Le parole di Mister Sarri, Gonzalo Higuain, Paulo Dybala e Leonardo Bonucci dopo la vittoria contro l’Inter
MAURIZIO SARRI
«Il sorpasso in questo momento ha poco significato, quello che conta è la prestazione di personalità e carattere contro una squadra forte, che aveva sempre vinto fino a questo momento. Siamo entrati in partita con un buon approccio e abbiamo meritato di vincere. 24 passaggi per il gol di Higuain? Dipende dalla qualità dei giocatori, che quando sono lucidi possono palleggiare a lungo e bene. Da questo punto di vista abbiamo già fatto passi importanti, possiamo crescere sul predominio, lavorando sulle palle perse, su quelle vaganti, togliendo sempre l’iniziativa agli avversari. Abbiamo margini di miglioramento, non siamo ancora al 100%, ma la squadra è forte e quindi anche così riusciamo a ottenere i risultati. Dybala, Higuain e Ronaldo insieme? L’inerzia della gara era dalla nostra e abbiamo provato quella soluzione, purtroppo forse in un momento in cui Paulo era stanco. Ho visto che la partita stava cambiando e quindi ho cambiato».
PAULO DYBALA
«È stata una partita davvero bella, per la voglia che avevamo tutti di giocare, per la classifica… Credo che i tifosi se la ricorderanno e a noi potrà dare una bella carica. È stato bravo il mister e siamo stati bravi noi. I cambi sono stati fondamentali e abbiamo giocato come volevamo e si è visto nell’azione del secondo gol. Sono in fase di crescita, ma tutti stanno giocando bene: chi gioca segna, chi entra dalla panchina anche… Questo mi dà una motivazione ulteriore».
GONZALO HIGUAIN
«Una vittoria importante, l’Inter era finora la squadra più solida del campionato, con 6 vittorie su 6 partite. Abbiamo fatto una grande gara e l’abbiamo vinta; sono felice per il gol, io sapevo che se fossi entrato avrei fatto il massimo per aiutare la squadra. Abbiamo giocato con grande determinazione, adesso siamo primi. C’è la sosta, ora stiamo calmi e continuiamo così».
LEONARDO BONUCCI
«Abbiamo saputo gestire i momenti della partita con fora e umiltà nella fase di non possesso. Abbiamo imposto il nostro gioco quando avevamo la palla e evitato di soffrire i loro movimenti quando dovevamo difendere, rischiando pochissimo. C’è stata molta intensità e vigore fisico e vista l’importanza della posta in palio è comprensibile. Sembro più sicuro? Perdere Giorgio per noi è stato pesante e dovevo dare qualcosa in più rispetto allo scorso anno. Sento la fiducia da parte di tutti e questo permette di dare qualcosa in più».