Souza a fronte di un corrispettivo di € 6 milioni da versare entro sette giorni dal tesseramento.

Il contratto prevede, inoltre, la facoltà per Juventus di esercitare, entro il 30 giugno 2018, il diritto di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo del calciatore per un corrispettivo di € 40 milioni pagabili in due esercizi. Al verificarsi di determinate condizioni nel corso della durata del contratto di prestazione sportiva con il calciatore, potrà maturare a favore del Bayern un corrispettivo aggiuntivo di € 1 milione.

 

Douglas Costa è nato in Brasile, a Sapucaia do Sul, nella regione del Rio Grande do Sul, il 14 settembre 1990. Mancino naturale, 170 cm di altezza, l’esterno offensivo ha iniziato a giocare a calcio nel settore giovanile del Novo Hamburgo, prima di trasferirsi, dodicenne, al Gremio nel 2012.

IL GREMIO E IL SUB-20 2009

Proprio col club di Porto Alegre è arrivato il suo esordio nella massima serie brasiliana, immediatamente condito col gol: è il 4 ottobre 2008, e Douglas Costa, a diciotto anni appena compiuti, è scelto come titolare da mister Celso Roth nella sfida contro il Botafogo, segnando la rete del provvisorio 1-1 in favore dei suoi, che poi vinceranno per 2-1.

È un esordio da sogno per il giovanissimo esterno, che metterà insieme sei presenze nel Brasileirão 2008, una stagione che gli vale la chiamata nella Seleçao verdeoro per il Campionato Sudamericano Under 20 giocato tra gennaio e febbraio 2009 in Venezuela, alla cui vittoria (e conseguente qualificazione al Mondiale Under 20) contribuirà in modo significativo. Sono tre i gol di Douglas nel Sub20, contro l’Uruguay nella fase preliminare; ancora contro la Celeste nella fase finale (rete decisiva nel 3-2 verdeoro) ed infine nella vittoria per 2-1 sulla Colombia.

Nella stagione 2009, mette insieme 22 presenze e un gol in campionato con la maglia del Gremio, oltre a due gettoni in Copa Libertadores. Con la Seleçao partecipa, poi, al Mondiale Under 20 in Egitto, giocando quattro partite, segnando una rete nella fase a gironi contro l’Australia e realizzando il proprio penalty nella Finalissima contro il Ghana, persa ai rigori dal Brasile. È proprio nella kermesse egiziana che il brasiliano si consacra come uno dei talenti più interessanti del calcio mondiale, preludio al trasferimento in Europa.

L’ESPERIENZA ALLO SHAKHTAR DONETSK

Nel gennaio 2010, Douglas Costa si trasferisce allo Shakhtar Donetsk, alla corte del tecnico Mircea Lucescu. In Ucraina, l’esterno brasiliano scende in campo in tutte le 13 partite disputate dal proprio arrivo, segnando cinque gol, mettendo insieme due presenze e un assist in Europa League e vincendo il proprio primo campionato, oltre alla Supercoppa Nazionale.

Saranno cinque e mezzo le stagioni complessivamente disputate dal neo-bianconero con la maglia dello Shakhtar, condite da cinque vittorie della Premier League ucraina e dalle Coppe nazionali del 2011, 2012 e 2013; oltre alle Supercoppe nazionali 2010, 2012, 2013 e 2014.

Nel 2010/2011, Costa si ripete con cinque gol nelle 27 presenze in campionato, oltre ai cinque gettoni in Coppa d’Ucraina, mettendosi in evidenza anche in Champions League. Dieci presenze, tre assist e due gol, uno nella fase a gironi nel 3-0 contro il Braga (prestazione memorabile, quella del brasiliano in quell’occasione), uno – pesantissimo – nella vittoria per 3-2 nell’andata degli Ottavi di Finale contro la Roma.

Nella stagione 2011/2012, Douglas è ancora un elemento fondamentale nella conquista del del campionato (27 presenze e sei gol) e della Coppa d’Ucraina (quattro presenze e una rete), e mette insieme cinque gettoni in Champions League, dove stavolta, però, lo Shakhtar si ferma ai gironi.

Nel 2012/2013 vince ancora il campionato (27 presenze e cinque gol) e la Coppa d’Ucraina (tre presenze), oltre a segnare uno dei due gol che decidono la Supercoppa, nel 2-0 rifilato nel derby al Metalurh Donetsk. In Champions League, la formazione di Lucescu affronta due volte la Juventus nella fase a gironi, ma Costa non scenderà in campo contro la sua futura squadra, segnando però nella gara di andata degli Ottavi di Finale contro il Borussia Dortmund, e collezionando complessivamente cinque presenze e un assist.

