Il rosso ad Acerbi e l’apoteosi del disagio

In questi anni meravigliosi assistiamo ogni settimana alla destrutturazione del pensiero logico e allo smantellamento di ogni rapporto di causa-effetto calcistico. Si sconfina sempre di più in nuove frontiere della rosicata complottista, ad ogni gara si allarga l’orizzonte del disagio dilagante di un’antijuventinità professionista o militante. Ieri, in una sorprendente valanga di commenti social di tifosi AntiJuve (inutile distinguerli tra interisti, milanisti o tifosi Napoli o Roma) sull’episodio dell’espulsione di Acerbi si è raggiunto probabilmente l’Everest di tale nuova malattia sociale, il Nirvana del degrado antiJuve, l’Inception della rosicata complottistica.

Immaginate di essere l’unica rivale della Juventus ancora vagamente in corsa (a -9), di condurre 2-1 al ritorno in campo dopo un mese di vacanze, contro una Lazio che si è fatta sotto in modo temibile. Ci sono già stati episodi dubbi (di qua e di là, come accade spesso) con la punizione inesistente del 2-0, ma fallacci di Bastos e Lulic non ravvisati, come una mezza gomitata di Albiol. Le solite. A quel punto, Acerbi (alla sua 149° gara consecutiva, non un habitué dei rossi) incappa in un non-fallo che l’arbitro Rocchi trasforma nel secondo giallo: ROSSO.

In un Universo normale con logica sequenziale e regole newtoniane, diremmo che il Napoli ha meritato sul campo (4 pali) con episodi dubbi a cui si attaccherà ovviamente il mister perdente (Inzaghi).

Nell’Universo conflittuale, ma ancora comprensibile, del tifo i laziali parleranno di complotto ai loro danni per far arrivare la Roma in Champions, gli juventini di complotto pro-Napoli per tenere vivo il torneo e i tifosi Napoli posteranno i falli di Bastos e Lulic con frasi tipo: Vinto contro tutto e tutti. Ci sta.

Ma nell’Universo bipolare e schizofrenico dell’AntiJuventinismo patologico, in quel mondo senza connessioni logiche, con flussi temporali distorti, senza normali regole fisiche e meccaniche, nel raccapricciante Regno dello #JuveOut che nemmeno la fervida immaginazione distorta dei più geniali autori dell’horror e della narrativa psicopatologica avrebbe potuto partorire, in questo distopico Black (and White) Mirror il doppio giallo ad Acerbi (che avrebbe potuto apparire come favore al Napoli) è stato esibito da Rocchi SOLO PER AIUTARE LA JUVE, prossima rivale della Lazio!

Avete capito bene: una marea di tifosi del Napoli non riesce a interpretare un rosso inesistente ad un rivale diretto come episodio a proprio favore (è il loro schema mentale a rimuovere tale evenienza), ma lo giudica (ovviamente!) come aiuto clamoroso alla Juve (incasellandolo nell’archivio mentale gigantesco dei FURTI JUVE). Non esiste il presente, non esiste la gara, non esiste probabilità di errore pro-Napoli, esiste solo la Juve, anche se la Lazio ci gioca tra una settimana: non stanno favorendo me, è la Juve che Ruba. E’ come se l’informazione in entrata (rosso ad Acerbi) non potesse venire analizzata con i normali schemi mentali (Lazio in 10, meglio per noi che ci stiamo giocando contro) ma viene processata con la lente dell’antijuventinismo, alla voce “ammonizioni ed espulsioni preventive“.

Ma andiamo oltre in questa odissea spazio-temporale. A comminare il doppio giallo inventato che aiuta la Juve (non il Napoli!) è l’arbitro Rocchi.

Occhio perché, per molti pseudo-giornalisti, siti ed influencer antiJuve, Rocchi (“il miglior arbitro italiano!“) da ben 23 gare NON allena la Juve, guarda caso da quel Juventus-Napoli 0-1, con gol di Koulibaly, in cui arbitrò in modo “impeccabile” (ci mancherebbe, in caso di risultato opposto sarebbe partita la solita macelleria e vivisezione di ogni rimessa laterale). L’allusione ovvia è “il Palazzo tiene lontano Rocchi dalla Juve” perché le stava facendo perdere il campionato (non favorendola). Quindi questo Rocchi è integerrimo. Eppure è quello stesso Rocchi che ci fece vincere 3-2 contro la Roma (del violinista Garcia), costretto a “scusarsi” al TG1 per aver  concesso un rigore dubbio a Totti e uno forse fuori area a Pogba, lo stesso Rocchi che prima di quel Juve-Napoli veniva additato come “potenziale juventino” viste le 11 vittorie di fila nei precedenti con la Juve (colpa sua, mica della Juve!)

L’integerrimo Rocchi, che peraltro non arbitrava anche il Napoli da 23 gare (forse il Palazzo -quel palazzo dove si annidano i napoletanissimi Pecoraro e Sandulli che hanno avuto l’ardire di confermare la squalifica di Koulibaly- voleva sfavorire il Napoli?), vuole ora rientrare nelle grazie della Juve facendo fuori Acerbi? E perché non dimezza la Lazio (“se è bravo?”) espellendo Lulic e Bastos?

Eh no, avete già dimenticato la logica anomala del Multiverso AntiJuve:

– se espelle Acerbi AIUTA la Juve, 

– se non espelle Lulic e Bastos DANNEGGIA il Napoli!

Al prossimo viaggio, in questa dimensione senza tempo come l’eternità; regione intermedia tra luce e oscurità, scienza e superstizione, oscuro baratro dell’ignoto e vette luminose del sapere: è la regione dell’immaginazione, una regione che potrebbe trovarsi “Ai confini della realtà”: l’antijuventinismo!

Sandro Scarpa.