Intitolata una piazzetta in memoria delle Vittime dell’Heysel

La piazzetta, situata nel quartiere Borgo Dora di Torino, è stata dedicata questa mattina al ricordo dei tragici avvenimenti di 33 anni fa. Pessotto: «Bello che nascano questi luoghi di memoria e ricordo, ma anche di riflessione per tutti»

Questa mattina, in memoria dei tragici avvenimenti del 29 maggio 1985, nel quartiere Borgo Dora a Torino, è stata intitolata una piazzetta alle “Vittime dello stadio Heysel”. All’inaugurazione della piazzetta, sita tra Lungo Dora Agrigento e Strada del Fortino, ha partecipato Gianluca Pessotto, che ha commentato così il gesto simbolico:

«E’ un piacere essere qui all’intitolazione di questa piazzetta in memoria dei nostri tifosi, che hanno perso la vita per una partita di calcio, e questa è la cosa più assurda. Quindi è bello che nascano queste iniziative che devono far riflettere le persone che passeranno qui, anche non tifose, che si chiederanno cosa sia successo quel 29 maggio 1985».

«Tante cose sono state fatte da quel giorno, tante tragedie sono state evitate ma ancora tanto si puo’ fare, non solo nell’impiantistica degli stadi ma anche nell’educazione e formazione dei tifosi del futuro – ha aggiunto Gianluca Pessotto -. La cosa che dispiace è che ancora oggi quando la Juventus va a giocare negli altri stadi c’è poco rispetto per le nostre vittime. Purtroppo, la memoria dell’Heysel è ancora troppo associata alla Juventus, quindi prevale più l’antagonismo che il ricordo di quello che è successo. Non è stata solo una tragedia juventina, così come le grandi tragedie dello sport non appartengono solo alle squadre che le vivono, ma devono toccare il cuore di tutti e questo ancora oggi succede poco. Quindi ci auguriamo che in futuro ci sia un po’ più sensibilità e rispetto»

Sul significato dell’intitolazione della piazzetta, Gianluca Pessotto ha dichiarato: «Questi sono luoghi di riflessione, ricordo e memoria. Si tratta di un gesto concreto nei confronti di persone che hanno perso i propri cari per una partita di calcio, per una tragedia assurda quasi annunciata, leggendo poi le cronache successive. E’ bello che nascano questi posti non solo per le persone coinvolte direttamente in questa tragedia ma anche per le persone che passeranno di qui. Aiuterà a ricordare e migliorare il mondo del calcio

«Perché – conclude Pessotto – il ricordo dev’essere sempre vivo, di una tragedia orribile, di un evento che doveva essere un’emozione sportiva e si è rivelata una tragedia di tante persone»