Nel 2013/2014, arriva l’ennesima vittoria del campionato ucraino (27 presenze e quattro gol), successo da titolare nella Supercoppa nazionale oltre ad una rete in Finale di Coppa d’Ucraina, che non basta ad evitare, però, la sconfitta per 2-1 dei suoi contro la Dinamo Kiev. In Champions League, con il cammino dello Shakhtar che termina nella fase a gironi, arriva anche la prima doppietta, nel 4-0 del 27 novembre 2013 alla Real Sociedad, oltre a due assist stagionali.

L’ultima stagione in Ucraina è la 2014/2015: Douglas Costa segna cinque gol in 20 presenze in campionato (vinto, stavolta, dalla Dinamo Kiev) e contribuisce segnando una rete alla goleada dei suoi sul Bate Borisov in Champions League (nove presenze complessive e un assist). A fine stagione, arriverà il passaggio al Bayern Monaco e l’inizio della nuova avventura in Bundesliga.

IL BIENNIO AL BAYERN

È il 1 agosto 2015, quando Douglas Costa fa il proprio esordio nel Bayern di Pep Guardiola nella Finale di Supercoppa di Germania contro il Wolfsburg. Dopo l’1-1 nei tempi regolamentari, il brasiliano segna il quinto rigore ma non basta ai bavaresi per vincere la Coppa.

A fine stagione, sarà un altro rigore segnato del neo-bianconero a rivelarsi decisivo per il Bayern: quello del definitivo 4-3 nella Finale di Coppa di Germania contro il Borussia Dortmund, competizione nella quale Costa metterà insieme quattro presenze e un gol, ancora contro il Wolfsburg, nel secondo turno di qualificazione.

Non solo: in Bundesliga Douglas gioca 27 partite, di cui 23 da titolare, segnando quattro gol (di cui uno – splendido – all’esordio nella competizione contro l’Amburgo) e fornendo ben nove assist ai compagni, dando un contributo importante alla conquista del campionato. Fondamentale il suo ruolo anche in Champions League: 11 presenze, tutte da titolare, e due gol contro Dinamo Zagabria e Olympiacos.

Nella massima competizione europea, il brasiliano affronta per la prima volta la Juventus, servendo all’andata l’assist per il gol di Müller e al ritorno quello per la rete di Lewandowski (tre gli assist complessivi in quella Champions League), ed arrivando per la prima volta in carriera alla semifinale.

Nella stagione appena conclusa, la 2016/2017, con Carlo Ancelotti sulla panchina dei bavaresi, sono 23 le presenze collezionate dal brasiliano in Bundesliga, con quattro reti e tre assist. Douglas Costa conferma il proprio score anche in Champions League, con nove gettoni e due gol, contro Rostov e Arsenal, oltre a tre assist complessivamente serviti ai compagni.

Conclusa l’esperienza in Baviera, Douglas Costa diventa ora, ufficialmente, un calciatore della Juventus.

DOUGLAS COSTA E LA SELEÇAO

Il neo-attaccante bianconero esordisce nella Nazionale maggiore verdeoro il 12 novembre 2014 contro la Turchia, schierato dal CT Dunga.

Tra amichevoli, qualificazioni ai Mondiali e Copa America 2015, Douglas Costa ha collezionato 21 presenze e tre gol con la Seleçao, segnando in due occasioni distinte al Peru (Copa America e Qualificazioni Mondiali) e realizzando la rete che ha aperto le marcature nel 2-2 contro l’Uruguay nel match di qualificazione a Russia 2018 del 26 marzo 2016.

Costa ha preso parte anche alle ultime due uscite della nazionale brasiliana, l’amichevole contro l’Argentina del 9 giugno 2017 e quella contro l’Australia del 13 giugno, in cui è stato schierato dal CT Tite come esterno alto a sinistra, davanti al neo compagno di squadra Alex Sandro.

COME GIOCA DOUGLAS COSTA

La principale caratteristica di Douglas Costa, oltre alle eccellenti doti tecniche nell’uno contro uno (148 dribbling completati nell’ultimo biennio in campionato, più di qualsiasi altro giocatore in Bundesliga), è la grande duttilità.

Impiegabile sia a destra, sia a sinistra, il brasiliano ha saputo destreggiarsi nel 4-2-3-1 come nel 4-3-3, senza rinunciare ad accentrarsi e a puntare l’area con la palla al piede, dimostrando, oltre ad una notevole velocità, grandi doti sia con l’interno che con l’esterno del mancino, e soprattutto, la capacità di andare al tiro anche col piede destro all’occorrenza (tre gol di sinistro e uno di destro nell’ultima Bundesliga).

