Il Milan, tatticamente

Come giocano i rossoneri di Siniša Mihajlović, spiegato reparto per reparto
Informazioni preliminari: il Milan a San Siro

Di recente i rossoneri, in ritiro dopo la sconfitta contro l’Atalanta, non stanno andando benissimo: solo due punti nelle ultime quattro giornate è stato infatti il bottino in classifica, a fronte dei 12 bianconeri. I nostri prossimi avversari però hanno perso solo una delle ultime 12 gare casalinghe e in questo parziale non hanno mai concesso più di un gol all’avversario.

A San Siro inoltre il Milan non perde da sei turni (0-1 contro il Bologna il 6 gennaio scorso): in queste partite ha ottenuto quattro vittorie e due pareggi. Importante quindi stare bene in guardia, e alzare al massimo il livello di attenzione per una partita che da sempre regala tanto fascino, ma anche molte insidie per la Signora.

Dybala è stato il match-winner della prima sfida stagionale
Come si è giocato all’andata

La Juve, allo Stadium, si era schierata con un 4-3-1-2 con Lichtsteiner ed Evra sulle fasce, Barzagli e Chiellini in mezzo la difesa; centrocampo a tre formato da Pogba, Marchisio e Sturaro ed Hernanes trequartista, dietro a Mandzukic e Dybala.

Il Milan aveva risposto con il 4-3-3 d’ordinanza, all’epoca: Abate, Alex, Romagnoli ed Antonelli davanti a Donnarumma; Kucka, Montolivo e Bonaventura a centrocampo e Cerci, Bacca e Niang come tridente offensivo.

L’11 rossonero in stagione

Nelle ultime uscite si è visto il ritorno al 4-4-2, dopo varie sperimentazioni come il 4-3-1-2 con cui è iniziata la stagione, o il 4-3-3 della partita di andata contro l’Atalanta, quando ancora erano a disposizione del tecnico serbo elementi come Niang e Cerci.

DIFESA
Donnarumma in porta con il numero (99), Antonelli (31) sulla sinistra;
Romagnoli (13) e Alex (33) al centro della difesa: l’U21 italiano, che ama giocare d’anticipo e fare ripartire le aizoni, è colui che in squadra ha fatto più respinte difensive in stagione di tutti (153) e respinto più tiri (18); Abate (20), gioca invece sulla destra.

Il gioco in anticipo di Romagnoli

CENTROCAMPO
Bonaventura (28) agisce sul lato sinistro del centrocampo, a fare da trequartista interno oppure da esterno, in alcuni casi; specularmente, Honda (10) è messo nella stessa posizione ma sulla destra; in mezzo stazionano Bertolacci (91), che tuttavia sarà squalificato, e Montolivo (18), re degli intercetti di squadra (101 finora in stagione).

ATTACCO
Bacca (70) in coppia con un altro attaccante (nel grafico Niang, il numero 19, ma nelle prime ed ultime uscite Luiz Adriano, o Menez, come contro il Chievo) . Il colombiano ha segnato 14 gol in questo campionato (due però quelli arrivati contro squadre che precedono ora il Milan in classifica, Inter e Fiorentina), ed stato colto in fuorigioco 48 volte, più di ogni giocatore in Serie A. Balotelli (assieme a Poli) è il calciatore che è subentrato più volte in stagione (12).

Le posizioni medie in campo, in stagione
Il ruolo di Bonaventura

Paul Pogba e Giacomo Bonaventura sono il primo e secondo centrocampista in Serie A per numero di tiri effettuati: 99 il francese, 98 l’esterno rossonero. I due hanno stabilito in questa stagione il proprio primato di assist in Serie A: otto per il nostro francese, sette per Bonaventura.

I cross di Bonaventura

Bonaventura è anche il terzo giocatore nel nostro campionato per partecipazione al tiro (162 tra conclusioni e assist per il tiro), alle spalle di Higuaín e Insigne e davanti a Paulo Dybala (151).

