Una sfida attesa, sentita, complicata, ma non decisiva. Juve-Napoli non potrebbe esserlo, con altre quattro giornate da giocare e con impegni più che difficili per entrambe le squadre. Ed è quanto sottolinea Giorgio Chiellini, ai microfoni di Sky Sport e Mediaset a pochi giorni dalla gara: «l campionato in ogni caso non finirà domenica – spiega il difensore – anche se la posta in palio è molto alta. Sarà un bel match, che non vediamo l’ora di giocare, per misurarci con l’avversario e credo che gli episodi saranno determinanti e potranno far scatenare o meno la partita. Se non si dovesse sbloccare nel primo tempo non credo sarà una gara spettacolare».
LA PARTITA AL SAN PAOLO
Un girone fa era il Napoli a guidare la classifica con quattro punti di vantaggio prima dello scontro diretto e la vittoria dei bianconeri al San Paolo rimise tutto in discussione. «Fu importante per noi, perché in quel momento tutti ci davano già per morti o morenti e invece giocammo con orgoglio, da grande squadra e da quel momento siamo riusciti a recuperare il gap e a tornare una squadra ermetica. Non fu però quella gara a determinare la differenza attuale, ma la costanza mostrata nei mesi successivi. Bisogna fare i complimenti al Napoli che ha vinto molte partite difficili e nelle ultime ha ribaltato situazioni in cui era in difficoltà. Questo significa che al di là delle qualità tecniche ha grande cuore. Da parte nostra c’è la volontà di dimostrare di essere i più forti e di vincere il settimo scudetto. Ora come ora ci rendiamo conto di quanto sarebbe importante, ma non di quanto sarebbe difficile ripetersi e ora che abbiamo l’occasione di centrare questo traguardo non possiamo farcela sfuggire».
I PAREGGI A FERRARA E CROTONE
La Juve ha mantenuto un ruolino di marcia pazzesco, tanto da arrivare allo scontro diretto con quattro punti di vantaggio sul Napoli, ma il vantaggio avrebbe potuto essere anche più ampio senza i punti lasciati contro Spal e Crotone. Nelle gare contro le squadre in lotta per la salvezza, vedi anche la trasferta a Benevento,i bianconeri hanno fatto più fatica del previsto: «A livello mentale si spende molto e non si può essere sempre al 200%. Siamo arrivati a giocare contro la Spal dopo un periodo tirato e in una situazione di emergenza in attacco che non ci ha permesso di ruotare. Le ultime due trasferte sono state anche condizionate dalla Champions, che dà e toglie: dà delle emozioni incredibili, perché la doppia sfida contro il Real, anche se ha avuto un epilogo negativo, è stata bella e ce la porteremo dentro negli anni e ci servirà di insegnamento. Passare però dal giocare al Bernabeu a Benevento o a Crotone non è semplice come si può pensare».
CHE NAPOLI ASPETTARSI
Giorgio al Napoli ha già segnato quattro gol in carriera, ma quest’anno è ancora a secco: «Speriamo sia di buon auspicio, ma l’importante è vincere. Firmerei più per non prendere gol che per segnarne uno. Ora come ora gli obiettivi personali non contano nulla. Il Napoli giocherà con il 4-3-3, non credo forzeranno con tutte le quattro punte, anche per tenere un cambio offensivo. Il rientro di Milik è stato importante e sono contento per lui perché è stato molto sfortunato e non era semplice trovare la forza mentale di riprendersi. Noi però faremo di tutto per non farle segnare lui e i suoi compagni. La mia stagione migliore? Aspettiamo questo mese, le valutazioni le faremo alla fine – conclude il difensore – Sono contento per aver trovato continuità dopo qualche anno un po’ problematico e giocare a fianco di tanti campioni aiuta».