Il buono, il brutto e il cattivo di Juventus-Lazio

di Damiano Giordano

Settanta punti su settantadue disponibili. Continua così, la mostruosa corsa della Juventus verso il quinto titolo consecutivo. Verso la storia. Juve-Lazio, la fretta di chiudere, Juve-Lazio magie che mettono ansia per la prossima stagione. Da una difesa che non prende gol, all’attacco “ritrovato”.

Il Buono – Dybala & Pogba. Una “coppia” atipica, ruoli diversi ma entrambi armeggiano il pallone come nessun altro. Pogba e Dybala, due gioielli che smuovono, segnano, divertono, trascinano questa Juventus alla vittoria finale. Anche la Lazio si è dovuta piegare al 10° assist in campionato del polpo Paul e al 16° gol in Serie A della Joya. “Separarli”, l’anno prossimo, significherebbe “ferire” il progetto. Un progetto che ogni anno la Vecchia Signora ha limato, perfezionato, valorizzato e i tifosi sperano ogni anno la successione di questi aggettivi. Buona la difesa che per la nona volta consecutiva allo Stadium mantiene la rete inviolata. Buono il gol di Mandzukic che ha dato il via alle danze. Un gol che sa di premio a tutto il sacrificio mostrato in campo. La risolvono loro, Mandzukic e Dybala, gli stessi della finale di Supercoppa, la coppia che pian piano quest’anno si è formata e poi consolidata.

Il Brutto – Patric. La sua espulsione ha praticamente messo fine alle speranze della Lazio. Biancocelesti già in palese difficoltà nel primo tempo, con Marchetti assoluto protagonista. Poi il rosso, poi la fine. Un’ingenuità che messo in mostra ancor di più la grande differenza tecnica tra le due squadre. E’ impossibile, invece, trovare qualcosa di brutto tra gli uomini di Allegri. Così, di brutto… appare sempre il ricordo di Monaco. Dopo ogni vittoria. Perché più la Juve vince, più torna in mente quell’incredibile ed evitabile disfatta. Questi numeri, questo campionato, tutto va a incocciare lì. Quando una palla non spazzata vale più di mille parole (anche soldi, tanti).

Il cattivo – Il collettivo, gli uomini, la Juventus. Un gruppo che pian piano ha rialzato la testa dando vita ad una rimonta senza precedenti, zittendo tutti, tifosi juventini compresi. Tutti. Con gol, magie e soprattutto vittorie. Spietata e cinica. Un girone di ritorno pazzesco: 15 partite, 14 vittorie, un pari e appena 2 gol subiti. Due. Una fortezza in difesa, una sentenza in attacco. La cima è vicina, mentre sotto si scannano, con una squadra che perde punti sull’altra. Un altro campionato. Contro la Lazio per i bianconeri è partito il conto alla rovescia, adesso iniziano i match-point, partite in cui tutto dipende dalla propria testa e gambe. 4 partite, 9 punti. Tic tac, tic tac…