La formazione presenta sorprendentemente Bonucci, che Conte decide di rischiare.
Il resto e’ simile alle precedenti: tre difensori, due laterali, uno piu’ offensivo (Bernardeschi) uno piu’difensivo (De Sciglio), tre centrali di cui uno piu’ leggero (Florenzi) e due punte. Gli irlandesi son grossi e picchiano come fabbri, ma per fortuna i piedi li hanno comprati all’IKEA. In ogni modo l’Italia non riesce a fare gioco da dietro perche’ i centrocampisti scappano e Bernardeschi sbaglia tutte le palle che tocca. La partita e’ prevedibilmente oscena, aiutata dall’arbitro rumeno Hategan,un rincoglionito come pochi, che lascia correre tutto e fischia completamente a caso (e in qualche caso a nostro favore).
Gli irlandesi ci hanno studiato (sorpresona eh..) e bloccano tutte le giocate da dietro. Davanti spingono a testa bassa e l’Italia non tocca terra, grazie anche ad un centrocampo dove Thiago Motta gioca a ritmi da partita tra amatori. Bernardeschi in difesa non sa che fare (e fa pure un fallo da rigore) e in attacco sbaglia ogni pallone, mentre De Sciglio e’ visibilmente terrorizzato. In tutto questo orrore Murphy la prende di testa al 21′ e Sirigu fa una bella parata. Al 42’invece si libera Immobile e piazza un bel tiro di poco fuori. Poco dopo, finalmente, finisce il primo tempo.
La ripresa comincia con l’Italia un filino piu’ intraprendente e al 52′ viene recapitata una palla a Zaza che la calcia al volo di poco alta. L’Irlanda continua a ruminare il suo forcing ma si sgonfia piano piano e l’Italia comincia a prendere un po’ di campo; al 60′ esce Bernardeschi (inguardabile) e entra Darmian e, finalmente, al 74′ esce Immobile ed entra Insigne. Il giocatore del Napoli e’ vivace, si libera subito di un paio di irlandesi e tira colpendo il palo. A questo punto Conte pensa addirittura di poterla vincere e all’80’ entra il Faraone al posto di uno spaurito De Sciglio, ma in due minuti succede il patatrac perche’ l’Italia non scivola bene a quattro. Prima Bonucci perde una palla in uscita (fallo? boh, non ho visto bene) e Hoolahan si divora un goal fatto; poi su un rovesciamento di fronte lo stesso Hoolahan crossa da destra, Sirigu si mette a fare un pranzo al sacco invece di uscire e Brady insacca di testa. Seguono i soliti minuti di assalto finale ma il risultato non cambia.
Considerazioni finali: questa partita nulla aggiunge e nulla toglie a quello che sapevamo dell’Italia. Eravamo consci che molti titolari sono scarsi e sospettavamo che molte riserve lo fossero: adesso ne abbiamo la certezza. Inoltre ovviamente se cambia l’unico reparto di valore internazionale, cioe’ la difesa, sei pure deboluccio dietro. Ma ripeto, nulla di nuovo; queste sono considerazioni che si potevano fare ancor prima che gli europei cominciassero. Adesso lunedi’ ci attende una partita impegnativa e, sulla carta, impossibile da superare. Ma, come si dice sempre, sara’ un’altra partita. Speriamo che non sia l’ultima.