La Juve supera la Triestina con il minimo scarto al termine di una gara piacevole. E settimana prossima si fa sul serio
La Juventus conclude con un successo sulla Triestina il suo precampionato. Successo firmato Dybala e ottenuto con il minimo scarto, quindi con senza subire reti e questa è un’ottima notizia per Sarri, in vista dell’esordio in campionato.
Il tecnico, ancora alle prese con i postumi dell’influenza non è presente al Nereo Rocco, così come Ronaldo, ancora impegnato a recuperare dall’affaticamento muscolare patito mercoledì. In panchina siede quindi Martusciello e in avanti ci sono Bernardeschi, Dybala e Douglas Costa.
La Joya si muove molto, arretrando per favorire i movimenti dei compagni, e arrivando ben presto anche al tiro, dopo la combinazione con Douglas Costa, senza però riuscire ad angolare a sufficienza. Gli inserimenti dei centrocampisti arrivano puntuali, come quello di Rabiot, che all’8′ viene pescato da Alex Sandro e vede la conclusione intercettata, ma qualche errore di troppo in fase impostazione limita la pericolosità dei bianconeri. DYBALA, TOCCO DELIZIOSO
La volontà di recuperare palla nella metà campo avversaria è evidente, così come la ricerca di una manovra rapida. Assimilare i nuovi concetti e la priorità e se la precisione per ora ne risente, si può comunque contare sulla verve di Douglas Costa e Dybala, che impegnano Offredi con due tentativi dal limite. La Joya è il più pimpante e al 38′ fa scattare in piedi il pubblico del Nereo Rocco, quando riceve da Bernardeschi tra due difensori, si sposta il pallone sul sinistro e infila un pallonetto delizioso, che vale il vantaggio per i bianconeri. All’intervallo lo scarto è minimo, anche se Douglas Costa meriterebbe il raddoppio, vista l’accelerazione con cui brucia Scrugli e il diagonale rasoterra che esce di un soffio.
OFFREDI IPNOTIZZA DYBALA
Martusciello non opera nessun cambio a inizio ripresa e la Juve riprende a martellare. Come nell’ultima parte del primo tempo, le trame sono più precise e arrivano immediatamente le conclusioni di Khedira e Douglas Costa, la prima messa in angolo, la seconda fuori di poco. Al 4′ la Juve avrebbe l’occasione per raddoppiare, perché Offredi, dopo aver atterrato in area Bernardeschi, si fa subito perdonare, ipnotizzando Dybala e respingendo il penalty dell’argentino. Il duello tra i due continua poco dopo e il portiere friulano ha ancora la meglio, riuscendo a intercettare il colpo di testa della Joya. Si gioca ad una porta sola e Szczesny continua a rimanere inoperoso, almeno fino a quando, in una delle rare incursioni offensive dei friulani, Coletti calcia uno spiovente al volo indirizzandolo nell’angolino e il portiere bianconero è bravissimo a farsi trovare pronto e a ribattere.
LA PRIMA DI RAMSEY
Tra il quarto d’ora e il 25′ la Juve cambia tutti gli uomini di movimento e si può apprezzare l’esordio di Ramsey, ma ora ritrovare i meccanismi è più complicato e la gara sembra spegnersi. Invece si assiste ancora alle fiammate di Emre Can e Higuain, una a lato, l’atra messa in angolo da Offredi. Dalal parte opposta il protagonista è Szczesny, che prima devia sulla traversa il tiro cross di Ferretti, poi intercetta la sventola di Steffé. Finisce 1-0 e, per quanto si è visto, è il risultato più giusto, ma oggi conta ancora poco. Tra una settimana invece conterà eccome. E il conto alla rovescia è iniziato.