Fondamentale anche in fase di recupero palla (si veda la rete nel derby di Niang, propiziata da un furto di pallone sulla trequarti dell’ex atalantino).

Eccelle in squadra anche per passaggi nella metà campo offensiva (899), cross effettuati (185) e dribbling tentati (99), oltre che per falli subiti (77), segnale che è lui il vero perno del gioco della squadra di Mihajlovic. 

Uno schema che porta ‘Jack’ alla conclusione: frequenti gli uno-due con Bacca
La linea offensiva

Come si vede dallo spiegamento medio in campo del secondo tempo contro la Lazio (1-1), o da quello contro il Chievo (0-0), il Milan si getta in avanti a piene forze, e la linea degli attaccanti e quella dei rifinitori si fa un tutt’uno dove le sovrapposizioni tra i ruoli sono la normalità.

Così nel secondo tempo contro la Lazio

Contro i clivensi, nella ripresa

Spesso gli attaccanti indietreggiano per creare spazi in cui si inseriscono seconde punte, mezzali e trequartisti, come in questo caso preso dall’ultimo match contro l’Atalanta: Balotelli riceve palla sulla trequarti ed innesca il movimento di Menez, che andrà a calciare in porta a tu per tu con Sportiello

La squadra gioca molto cercando la verticalità, concedendo spesso agli avversari di giocare il pallone per provare a riconquistarlo alto e andare in porta nel più breve tempo possibile sfruttando Bacca e la sua spalla offensiva. Pressing alto, garra, velocità e profondità sono i mantra delle squadre allenate da Mihajlovic.

Un altro schema offensivo votato alla verticalità immediata

Attenzione ai suoi tiri da fermo
Dalla bandierina

Il Milan ha subito tre degli ultimi cinque gol in Serie A sugli sviluppi di corner, mentre la Juve ne ha subito solo uno in tutto il campionato in questo modo (da Blanchard del Frosinone, in porta c’era Neto).

Il Milan è però la squadra ha segnato più gol su calcio d’angolo del Milan, sette finora (come Inter e Verona), anche grazie alla verve da uomo assist di Bonaventura, specialista dalla bandierina: così ha servito i palloni giusti, per esempio, a Zapata contro l’Udinese, o addirittura per il tiro al volo di Mexes nell’amichevole estiva contro l’Inter. Storicamente le squadre di Mihajlovic sono molto forti sui calci da fermo.

Quando segna e subisce il Milan

I rossoneri hanno la tendenza a colpire a fine primo tempo (8 reti) o ad inizio della ripresa (9), mentre ‘appena’ 5 per tempo sono le reti segnate a metà di ciascuna frazione di gioco. La maggior parte dei gol sono arrivati da dentro l’area (34 su 41): completano la statistica un tiro da fuori, due su calcio di punizione diretto e 4 dal dischetto del rigore.

Da dove vanno in gol i rossoneri

Tendono ad incassare più reti invece nella seconda parte della gara: 20 contro 13 dice il computo. Se 23 dei 33 gol subiti sono arrivati da dentro l’area di rigore, spiccano le 4 segnature subite su calcio di punizione diretto.

Nessuno ha subito invece meno reti della Juventus sia nei primi (sette) che nei secondi tempi (nove). La Signora ha segnato ben 15 gol negli ultimi 15 minuti di gioco, seconda solo alla Lazio, a quota 16.

Al di là delle tattiche di gioco, i numeri dicono che sarà fondamentale andare in vantaggio per primi: la Juventus ha infatti portato a casa 23 volte la vittoria nelle 24 gare in cui è passata per prima nel risultato, mentre i rossoneri hanno vinto una sola delle 13 gare in cui sono andati sotto nel punteggio.

Appuntamento quindi a San Siro per il 162° confronto di Serie A contro il Milan, sperando di ripetere il risultato degli ultimi sei: la vittoria.