Spalletti: “Allegri dice che sono un bravo attore? Perché non mi ha mai sentito cantare”
In passato le sfide tra Juventus e Roma sembravano guerre e battaglie senza fine, stavolta, almeno alla vigilia, Luciano Spalletti non solo stempera i toni, ma senza frecciatine (tipo quelle riservate a Montella la scorsa settimana) riempie di complimenti e affetto due amici: Allegri e Pjanic. Senza ironie, nonostante domani sera saranno avversari perché, chiarisce “noi andiamo a Torino con le intenzioni giuste e vogliamo farlo vedere a tutti. È una partita fondamentale, quella di ritorno invece sarà decisiva: ecco, noi vogliamo fare in modo di arrivare a giocarci quella di ritorno”. Tradotto, vogliamo lottare per lo scudetto fino all’ultima giornata.
DUELLI — Spalletti, sorridente e sereno, racconta che sfida si aspetta domani allo Stadium: “Vogliamo vederli più da vicino e accorciare le differenze e i punti in classifica. Se dovessimo perdere sarebbe durissima, ma sarebbe ancora tutto possibile perché riprenderanno le coppe e magari le cose potranno essere, anche per loro, meno fluide. Si parla tanto degli attaccanti, Higuain e Dzeko, ma ci sono anche altri duelli come quello tra Buffon e Szczesny, grande forza fisica e mentale il primo, grandi qualità e prospettive il secondo. Buffon è sempre stato un portiere con i baffi, non perché ce li ha ora. Ma anche Szczesny ha la piega fortissima e diventerà un grandissimo. Tra Il Pipita e Edin? Scegliete voi, a me va benissimo quello che resta…”. Secondo Spalletti, l’argentino e Mandzukic giocheranno dall’inizio: “Con o senza Dybala, a tre o a quattro, cambia poco. Hanno tecnica e forza fisica. Io mi aspetto Mandzukic e Higuain all’inizio per una partita di grande fisico, loro hanno consapevolezza della forza e del carattere, verranno a fare la partita e ad attaccarci alti, anche per metterci la pressione del loro stadio. Hanno anche altre mire (la Champions, ndr) e quindi vorranno delineare prima possibile il campionato. Ma anche noi qualcosa avremo da dire”.
AMICO E’ — Su Allegri, che da Torino lo definisce “bravissimo allenatore ma a volte anche bravo attore” e su Pjanic, Spalletti spende parole al miele: “Dice che sono un bravo attore perché non mi ha mai sentito cantare, quando ci rivedremo glielo farò sentire. È un grande amico e rimane tale. E poi è un bravissimo allenatore, facile dire che ha grandi calciatori: è difficile gestirli e domarli, lui ha una rosa ampia, ma è bravo a far rendere al massimo anche chi gioca meno. È il primo della classe e accetto anche qualche battuta da lui, è un livornese verace e i livornesi sono astuti. Non sempre si è solo avversari, ma anche grandi amici. E il riferimento è a Pjanic anche – aggiunge Spalletti -, amico di tutto lo spogliatoio e rimarrà tale. A Torino ha mangiato con noi in hotel, quando è al telefono con qualcuno dei nostri me lo passano, la stima resta, io l’ho fatto sentire importantissimo e ho litigato con tutti per farlo giocare davanti alla difesa e dargli le chiavi della nostra squadra. Al centro del gioco c’era lui, è un campionissimo, batteva benissimo le punizioni, io ci ho provato a farle battere a Maurizio Timperi (un magazziniere, ndr), ma niente, come le batteva lui… A parte gli scherzi, anche lui mi ha fatto vedere la stima reciproca”.
SALAH ED ELSHA — Detto che Peres, Totti e Vermaelen saranno valutati nella rifinitura e che Paredes è out, Salah sarà invece convocato: “Le sue accelerazioni ci sono sempre, vedremo come utilizzarle. El Shaarawy? Sta bene e ha qualità indiscutibili. Mi aspetto una partita di livello – dice ancora Spalletti – perché se il campionato italiano è rimasto su standard alti è grazie alla Juve. È per merito loro che si vincono i campionati a 100 punti, prima ne servivano 80”. Battute finali dedicate agli arbitri: “Ci basta Orsato, siamo stati trattati per questa partita con i guanti bianchi, ci hanno mandato tutti internazionali. Poi la tecnologia è importante, deve essere un supporto, questo nuovo metodo va messo a punto, ma io sono a favore”.
«Juve consapevole della sua forza»
Le parole del tecnico giallorosso in conferenza stampa
Anche l’allenatore della Roma, Luciano Spalletti, è consapevole del grande fascino che ha in sé la partita di domani sera: un fascino legato alle due squadre in campo e anche, perché no, alle “sfide nella sfida”. «Si è parlato molto in settimana del confronto fra Higuain e Dzeko. Sarà la loro partita, certo, anche perché credo che saranno i primi in classifica cannonieri a fine stagione, ma per esempio penso alla sfida fra Szczesny e Buffon», spiega. Poi il discorso si sposta sulla Juve: «Sono stati molto bravi a mantenere alta l’asticella, con forza, e a raggiungere risultati importanti. È uno dei motivi per cui oggi si vincono scudetti a 100 punti. La Juve per noi è uno stimolo a fare sempre meglio, hanno una grande consapevolezza della propria forza, mentale e fisica».
Che partita si aspetta Spalletti? «Ci attaccheranno alti, anche per amplificare la pressione del loro stadio: poco cambia se giocherà Dybala o meno: mi aspetto Mandzukic all’inizio con Higuain, la sfida sarà anche una gara di forza individuale. Noi dovremo essere bravi a gestire questo attacco, e far valere le nostre qualità. Il discorso è molto semplice – continua – Per noi quella di domani è una partita fondamentale: se andiamo a Torino per difendere, perdiamo di sicuro, quindi dovremo misurarci al massimo per far valere la nostra forza. Il nostro obiettivo è rendere la sfida di ritorno definitiva».
Su Allegri: «Un grande amico, una persona corretta e un bravo allenatore. Certo, guida una grande squadra e questo aiuta, ma nella gestione è il primo della classe».