Dopo due stagioni di altissimo livello all’Atalanta, dove ha conquistato in entrambe le annate un prestigioso posto in Europa, Mattia Caldara sta vivendo i suoi primi giorni con la maglia della Juventus. E oggi, all’Allianz Stadium, si è presentato in conferenza stampa. «È un momento molto importante per me, ne sono consapevole, sono in una grande squadra e devo dimostrare di meritarmela».
Da lunedì Mattia si allena con i nuovi compagni allo Juventus Training Center della Continassa. «Il Centro Sportivo è di altissimo livello, ha dei campi perfetti, con una struttura e una palestra importante. La mentalità che ho visto subito è vincente: basta vedere come si allenano Chiellini e Barzagli per capire perché la Juventus vince ogni anno».
Mattia ha detto che il suo modello, fin da piccolo, è stato «Nesta e infatti ho preso il 13 per lui». Alla Juventus trova però un altro suo idolo. «Giorgio Chiellini. Ho il suo poster in camera. Giocare insieme a lui quest’anno è motivo di orgoglio, già nei primi allenamenti mi sta aiutando a parlare un po’ di più in campo ed aiutare i compagni. Di Chiellini, quando gioca, prenderei l’attenzione e come si muove sull’uomo. Di Barzagli invece vorrei avere la sua lettura sui palloni sia in fase di possesso che in quella di non possesso».
«Sono emozionato e curioso di vedere come si allena Ronaldo. C’è molto entusiasmo, credo che la società abbia fatto un’impresa a portare qui il miglior giocatore del mondo».
«Qui c’è molta concorrenza, ci sono giocatori forti nel mio ruolo, ma questo mi stimola a dare sempre di più. Cercherò di migliorarmi tutti i giorni. L’obiettivo è di giocare il più possibile, voglio sfruttare le mie chances e dimostrare che valgo questa maglia».
Dal momento in cui ha varcato il cancello dello Juventus Training Center della Continassa, Mattia è stato subito colpito da Massimiliano Allegri. «Il Mister si capisce subito perché ha vinto così tanto. Sa gestire i grandi giocatori, sa scherzare e sa essere severo». Da avversario, con la maglia dell’Atalanta, ha affrontato in diverse occasioni la Juventus. «Mandzukic è stato l’attaccante più difficile da marcare quando giocava da prima punta, sia a livello fisico che caratteriale. E poi c’è Douglas Costa: l’anno scorso aveva qualcosa in più rispetto a tutti gli altri, sa saltare l’uomo, è un giocatore fenomenale».
«Senza la mia famiglia non sarei qui, mi sono stati vicini nei momenti difficili, è merito loro se sono arrivato alla Juventus. Devo ringraziarli, così come la mia ragazza: sono felice di avere intorno tante persone che mi vogliono bene».
#WelcomeToJu, Mattia!