Al termine della sfida di San Siro vinta 2-0 dall’Inter sono mister Pirlo e Giorgio Chiellini a prendere la parola. Queste le loro dichiarazioni.
ANDREA PIRLO
«Abbiamo sbagliato atteggiamento fin dall’inizio e in queste partite se non si hanno rabbia e determinazione diventa tutto difficile. Ci siamo abbassati ed eravamo timorosi del gioco d’attacco dell’Inter: pensavamo solo alla fase difensiva senza neanche essere aggressivi e invece in queste partite la foga agonistica dev’essere alla pari degli avversari. In un percorso lungo capitano questi passi falsi ed è un peccato perché venivamo da una serie positiva, ma non può capitare a una squadra come la Juve di avere questo atteggiamento. Avevamo preparato la gara stando attenti ai loro cambi di gioco e agli inserimenti delle mezze ali e abbiamo preso gol proprio in quel modo, ma se la squadra non ha fatto quanto provato la responsabilità è mia. Non potevamo fare una partita peggiore di questa, ma ora dobbiamo subito rialzare la testa perché mercoledì c’è una finale».
GIORGIO CHIELLINI
«Non siamo mai entrati in partita, non siamo riusciti a contrastarli e non abbiamo mai vinto un duello. Tra tre giorni abbiamo una finale, dobbiamo ripartire e questo colpo non deve metterci ko. Abbiamo tutto il tempo per dire la nostra, consapevoli delle difficoltà che abbiamo incontrato e incontreremo. All’interno delle gare ci sono i momenti in cui bisogna essere umili e accettare che gli altri tengano la palla, oggi siamo stati poco bravi anche quando avevamo la palla noi, concedendo tante ripartenze a causa di errori tecnici e abbiamo sbagliato anche la fase di non possesso. Ovviamente è facile dirlo dopo, abbiamo provato a reagire in partita, ma non ci siamo riusciti. Per fortuna giochiamo tra tre giorni e volenti o nolenti bisogna resettare e pensare alla prossima partita perché ci giochiamo il primo trofeo dell’anno e ci teniamo in modo particolare».
Juve orribile. Pirlo: “Mi prendo le mie responsabilità, non potevamo fare peggio”
Orribili. Mai entrata realmente in campo, la Juve viene presa a pallate dall’Inter di Antonio Conte. Mister Pirlo?
“Questa sera abbiamo sbagliato l’atteggiamento fin dall’inizio, non siamo scesi in campo. Eravamo passivi, senza rabbia” – Questa sera, aggiungerei, abbiamo assistito ad una partita preparata male. La sensazione è che anche fossimo scesi in campo, non l’avremmo spuntata.
“Avevamo paura del gioco d’attacco dell’Inter e quindi pensavamo alla fase difensiva in modo poco aggressivo” – Abbiamo sbagliato tutto lo sbagliabile. In pressione lasciavo sempre Brozovic libero di ricevere; sul goal di Barella abbiamo mostrato un comportamento difensivo indecente; in attacco il nulla cosmico. Unico a salvarsi è capitan Chiello, che per 90 minuti si mena con Lukaku.
“E’ una brutta sconfitta, non potevamo fare una partita peggiore di questa” – Poco, ma sicuro.
“In queste partite devi mettere la stessa foga agonistica dell’avversario per giocartela alla pari. Sono molto arrabbiato” – Onestamente, non si nota. Pirlo è impassibile, come sempre; speriamo che negli spogliatoi si faccia sentire.
“CR7 è un attaccante che si muove su tutto il fronte e giocava a destra per trovare un po’ di spazi. Volevamo stare attenti agli inserimenti delle loro mezze ali e i goal sono venuti proprio da lì” – Cristiano è in un periodo abbastanza negativo. Ha inanellato qualche brutta prestazione e stasera ha fatto una partita ampiamente insufficiente: uno dei peggiori.
“Le nostre ambizioni rimangono le stesse. È un passo falso, ma nel percorso capita. Non può capitare, invece, questo atteggiamento” – Le ambizioni sono importanti, ma poi bisogna perseguirle nel concreto. La battuta di arresto di questa sera è difficile da digerire. Nulla è perduto, ma la vittoria dello scudetto appare sempre più utopica.
“Siamo stati troppo lenti nel giropalla e abbiamo fatto girare soprattutto i difensori. Così non abbiamo trovato passaggi filtranti tra le mezzali, non siamo riusciti a far inserire Ramsey e non abbiamo creato occasione per l’1vs1 di Chiesa” – In altre parole: non abbiamo fatto nulla di ciò che c’era da fare.
“Sbaglia in primis l’allenatore. Mi prendo le mie responsabilità” –Pirlo parla sempre al plurale durante conferenze. Il suo modo di fare l’allenatore concepisce le disfatte collettive, non gli errori individuali. Però questa sera il Mister ha preparato male la partita, è inutile nascondere l’evidenza: giusto che si prenda in toto le sue responsabilità.