Impressionante, poi, la sua facilità nell’andare al cross: nell’ultima stagione in Bundesliga, Costa ne ha realizzati 64, una media di 2,78 a partita; senza trascurare le verticalizzazioni (151, 6,57 in media a partita, il 22% dei passaggi) e creando complessivamente 35 occasioni da gol per i bavaresi. In generale, il nuovo giocatore della Juventus ha realizzato 556 passaggi nell’ultimo campionato, una media 24,17 a partita, nettamente superiore ai 12,75 che rappresentano il valore medio nel suo ruolo.

Tecnica, accelerazione, imprevedibilità e talento al servizio della squadra: caratteristiche che il talento verdeoro metterà ora a disposizione della Juventus. Bem-vindo, Douglas!

Chi è Douglas Costa?

di Luca Rossi


Douglas Costa è ormai pronto a essere il secondo acquisto bianconero. Conosciamolo meglio e cerchiamo di capire quale apporto potrà dare alla causa juventina.


Douglas Costa de Souza nasce il 14 settembre del 1990 a Sapucaia Do Sul, un comune brasiliano facente parte della mesoregione metropolitana di Porto Alegre. Comincia il suo percorso calcistico nel settore giovanile del Esporte Clube Novo Hamburgo. Nel 2002, a 12 anni, passa al più blasonato Gremio esordendo in prima squadra nel 2008 contro il Botafogo realizzando anche un gol. Sia col Gremio sia in nazionale under 20 mostra tutte le sue capacità e le sue doti attirando le attenzioni di alcuni club europei. Nel Gennaio 2010 viene acquistato dallo Shaktar Donetsk e sempre nel medesimo anno viene inserito dalla rivista spagnola Don Balón nella lista dei migliori giocatori nati dopo il 1989. Rimane in terra ucraina, alla corte di Lucescu, fino alla stagione 2014/2015 conquistando 5 campionanti ucraini. In 202 presenze realizza 38 gol e 40 assist. Nell’estate 2015 viene acquistato dal Bayern Monaco per una cifra pari a 30 milioni di euro. La prima stagione in terra tedesca è molto probabilmente la migliore della sua carriera risultando incisivo sia in Bundesliga sia in Champions League contribuendo alla causa dei bavaresi con 6 gol e 18 assist complessivi. Nella scorsa stagione invece il cambio della guida tecnica, da Guardiola a Carlo Ancelotti, risulta dannoso per il giocatore brasiliano che trova minore spazio nello scacchiere della compagine tedesca (1925 minuti concessi rispetto ai 3408 della stagione precedente). L’esordio con la nazionale maggiore risale a Novembre 2014 a cui segue la convocazione sia per la Copa América del 2015 sia per le olimpiadi di Rio del 2016 ma è costretto a saltare quest’ultimo appuntamento a causa di un infortunio alla coscia.Douglas Costa inizia al Gremio come trequartista ma trova la sua consacrazione come esterno offensivo. Nonostante sia mancino gioca con scioltezza sia a destra a piedi invertiti sia sulla sinistra. Non brilla in altezza (solo 172 cm) e pertanto non risulta essere un giocatore utile dal punto di vista aereo (solo 15% di duelli aerei vinti nella prima stagione in Bundesliga). È dotato di una muscolatura ottimamente sviluppata che gli consente di resistere alla pressione fisica avversaria sia in corsa sia in protezione del pallone. Ha delle gambe rapide e potenti che lo rendono adatto sia per giocate nello stretto sia in allungo sverniciando gli avversari.

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Come un falco si getta rapidamente sulla preda,
ruba il tempo agli avversari e crea una gigantesca
occasione da goal. Notare l’alta frequenza di passi

Tecnicamente ha un sinistro sopraffino con il quale può compiere qualsiasi giocata. Sfrutta appieno e in maniera egregia ogni parte del piede rendendo sostanzialmente superfluo l’utilizzo del destro. La conduzione è sempre sicura, il pallone è sempre attaccato al piede e non sembra mai perderne il controllo.

