Siamo di fronte alla partita più importante della stagione. Più importante non tanto per il peso del risultato (in fondo, per la Juve sarebbe “normale” qualificarsi per un quarto di finale di Champions, così come sarebbe facilmente assimilabile essere eliminati dalla seconda squadra più forte d’Europa), quanto perchè siamo giunti al momento della verità, in cui dobbiamo capire se vogliamo diventare grandi davvero, a livello continentale, oppure rimanere nello scomodo paese delle outsider di lusso.
Ed in questo, aldilà di chi conquisterà la qualificazione, inciderà il come affronteremo il Bayern, a livello di personalità, di fare paura all’avversario, di dimostrarsi sul campo una pari grado e non una piccola che si sbatte per arginare una grande. Lo dico subito, come premessa. Pure se dovessimo passare il turno, e magari anche in maniera convincente, non mi illuderei di poter vincere la Champions.
Primo, perchè rimangono in circolazione quelli là, i marziani. E finchè ci sono loro in corsa, è vietato farsi illusioni, per evitare dolori già provati. Secondo, perchè noi siamo storicamente maestri nel compiere brillantemente la parte più complicata del cammino per poi arenarci sul più bello e sul più facile. Il 1983, il 1997 ed il 2003 sono gli esempi migliori, ahimè.
Alla fine, un po’ per scelta e un po’ per necessità, il mister dovrebbe puntare sull’esperienza, limitandoci a parlare dell’andata. Con due eccezioni, ovviamente. Paul Pogba e Paulo Dybala. A loro si chiederà tutto: l’effervescenza giovanile unita però ad una stabilità di testa che, almeno per novanta minuti, almeno per una notte speciale, li dovrà far somigliare a dei ventinovenni abituati a decidere queste partite. Ci vorranno tanti ingredienti e mixati nel modo giusto, per compiere l’impresa, per rendere il viaggio a Monaco davvero pieno di speranze.
Gioventù ed esperienza, incoscienza e saggezza.
Ogni eccesso, sia in un senso che nell’altro, non sarà tollerato e verrà pagato a caro prezzo.
di Roberto Ferrari.
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Pubblicato da Juventus su Lunedì 22 febbraio 2016