Non sono mai dichiarazioni banali, quelle di Patrice Evra. In ogni frase c’è la sua esperienza, il suo carisma e la sua leadership. È stato così nei primi mesi, più difficili, è così anche adesso che la Juve corre in testa alla classifica: «Non ci vedo niente di strano, tempo fa avevo detto che avremmo rispettato il DNA di questa squadra vincendone almeno 10 di fila. È successo ma il difficile viene adesso, le ultime partite saranno da vincere tutte, come se fossero dieci finali».
Il segreto di questa cavalcata è nei dettagli: nei gol di giocatori che segnano e talvolta giocano di meno, ma anche nei recuperi difensivi come quello visto da Mandzukic nel secondo tempo: «Non mi sorprende vedere Mario che rientra in difesa: per vincere bisogna essere tutti al massimo», spiega Patrice, che “rincara la dose”: «Non voglio sentir parlare di stanchezza, io ho solo il quinto scudetto nella testa, ci penso tutti i giorni, questa è la nostra motivazione».
Stessa musica se si parla di Europa: «Dobbiamo essere all’altezza di quello che abbiamo dimostrato lo scorso anno, arrivando in finale. E quindi bisogna andare a Monaco per vincere e passare il turno. Se non avessi questa convinzione, chiederei al Mister di lasciarmi fuori contro il Bayern»
E poi aggiunge: «In Italia vincere è ancora più difficile: qui serve intelligenza, oltre che talento. Si difende in modo incredibile, si deve essere pronti tatticamente, io a 34 anni continuo a imparare tutti i giorni, ed è una cosa per cui non smetterò mai di ringraziare la vostra nazione, che mi ha accolto 17 anni fa».
Ultimo pensiero per il suo connazionale Lemina: «Sono felice per lui, ha avuto una stagione difficile dopo un grande inizio. Adesso dovrà essere decisivo, perché a questo punto si vince con tutta la rosa, e questa deve essere la nostra forza».
Atalanta Juventus 0 – 2 Intervista A Patrice Evra Cielo .
Pubblicato da Superfly Videomaker su Domenica 6 marzo 2016