Una sconfitta, una rimonta subita al termine di un secondo tempo in altalena: la Juve prima passa a Marassi, poi viene raggiunta e superata proprio al 96′ da un calcio di rigore di Criscito.
LA GARA
La Juve, fresca di qualificazione in Champions League, approccia bene alla partita, la manovra bianconera è veloce e Kean, schierato in un tridente con Dybala e Vlahovic, raccoglie proprio un cross della Joya dopo 4 minuti e anticipa tutti di testa, non trovando lo specchio. Il primo tempo non è però scoppiettante come l’inizio bianconero lascerebbe presagire, il Genoa minuto dopo minuto prende le misure e per vedere un altro pericolo di marca juventina bisogna aspettare la mezz’ora. Protagonista ancora Kean, che impegna Sirigu da posizione defilata. Al minuto 39 è invece Dybala a testare il portiere genoano da fuori area, ma la sua buona conclusione è bloccata. Si sblocca, invece, proprio a fine frazione, il Genoa: prima, al 44′, Destro costringe Szczesny a un’uscita perfetta nei tempi, seppur per niente facile, in mezzo all’area. Il genoano è in off-side, ma il gesto tecnico di Tek resta, così come quello di pochi istanti dopo, su una sassata da fuori area dell’ex Portanova. Primo tempo che si chiude dunque a reti inviolate, con più Juve che Genoa, ma non abbastanza per sbloccarla. + 12
RIPRESA E SUBITO JOYA
Il secondo minuto della seconda frazione è molto importante, per molti motivi, tutti in un’azione. Dybala colpisce, porta in vantaggio la Juve con una conclusione precisa, da fuori area, all’angolino. Ma si tratta di un gol significativo, intanto perché è siglato col destro. e poi perché è il suo sigillo numero 115 in bianconero, cifra che finora apparteneva solo a un altro grande 10 della nostra storia, Roberto Baggio. Da questo momento la Juve comanda il gioco, e va vicina al raddoppio in più di un’occasione: al 22′ protagonista ancora Dybala, la cui conclusione si stampa sul palo. Minuto 24: bella azione sull’asse Miretti (di nuovo titolare) – Rabiot – Kean, con Moise a impensierire ancora severamente Sirigu. L’estremo genoano si ripete, due minuti dopo, su una fiammata di Vlahovic dopo azione personale di Dusan. Il Genoa ha assoluto bisogno di punti salvezza, e verso fine partita si scuote. Al 34′ Ekuban si rende molto pericoloso in anticipo su Bonucci, ma non trova la porta. Poco dopo, i genoani potrebbero pareggiare su uno scivolone di Szczesny, ma non c’è nessuno pronto a raccogliere la palla. Poi, in pochi minuti, due episodi di segno completamente opposto, che vedono protagonista Gudmundsson. Prima, al 38′, l’arbitro Sozza fischia un calcio di rigore per un suo intervento su Aké, ma il penalty non viene poi concesso dopo l’intervento del VAR. Rovesciamento di fronte (minuto 41) e proprio l’islandese batte Szczesny, per il pareggio genoano.
NEL FINALE, SUCCEDE DI TUTTO
Grandi emozioni si concentrano nei minuti finali, anzi, in quelli di recupero. Prima Kean sfiora il gol non centrando la porta su una gran palla di Morata. Poi, e siamo al 96′, l’episodio decisivo: fallo di De Sciglio su Yeboah, in area bianconera, calcio di rigore. Lo batte Criscito, che pochi giorni fa aveva sbagliato un rigore pesantissimo nel Derby con la Samp. Stavolta l’ex bianconero è freddo, segna un gol che ferma la Juve e che per il Genoa, in attesa degli altri risultati in coda alla classifica, vale oro.
Genoa-Juventus 2-1
Reti: 48’Dybala (J), 87’Gudmunsson (G), 90’+6 Criscito rig. (G)
Genoa: Sirigu; Hefti, Ostigard, Bani, Criscito; Galdames (45′ Frendrup), Badelj; Amiri, Melegoni (59′ Ekuban), Portanova (58′ Yeboah); Destro (68′ Gudmundsson). A disposizione: Semper, Vodisek, Masiello, Vasquez, Ghiglione, Hernani, Cambiasso, Rovella. All.: Blessin.
Juventus: Szczesny; Cuadrado (60′ Alex Sandro), Bonucci, Rugani, De Sciglio; Miretti (74′ Bernardeschi), Arthur (60′ Zakaria), Rabiot; Dybala (80′ Aké); Vlahovic (74′ Morata), Kean. A disposizione: Perin, Pinsoglio, Chiellini, de Ligt. All.: Allegri.
Arbitro: Sozza
Ammoniti: 29′ Dybala (J), 34′ Rugani (J), 43′ Melegoni (G), 44′ Arthur (J), 78′ Badelj (G)