I precedenti tra Juventus e Olympique Lyonnais, entrambi vinti dai bianconeri nell’Aprile 2014, validi per i Quarti di finale di Europa League. All’andata a Lione vittoria 1-0 con centro di Bonucci; al ritorno allo Stadium, successo per 2-1 con il vantaggio di Pirlo, il pareggio di Briand e l’autorete decisiva di Umtiti.
I match giocati dalla Signora contro club francesi: quattordici le vittorie, cinque i pareggi e cinque le sconfitte. Contro squadre di Ligue 1, i bianconeri sono imbattuti da quattro partite (tre vittorie e un pareggio).
Le vittorie consecutive con cui la Juventus si presenta a Lione, tra Serie A e Champions League. Quattordici i gol messi a segno, soltanto uno quello subito.
Se scenderà in campo contro il Lione, Leonardo Bonucci giocherà la sua quarantesima partita in carriera in Champions League, nonché la cinquantacinquesima complessiva in competizioni Uefa.
Gianluigi Buffon, Andrea Barzagli e Leonardo Bonucci tornano al Parc OL dopo la vittoria per 2-0 conquistata a UEFA Euro 2016 nella gara di esordio della Nazionale italiana contro il Belgio. In quell’occasione, era presente ovviamente anche Giorgio Chiellini, non convocato per la trasferta di Champions causa infortunio.
Il record di spettatori del Parc OL, registrato nel match casalingo di campionato dello scorso 2 ottobre contro il St-Etienne.
I gol messi a segno da Gonzalo Higuain in carriera in Champions League, uno nella stagione in corso, in occasione della trasferta di Zagabria.
Quella di stasera potrebbe essere la decima presenza in Champions League per Paulo Dybala, tutte con la maglia bianconera. Due le reti messe a segno finora dalla Joya in questa competizione.
Nell’ultima sfida di Champions League, i bianconeri hanno ottenuto a Zagabria la vittoria europea più netta da Novembre 2012 contro il Nordsjælland. Sempre contro la Dinamo, il possesso palla è stato del 72%: il più alto nella massima competizione europea dal 2004 ad oggi.
L’anno della vittoria più larga dei bianconeri contro una squadra francese: l’1-6 rifilato al PSG nella gara di ritorno della finale di Supercoppa Europea, dopo il 3-1 dell’andata.
Verso Lione-Juve: Genesio per difendersi pensa al 3-5-1-1
FORMA
Magri risultati in Ligue 1 per l’Olympique, periodo difficile sia sul campo che in società. Ci sono state varie sconfitte, 3 nelle ultime 4, tra le quali un’unica gioia, la vittoria nel derby contro il Saint’Etienne. L’allenatore Bruno Genesio è sulla graticola ma sembra nutrire più speranze che preoccupazioni per la gara contro la Juventus al nuovo Parc OL:
“Affrontiamo la partita sapendo che questa è una vera opportunità per ritrovare grande fiducia”. La ragione si evince nelle parole del tecnico quando viene interrogato riguardo alle problematiche della sua squadra, che secondo lui fatica perchè non ha più la coesione, il piacere di giocare, il divertimento che aveva nella scorsa stagione. Tutte cose che spera di sistemare ritrovando i 3 punti.
Nonostante tutto i francesi riescono a mantenere un record invidiabile nel nuovo stadio, segnano sempre in casa e non hanno vinto in sole 3 circostanze, battendoci pure il PSG.
Nell’ultima gara col Nizza capolista hanno passato 70 minuti in inferiorità numerica, e ciò rappresenta la maggior preoccupazione di Genesio. Teme infatti che la stanchezza accumulata in campionato si possa far sentire in coppa, perchè le maggiori difficoltà affrontate dalla sua squadra si sono verificate in concomitanza dell’assenza di vari giocatori chiave. Alcuni di loro sono reduci da ricadute ed appena tornati a disposizione, già poco inclini dunque allo stress di giocare due partite in pochi giorni.
GIOCATORI CHIAVE
Alexandre Lacazette è il frontman dei francesi, punto fermo e cannoniere da venti gol a stagione (già sei quest’anno in una manciata di gare), ambito da tutta europa, è tornato in campo solo venerdì dopo un’assenza di un mese: con tutta probabilità verrà impiegato anche contro la Juventus, da titolare stavolta. L’altra colonna è il capitano Maxime Gonalons, l’elemento equilibratore della squadra, un giocatore solido, forte, affidabile, con numeri difensivi importanti, in un centrocampo popolato invece da tanti giocatori offensivi e leggeri.
In una squadra generalmente giovane e home made spiccano il poliedrico Corentin Tolisso, e Nabil Fekir, il talento più brillante, e il giocatore in cui risiedono le speranze per il futuro dei tifosi del Lione. Dopo uno stop lunghissimo dovuto ad un serio infortunio al ginocchio, al ritorno prorogato a causa di una ricaduta, il dubbio che si potesse rivedere nuovamente il suo sinistro vellutato accendere lo stadio cominciava a sorgere. Invece Fekir sorprendentemente è tornato da subito a fare la differenza giocando agli ottimi livelli pre infortunio.
MODULO E STILE DI GIOCO
Bruno Genesio con a disposizione una rosa giovane, arrembante, piena di talento, aveva intenzione di modellare la squadra su di un 433 spinto, con un tridente Cornet-Lacazette-Fekir. Intenzione durata solo poche settimane: gli infortuni occorsi nel reparto offensivo, soprattutto quello di Lacazette, e le due scoppole prese contro Digione e Bordeaux hanno spaventato l’allenatore che si è rifugiato in un 3511 accorto, con soluzioni a dir poco fantasiose in attacco. Privo di Lacazette e di sostituti convincenti Genesio ha provato prima Cornet e poi Fekir, con scarsi risultati. Questa sera però sarà diverso, con Lacazette di nuovo a disposizione potrà proporre la coppia titolare che in passato ha fatto faville, oppure ritentare col tridente. Fekir ha riferito all’Equipe senza troppi giri di parole che preferisce la posizione più centrale garantitagli dal 352, rispetto al 433 originale in cui si sentiva sacrificato e limitato in fascia. In conferenza Genesio ha parlato apertamente: “Il nostro obiettivo è difendere, con rigore e disciplina”.
Il Lione è una squadra che solitamente prova a giocare la palla e comandare il possesso, ma contro la Juventus dovrà adeguarsi, tentando di pungere in velocità con Lacazette, Fekir e le incursioni di Tolisso, nei pochi varchi che la Juventus concederà. Molto del successo delle azioni dei francesi dipenderà da Fekir, riferimento offensivo della manovra. In difesa, il reparto più traballante, saranno costretti a fare densità per coprire l’assenza del difensore più prestante, Mammana, e la presenza del giovane Diachaby, alla seconda da titolare.
Tutti gli indizi conducono a questo 3511, anche se le assenze di Rybus e Mammana potrebbero complicare le scelte e costringere Genesio a ritornare allo spericolato 433, nonostante i proclami difensivi della vigilia.