E’ uno dei teatri di gioco storici del calcio spagnolo ed europeo: è l’Estadi de Mestalla, che prende il suo nome da un torrente che scorre proprio in quella zona di Valencia. Sarà quello il luogo dove i bianconeri, fra qualche giorno, inizieranno la loro avventura in Champions League, contro la formazione iberica.
Anno di costruzione: 1923
Prima partita: Amichevole vs Levante, 20 maggio 1923
Ristrutturazioni: 1927, 1959, 1973, 1978
Capienza: 55000 spettatori
Come si diceva il Mestalla fu inaugurato nel 1923, e nella sua prima versione conteneva 17 mila spettatori, capacità ampliata a 25 mila con la prima ristrutturazione del 1927. Lo Stadio superò gli anni della Guerra Civile e poi ancora la terribile inondazione che colpì Valencia nell’ottobre del 1957: ne seguì una seconda, profonda ristrutturazione, che vide fra le innovazioni l’avvento delle luci artificiali e fu completata nel 1959.
Negli anni ’60 lo stadio del Valencia ospita le avventure europee dei Murciélagos, partendo dalla sfida con il Nottingham Forest alle due Coppe delle Fiere alzate nei due anni seguenti.
Gli anni 70 sono quelli della partecipazione alle Coppe europee ma anche di ulteriori interventi di miglioria, l’ultimo dei quali nel 1978, in vista dei Mondiali del 1982
Sono 3 le partite del Mundial di Spagna ospitate dal Mestalla, tutte del girone dei padroni di casa: Spagna Honduras 1-1 (16 giugno), Spagna-Jugoslavia 2-1 (20 giugno), Spagna-Irlanda del Nord 0-1 (25 giugno)
Lo Stadio ha attualmente una capacità di 55 mila posti, ma il Valencia ha nel suo futuro il completamento dei lavori del Nuovo Mestalla, che sarà in Avenida de las Cortes Valencianas.
Alla scoperta del Mestalla di Valencia
Se dieci anni fa qualcuno avesse previsto la partita Valencia-Juventus a settembre 2018, saremmo stati certi che si sarebbe giocata al Nou Mestalla, davanti a 75.000 persone.
Al contrario, la costruzione del nuovo stadio del Valencia si è fermata nel 2009 – e da allora non è ancora ripresa – e la Juventus mercoledì sera sarà di scena al Mestalla, lo storico impianto di casa del club dei pipistrelli.
Il Mestalla ha curiosamente vissuto due inaugurazioni nel corso della sua storia. La prima nel 1923, con un’amichevole fra Valencia e Levante, a cui seguono gli anni bui della Guerra Civile spagnola, in cui l’impianto viene sfruttato come campo di concentramento e magazzino militare.
Negli anni ‘40 il Mestalla è teatro delle prime grandi vittorie del Valencia (tre campionati e due coppe del Re), che conducono alla seconda inaugurazione, nel secondo dopoguerra. Negli anni ‘50, infatti, lo stadio viene ristrutturato quasi completamente, aumentando la sua capienza da 25.000 a 45.500 spettatori, ma subisce anche pesanti danni a causa dell’esondazione del fiume Turia, del 1957. Rimesso a nuovo, viene inaugurato una seconda volta nel 1959 e inizia il suo percorso nella storia moderna.
Oggi il Mestalla può ospitare 49.500 persone, con una struttura delle gradinate imponente e piuttosto rigida allo stesso tempo. La pianta rettangolare si sviluppa poi su tre anelli (il primo, più inferiore, è piuttosto piccolo rispetto agli altri due) e solo la tribuna centrale è coperta, come in molti stadi della tradizione iberica. La sua architettura rivela molto praticità e pochi ornamenti, figlia dello stile tardo-razionalista spagnolo (v. El Madrigal, Villarreal, o l’ormai ex-stadio dell’Atlético, Vicente Calderon) mai stravolta dai vari interventi di ammodernamento nel corso degli anni ‘80 e ‘90.
La pendenza delle gradinate è una delle caratteristiche più conosciute e importanti dello stadio. Il Mestalla è uno degli stadi più ripidi d’Europa, con il terzo anello che arriva addirittura a una pendenza di 40° gradi – solo pochi altri impianti europei possono vantare un tale grado di pendenza, che aumenta l’enfasi stessa dell’esperienza dei tifosi durante la partita, come il terzo anello di San Siro e del Bernabéu, o il secondo anello proprio dello Juventus Stadium.
Come arrivare
Il Mestalla è in una posizione molto comoda, a metà fra il centro città e il porto, a circa mezz’ora a piedi dalla Cattedrale. È raggiungibile con la metropolitana (linea 5 – fermata Aragón oppure linea 3 – fermata Facultats) o con l’autobus (linee 10, 32, 71, 80). È anche possibile utilizzare il bus turistico, linea B, fermata numero 11.
Il settore ospiti è collocato nell’angolo nord-est, opposto alla tribuna centrale.
Oltre al Valencia, in città è anche presente lo stadio del Levante (l’altra squadra cittadina), Estadio Ciutat de Valencia, situato a nord a circa 3 km dal Mestalla.
Di Archistadia