«Juve, continuiamo così»

Le parole del difensore ai microfoni del canale tematico bianconero

«Ero al posto giusto, nel momento giusto». Medhi Benatia sintetizza così la genesi del suo gol contro la Roma. In realtà però c’è molto di più dietro quel batti e ribatti in area: «Se non si entra in area con la voglia di buttarla dentro, non si segna – spiega il difensore ai microfoni di Juventus Tv, nell’intervista esclusiva che sarà trasmessa questa sera durante il JTalk, in onda alle 19.30 sul canale 212 della piattaforma Sky – Io non ho le capacità di un attaccante per segnare, ma a volte ci riesco proprio perché ho questa “cattiveria” in più».

ISTINTO DA GOLEADOR

La rete alla Roma segue quella segnato a novembre con il Marocco, nella sfida decisiva con la Costa d’Avorio per le qualificazioni ai Mondiali. Insomma, Medhi ha il fiuto del gol di un attaccante di razza : «L’ho già detto al mister… Se ha bisogno di una mezza punta, posso “girare intorno” al Pipita… Ma l’idea non gli piace – scherza Benatia – Andare al Mondiale era un sogno e siamo riusciti a realizzarlo dopo 20 anni. Essendo il capitano della Nazionale sentivo una responsabilità in più ed è bello essere riusciti a qualificarci. Non vedo l’ora di andare in Russia, portare la famiglia e spero di fare bene. Ricordo l’ultima volta del Marocco ai Mondiali, era Francia ’98. Nel girone c’erano Brasile, Scozia e Norvegia e il Marocco uscì subito. Ora speriamo di passare il primo turno».

LE AVVERSARIE PER LO SCUDETTO

Prima di pensare al Mondiale c’è una stagione lunga e intensa da vivere in bianconero. La Juve ha ritrovato anche grazie alle prestazioni di Medhi la solidità difensiva che l’aveva contraddistinta negli ultimi anni e «bisogna continuare così, perché se non si subiscono gol aumenta la fiducia e quando siamo sullo 0-0, con i giocatori che abbiamo davanti possiamo segnare da un momento all’altro. Le altre avversarie? Il Napoli sarà con noi fino alla fine, ma ho visto bene anche la Roma che credo abbia qualcosa in più rispetto all‘Inter che è comunque una squadra solida. Saremo in tre, quattro squadre a giocarci lo scudetto, ma sono convinto che a marzo o aprile, quando arriveranno le partite che contano, la Juve sarà davanti».

CONTINUITÀ E LAVORO

Benatia sta giocando su livelli eccellenti e il segreto sta nella possibilità di giocare con continuità e nell’intensità messa durante gli allenamenti: «All’Udinese ho giocato sempre per tre stagioni e abbiamo fatto grandi cose, così come a Roma dove non ho subito infortuni. Nell’ultimo anno al Bayern ne ho patiti parecchi e sono andato un po’ in difficoltà. L’anno scorso non ho giocato molto, ma ora il mister mi sta dando un minutaggio importante espero di ricambiare la fiducia facendo sempre meglio. Qui si lavora molto e se si vuole giocare la domenica ci si deve allenare bene. Il mister non guarda i nomi, ma segue le sue idee e se ha bisogno di cambiare lo fa senza pensarci due volte. Sappiamo di dover dare tutti il 100% e così in allenamento c’è sempre grande intensità».

LA SFIDA DI VERONA

La conclusione non può che essere sulla prossima sfida, l’ultima di un grande 2017: «Giocare contro chi lotta per la salvezza è sempre dura e contro la Juve tutti danno il massimo. A Verona dovremo sudare, correre e trovare le giuste motivazioni. Quando si gioca contro Napoli, Inter o Roma quasi non c’è bisogno dell’allenatore, perché siamo tutti concentratissimi, ma questo deve accadere anche nelle altre partite».