Higuain ha trovato la sua Signora

Higuain ha trovato la sua Signora

 

Di Valeria Arena

 

La scorsa estate si sono consumati due drammi calcistici a 700 km di distanza.

Il primo, l’Affaire Pogba, a Torino, il secondo, chiamato anche “la clausola rescissoria sì, la clausola rescissoria no”, a Napoli. Per i napoletani, infatti, era inconcepibile che l’eroe locale, Gonzalo Higuain, potesse decidere di abbandonare ‘o sole e ‘o mare del Sud preferendo il grigio freddo della Mole – così come era inconcepibile che una qualche squadra, men che mai in Italia, sborsasse 90 milioni, per un trentenne che poi trentenne non era perché di anni ne aveva ancora 28 – e che si potesse preferire a una Supercoppa italiana vinta con la maglia napoletana uno scudetto o una Champions’ conquistata con la maglia del nemico.

Illusioni durate solo poche settimane dal momento che a fine luglio dello scorso anno Higuain è sbarcato a Torino con maglia bianca, gilet nero – già bianconero – occhiali da sole e un sorriso che, anche con sorpresa dei tifosi juventini, non si sarebbe più levato di dosso.  Gonzalo si mostra ai fotografi, ride, abbraccia i tifosi, alza entrambi i pollici e durante la conferenza stampa di presentazione si dice felice confermando di essere arrivato in un grande squadra, con un grande progetto e una mentalità vincente, anche se al di fuori della città di Torino si parla solo dei suoi kg di troppo (ma cosa mangerà, solo gianduiotti?) della sua depressione, della sua mancata integrazione e dei difficili rapporti in spogliatoio dove deve iniziare a fare a spallate per poter avere spazio. Addirittura c’è chi scommette sul numero dei gol stagionali in maglia bianconera, cannando alla grande.

Le evidenze empiriche, al contrario, mostrano un Higuain sempre sorridente e sempre più attivo sui social, soprattutto su Instagram (sarà stata la vicinanza di Evra che addirittura lo incorona miglior 9 del mondo), a cena con i compagni e quasi più raggiante. Fuori però si insiste: “Ah, non si trova bene con Mandzukic, sono sul punto di scoppiare”, “Segna poco, non si è integrato” e ancora “Non riesce a trovare spazio”. Non si riesce a venirne a capo quando improvvisamente a dicembre, subito la doppietta nel derby, poi l’1-0 alla Roma in casa e il titolo di campioni di inverno, Higuain scoppia in una furente dichiarazione d’amore:

La cosa che mi ha colpito maggiormente della Juve è la voglia matta di continuare a vincere che c’è qui, anche dopo cinque scudetti consecutivi. Questo mi ha fatto veramente impazzire. Ho voglia di lottare, lavorare e vincere con i miei compagni”.

Gli avversari non riescono ancora a convincersi, complice la pessima figura fatta a Doha contro Milan, allora Gonzalo impara i fondamentali delle stories su Instagram, diventa il re del Boomerang (l’app che permette di fare brevissimi video che vanno avanti e indietro senza sosta), posta foto a manetta, va a cena nel nuovo ristorante della moglie di Marchisio e non molla i compagni neanche per un secondo. Può bastare? Effettivamente potrebbe perché il calciatore argentino ingrana la marcia, segna di più, doppietta al Bologna, gol a raffica, altra doppietta che si inventa da solo a Cagliari fuori casa e la cima della classifica capocannonieri agguantata.

È vero, la strada è ancora lunga, anche se la Juve di Marzo si avvicina. A mettere a tacere gli echi di un Higuain comunque più felice a Napoli (a livello culinario senza dubbio), pentito e triste, come se accettare l’offerta della Juventus fosse stata un sacrificio dovuto, un passo sofferto per arricchire il palmares, ci ha pensato lo stesso giocatore stamattina in un’intervista a La Stampa:

“Giocare allo Stadium è spettacolare. Prima di entrare in campo vedi le foto di Platini, Baggio, Zidane, Del Piero e ti dici: “Con la stessa maglia posso non dare il massimo?”.

Su quei muri finirà anche la sua faccia?”, chiede l’intervistatore.  “Sarebbe un grandissimo onore, ma prima devo fare e vincere ancora tanto. C’è la Champions, per esempio” la risposta. Per non parlare del “sono felicissimo e ho capito di aver fatto la scelta giusta” alla domanda “si sente juventino?”.

Platini, Baggio, Zidane, Del Piero. Pilastri bianconeri, leggende, mica giocatorini. Ci sono ancora dubbi sull’amore di un giocatore che dallo scorso luglio lancia pizzini romantici come fosse un Romeo d’altri tempi?

Non credo possano esserci altri dubbi: Higuain ha trovato la sua Signora.