TRIESTINA-JUVENTUS 0-1
RETI: Dybala 38′ pt
TRIESTINA
Offredi; Scrugli (33′ st Ermacora), Malomo, Lambrughi (1′ st Coletti),
Formiconi; Procaccio (30′ st Hidalgo), Giorico (1′ st Steffé), Paulinho
(14′ st Codromaz), Gatto (1′ st Mensah); Granoche, (1′ st Ferretti),
Gomez (1′ st Costantino)
A disposizione: Matosevic, Frascatore, Maracchi, Beccaro, Vicaroni, Salata
Allenatore: Pavanel
JUVENTUS
Szczesny; Danilo (16′ st Cuadrado), Bonucci (16′ st Demiral), Chiellini
(16′ st de Ligt) , Alex Sandro (16′ st De Sciglio); Khedira (22′ st
Emre Can), Pjanic (22′ st Bentancur), Rabiot (22′ st Matuidi);
Bernardeschi, (25′ st Ramsey) Dybala (16′ st Mandzukic), Douglas Costa
(22′ st Higuain)
A disposizione: Buffon, Pinsoglio, Rugani
Allenatore: Martusciello
ARBITRO: Zufferli
ASSISTENTI: Abruzzese, Pappagallo
Cosa ci ha detto Triestina-Juventus 0-1
Nell’amichevole voluta da Maurizio Sarri (ancora assente per influenza), la Juve ha affrontato la Triestina al Nereo Rocco, in quella che presumibilmente è stata la prova generale della prima giornata di campionato, che vedrà la Juve di scena in trasferta a Parma
Le prime indicazioni, che sfiorano il mercato, considerata anche l’assenza forzata di Cristiano Ronaldo, le ha date la formazione titolare; modulo iniziale confermato (4-3-3), Danilo lanciato subito titolare, de Ligt in panchina; Khedira confermato titolare (Emre Can pare sorpassato nelle gerarchie), Dybala punta centrale (in luogo di Mandzukic e soprattutto di Higuain, che si allena con la squadra da due mesi). Sugli esterni, Douglas a sinistra e Bernardeschi a destra.
Sin dalle prime battute la Juve cerca, come sempre in questo pre campionato, di tradurre il credo di Sarri in campo, tentando di tenere la palla più bassa possibile. E se Pjanic mostra ancora qualche imbarazzo nel ruolo di centrale davanti alla difesa (solite palle perse in maniera un po’ troppo leggera), uno dei più attivi è proprio Sami Khedira. Il tedesco sfoggia una forma fisica importante, e non lesina gli inserimenti in area graditi tanto a Sarri (e forse questo il motivo per cui viene preferito a Can), anche se mostra ancora l’oramai cronica tendenza a rimanere in avanti dopo l’inserimento, quasi come falso nove. Ottima anche la prova Rabiot, che ha recuperato una quantità importante di palloni, e che appare sempre più in crescita e sempre più inserito nei meccanismi sarriani.
Per quanto riguarda le catene, se a destra Danilo (molto alto per tutto il primo tempo, comunque di buon livello) e Bernardeschi hanno faticato a trovare un’intesa (prima gara insieme), a sinistra i più collaudati Sandro e Douglas hanno faticato meno, e soprattutto il numero 11 ha giocato un primo tempo importante a tutto campo, destreggiandosi su entrambi i lati e non disdegnando sortite centrali, con annessa verticalizzazione. Dybala, a suo agio nel ruolo di punta centrale, oltre al gran gol del vantaggio, si è fatto notare (assieme al brasiliano) per un’intesa fare di pressing alto. Nulla da segnalare sulla prestazione, abbastanza lineare, dei due centrali difensivi
Il secondo tempo è contraddistinto da un quarto d’ora iniziale con la stessa formazione, dove ci sono da segnalare il rigore sbagliato da Dybala, e l’inversione dei due esterni (Bernardeschi a sinistra, Douglas a destra), e poi dalla girandola di cambi, che trasformano totalmente la squadra; osservati speciali, Cuadrado (nella definitiva posizione di terzino destro), de Ligt e Demiral, inedita coppia centrale, che sa di futuro, e soprattutto Aaron Ramsey (alla prima apparizione con la maglia bianconera). Ottima, tra le altre, la prestazione di Rodrigo Bentancur. La Triestina, nel finale, ha giustificato l’esiguo svantaggio, sfiorando un paio di volte il pareggio.
Considerando il primo tempo come vera fase agonistica della partita, si può dedurre che Douglas e Khedira siano i giocatori più in forma, che Bernardeschi e Pjanic non hanno ancora superato le proprie incertezze, forse anche per questione di ruolo. Il carrarino continua a mostrare un decision making non proprio eccelso. Dybala, nella gerarchia delle prime punte, dovrebbe aver superato gli altri due attaccanti, specie Mandukic (apparso un pesce fuor d’acqua nella sua mezz’ora), anche se il mercato continua a incombere. In generale, la squadra ha cercato in entrambi i tempi di perseguire l’idea di calcio di Sarri. Il resto lo scopriremo da Parma in poi, col tecnico toscano di nuovo in panchina, e Ronaldo di nuovo in campo.