Il principale punto di forza del talento brasiliano è la capacità di creare in qualsiasi circostanza di gioco superiorità numerica grazie alle eccellenti doti nel dribbling. Le gambe rapide e potenti, unite all’alta frequenza di passi e alla tecnica superlativa, lo rendono in questa skill senza dubbio uno dei migliori giocatori nel panorama mondiale. È abilissimo nel nascondere il pallone e grazie alla sua rapidità riesce a eludere facilmente l’intervento avversario. Repentini e indecifrabili sono i suoi cambi di direzione e brucianti sono le sue accelerazioni. Molto spesso regala giocate spettacolari con cui deliziare gli occhi degli spettatori e ridicolizzare il malcapitato difensore. Nella stagione 2015/2016 ha tenuto una media di 3,9 dribbling riusciti in Champions a partita e 3,3 in Bundesliga. Da questo punto di vista Costa non è un giocatore monotematico bensì è in grado sia giocando sul lato destro sia sul sinistro di venire dentro al campo o di andare sul fondo. Pep Guardiola ha utilizzato sistematicamente questa sua abilità nell’1vs1 per scardinare le difese avversarie. Molto spesso il Bayern Monaco ha fatto sì che il gioco e, di conseguenza, lo schieramento avversario collassasse sul lato forte lasciando Douglas Costa larghissimo dal lato opposto; così facendo l’esterno brasiliano si è spesso trovato da solo contro il terzino avversario e sovente è riuscito a creare occasioni da gol.

Il giocatore brasiliano tende molto alla ricerca dell’azione personale ben conscio delle sue capacità; talvolta la sua bravura maschera quelle che sono pecche di egoismo che lo stanno accompagnando in questi anni. Si tratta comunque di un giocatore con una più che sufficiente visione di gioco e capace di compiere l’ultimo passaggio leggendo i movimenti degli attaccanti. Molto spesso infatti partendo dall’esterno si accentra e cerca il suggerimento per il taglio di un compagno.

Ha un ottimo tiro preciso e potente che può risultare molto efficace dalla distanza. La bontà del suo sinistro è testimoniata dal fatto che in terra tedesca gli sono stati affidati spesso i calci d’angolo. Una pecca del giocatore brasiliano è la scarsa vena realizzativa. I pochi gol realizzati con la maglia bavarese, solo 14 considerate tutte le competizioni in cui ha preso parte, sono una valida testimonianza.  Non esegue spesso i classici movimenti dell’esterno alto del 4-3-3 ossia i tagli in area di rigore per raccogliere cross o lanci in profondità provenienti dal lato opposto o dalla retroguardia. L’ex Shaktar preferisce aiutare la costruzione del gioco più che occuparsi della fase conclusiva dell’azione.

Il numero elevato di assist compiuti in carriera passa anche dalla qualità elevata dei suoi cross. Il possibile neoacquisto bianconero sa crossare in maniera tesa e precisa dalla trequarti o dal fondo sia che si trovi in corsa sia da fermo. A seconda della situazione sa leggere i movimenti del compagno e sceglie generalmente in maniera opportuna se optare per un cross basso o alto.

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Purtroppo uno ce lo ricordiamo molto bene

In fase di non possesso Costa non è un giocatore che ha nelle corde la fase continua di ripiegamento. In particolar modo è privo di una sufficiente disciplina tattica che invece sarebbe necessaria se lo si volesse impiegare largo in un 3-5-2. Le sue caratteristiche lo rendono un profilo ottimale per un 4-3-3 o per un 4-4-2. Nel video seguente sono evidenziate le sue caratteristiche, i suoi movimenti e le situazioni di gioco in cui si esalta.

Douglas costa è un acquisto ottimale per la Juventus poiché si tratta di un profilo che può senza dubbio costituire un upgrade sulla fascia destra, in particolare per i palcoscenici europei. Una fonte di gioco che in autonomia sia in grado di creare occasioni da goal o comunque di mettere in difficoltà la retroguardia avversaria è essenziale per questa Juventus. Inoltre le sue doti tecniche e atletiche lo rendono un profilo ideale per poter far salire la squadra palla al piede in situazioni di difficoltà o per essere incisivi anche in contropiede. Le sue abilità nei cross bassi o alti devono diventare pane quotidiano per Higuaín e Mandžukić qualora venga schierato  al posto di Cuadrado. Proprio in raffronto col Colombiano a opinione dello scrivente Douglas Costa costituisce un upgrade in virtù di doti associative maggiormente sviluppate e di intelligenza calcistica  senza dubbio superiore. Anche dal punto di  vista del dribbling si  tratta di un giocatore che fornisce una maggiore varietà di colpi. Si potrebbe pagare dazio probabilmente da un punto di vista dei ripiegamenti difensivi, aspetto in cui il colombiano in questi anni di Juve è migliorato tantissimo.

Douglas Costa in definitiva è ciò di cui aveva bisogno la Juventus per completare il reparto offensivo sia da un punto di vista numerico sia da quello delle caratteristiche necessarie rispondendo all’esigenza di rendere questa squadra ancora più europea.