Un Tocco all’improvviso – Natale a Madrid

Un Tocco all’improvviso – Natale a Madrid

Settimana pienissima quella che abbiamo vissuto, tra mancata cazzimma e rigori non dati che non si e’ filato nessuno.
Pero’ Bonucci ed Allegri hanno litigato. Quello s= lo hanno visto tutti.
E’anche ripartita la Champions. E cosa ricorderemo di questi 7 giorni?
La fine del ciclo Europeo del Barcellona 1?
Il mancato inizio del ciclo Europeo del Barcellona 2, quello de noantri?
O forse celebrare la ventisettesima ultima settimana della Presidenza Berlusconi al Milan?

Andiamo con ordine.

REAL MADRID-NAPOLI 3-1
Brutta battuta d’arresto per il Napoli al Bernabeu ma Aurelio De Laurentiis da vecchio volpone del cinema vuole trasformare la sconfitta nel suo nuovo film di Natale.E si chiamera’, manco a dirlo,”Natale a Madrid“:
Il film sara’ articolato in tre parti.
La prima dove il Napoli vince il girone di Champions, per la prima volta nella sua storia.
Dove Mertens è più forte di Cristiano Ronaldo, dove il Napoli da del tu al Barcellona e tremare il mondo fa.
Praticamente un fantasy.
Ed ecco che la scena si sposta al big match di Madrid.
In piano sequenza è di forte impatto il discorso prepartita di Diego Armando Maradona,guest star del film,che spiega come picchiare duro sin dall’inizio,come peraltro ha fatto lui con la fidanzata prematch (di forte impatto anche gli schiaffoni dati dal pibe alla poveretta).
Nella seconda parte si torna al realismo puro,dove dopo il gol a freddo di Insigne si scatena la forza d’urto dei Blancos: tre gol e tutti a casa.
Tra le comparse,degne di nota i camei di Mertens,Reina e Hamsik,che compaiono in rari fotogrammi durante le scene della partita.
La terza parte e’ caratterizzata dalla scena di guerra,dove il Presidente spara a zero su tutto e tutti,colpendo a casaccio.
Straziante la scena di Sarri nel ruolo della spalla del comico principale,Aurelio,la spalla che viene presa di mira e tartassata senza pieta’.
Struggente anche la scena dell’implosione dove tutto il palazzo costruito negli anni crolla in un attimo.Oscar agli effetti speciali.

JUVENTUS-PALERMO 4-1
Vittoria senza patemi che non cancella la crisi dello spogliatoio in casa Juve.
Dopo Dybala e Bonucci,ormai dati entrambi sul piede di partenza il mister Allegri ormai allo sbando colleziona un nuovo litigio.
Pare infatti dell’ultima ora il diverbio con Edin Pjanic,il figlio di Miralem.
“Gli ho detto mille volte che voglio giocare dietro le punte e non davanti alla difesa” tuona il pupo.Si parla gia’ di un possibile trasferimento al Nido di Nichelino.

INTER-BOLOGNA 0-1
Ah,il Karma! Gabigol debutta contro il Bologna e contro il Bologna segna la sua prima rete.Tra l’altro come Ronaldo,che segno’ il suo primo gol al Dall’Ara.Ora tocca solo trovare un nuovo Iuliano,pero’,per fare continuare la storia pari pari.
Ah, il Karma!. Dopo due settimane di pianti, panolade e piagnucolade al primo episodio favorevole nessuno ha visto cosa fosse successo in campo.Mi aspettavo almeno un comunicato del tipo “Ma perche’ il Bologna pensa sempre a noi?”
Non vedo l’ora di assistere,domenica prossima,a Inter-Roma. La squadra che chiede piu’ rigori a suo favore contro quella a cui ne fischiano di piu’.Se tanto mi da tanto,portate i fazzoletti in lavanderia entro venerdi che possono sempre tornare utili.

ROMA-TORINO 4-1
Al grido di “Torino e’ stata e restera’ giallorossa” i granata si fanno asfaltare trascinati dai propri tifosi (?) esultanti a ogni gol dei romanisti.
Si vede che e’ l’aria dell’Olimpico a portare a disconoscere i propri colori pur di non favorire l’avversaria,come il 5 Maggio?
Settimana di passione questa per il tifoso del Torino:dopo aver tifato Roma Domenica,ricordarsi di tifare Porto Mercoledi mentre Lunedi,nel posticipo,Fiorentina-Torino:siete gemellati quindi potete anche scambiarvi le sciarpe.Insomma,per tifare la vostra squadra veramente tocca far passare 15 giorni.

PESCARA-GENOA 5-0
Il Genoa, che da quando ha battuto nettamente la Juve ha tirato i remi in barca (3 punti in 11 partite) riesce a far resuscitare il Pescara che finora aveva vinto solo a tavolino.
Riapre i battenti eccezionalmente Zemanlandia,che di solito vive da Agosto a Gennaio per poi chiudere per esonero,riunendo tutti i tifosi d’Italia in un unico grande applauso per il Boemo.Chissa se tutti i tifosi entusiasti di Zeman l’anno prossimo lo sognino allenatore della loro squadra,anche perche’ fino a 2 giorni fa stava sul divano come disoccupato.