La Juventus è Campione d’Italia della categoria Under 15: questo l’esito della vittoria per 2-0 nella Finalissima giocata al “Manuzzi” di Cesena, conquistata ai danni dell’Inter. Risultato ampiamente meritato per i giovani Bianconeri di mister Bovo, che sono stati in controllo della partita dall’inizio… fino alla fine.
Juve schierata in campo con il 4-2-3-1, con Girelli tra i pali; Spina e Mosagna coppia centrale con La Manna terzino destro e Verduci a sinistra. In mediana, coppia formata da Brentan e Zanchetta, con Sekulov, Tongya e Poppa alle spalle di Cavallo.
La Juve parte subito forte, sfruttando la velocità di Tongya che si conquista un calcio d’angolo dopo pochi secondi, col pallone che spiove in area senza trovare compagni. Risponde l’Inter con una conclusione debole dalla distanza di Cancello, parata senza problemi da Girelli, bravo anche qualche minuto dopo ad uscire pulito su Barazzetta lanciato in profondità.
Tra i Bianconeri, Poppa manca l’appuntamento col gol per una questione di centimetri, senza riuscire a deviare in tap-in un bel cross dalla sinistra, mentre al 19′ è Cavallo a scaldare i guantoni a Stankovic con un bel diagonale che l’estremo difensore nerazzurro non riesce a trattenere, e sul quale si avventa Tongya, la cui conclusione è deviata in corner.
Lo stesso Tongya poco dopo semina scompiglio nella difesa nerazzurra penetrando in area con una serie di dribbling, fermato all’ultimo da Alcides, che riesce a liberare. E’ poi Pirola a firmare, qualche secondo dopo, ancora Tongya in scivolata, ma al 33′ la Juve passa in vantaggio: percussione di Poppa e conclusione angolata che si insacca alle spalle di Stankovic, per l’1-0 che manda le due squadre al riposo con i Bianconeri in vantaggio.
Nella ripresa, l’Inter prova ad alzare il baricentro ma la Juve controlla bene: prima è Sakho a mandare alto di testa in area, poi è Cancello a farsi vedere trovando un grande intervento difensivo di Spina, che devia in corner. I ragazzi di Bovo rispondono in contropiede, con il neo-entrato Sterrantino che conclude da posizione angolata, trovando la risposta di Stankovic.
I nerazzurri arrivano spesso al cross, ma la difesa della Juventus, tra Girelli sempre pronto all’uscita in presa alta e la linea ben schierata pronta a ribattere, non mostra alcun segno di cedimento. L’Inter ci prova, ma da quelle parti non si passa, e, dopo che Riccio svetta di testa a liberare a pochi minuti dal termine, è al secondo dei cinque minuti di recupero concessi che lo stesso difensore bianconero chiude bene su Simic, negando anche l’ultima occasione ai nerazzurri.
A questo punto, la Juve chiude la partita in contropiede: è il 74′ quando Zanchetta, che già aveva segnato in semifinale contro la Roma, chiude la partita fissando il risultato sul definitivo 2-0.
Al triplice fischio, la Juve è Campione d’Italia per la seconda volta nella propria storia, dopo il titolo conquistato nel 1997/1998. Una cavalcata fantastica, quella dei ragazzi di mister Bovo, conclusa nel migliore dei modi: con un titolo tricolore ed una notte indimenticabile per il settore giovanile bianconero.
Finale Campionato Nazionale Under 15 Serie A e B
Stadio Manuzzi di Cesena.
JUVENTUS – INTER 2-0
Marcatori: 31′ pt. Poppa (J), 40′ st. Zanchetta (J).
Juventus: Girelli; La Manna, Spina, Mosagna (25′ st. Riccio), Verduci; Brentan (28′ st. Spitale), Zanchetta; Sekulov, Tongya, Cavallo (12′ st. De Marzo); Poppa (12′ st. Sterrantino).
A disposizione: Raina, Dacosta, Diop, Poletti, Pittavino.
Allenatore: Riccardo Bovo.
Inter: Stankovic, Guedegbe, Dimarco, Cester, Alcides, Pirola, Barazzetta, Mangiarotti, Cancello, Sakho, Esposito.
A disposizione: Anane, Feltrin, Tinazzi, Essan, Boscolo, Sottini, Oristanio, Simic, Tordini.
Allenatore: Marco Mandelli.
«I ragazzi sono stati strepitosi»
Una vittoria voluta, meritata, sudata, in una giornata che, però, per l’ambiente Juventus non è stata una giornata di festa. Ecco perché, dopo la vittoria dello Scudetto Under 15, mister Riccardo Bovo ha dedicato innanzitutto un pensiero ad Erika Pioletti, scomparsa dopo i fatti della sera del 3 giugno in Piazza San Carlo: «In questa serata, il nostro pensiero va innanzitutto a lei, perché lo sport dovrebbe essere sempre un’occasione di festa, proprio come stasera».
UNA SERATA IMPORTANTE PER QUESTO GRUPPO
«I complimenti vanno fatto ai ragazzi, che oggi hanno dato l’anima per questo sport. In una Finale non ci sono favoriti: ogni ragazzo gioca una partita del genere come se fosse la propria Finale di Champions League, ed è quello che tutti i giocatori hanno dimostrato, sia i miei ragazzi, sia quelli dell’Inter. Stesse emozioni, e stesse tensioni. Oggi i ragazzi sono stati strepitosi, iniziano a capire che cosa significa vestire una maglia importante come quella della Juventus».
PRIMO TEMPO CHIUSO IN VANTAGGIO, GESTITO NELLA RIPRESA
«Essere andati in vantaggio il primo tempo ci ha aiutato, poi l’Inter ha dimostrato grande forza in avanti, come già sapevamo. Siamo stati bravi a soffrire, a difenderci e ad essere squadra nei momenti cruciali del match. C’è grande soddisfazione: vedere i ragazzi piangere di gioia è stata la cosa più bella di questa serata»
PAROLA D’ORDINE: LA CRESCITA DEI RAGAZZI
«Il nostro obiettivo è formare ragazzi che possano diventare degli uomini. Ciò che accadrà nel futuro dipenderà dalla loro volontà, dalla loro determinazione e dalla loro voglia di lavorare duro. Questo è ciò che ci ha contraddistinto soprattutto nel girone di ritorno: nella prima parte della stagione abbiamo creato una squadra, un gruppo, ora la squadra c’è, è presente, soffre, combatte, gioca quando c’è da giocare ed è una squadra forte».
SECONDO SCUDETTO NELLA CATEGORIA PER LA JUVENTUS
«E’ il secondo titolo italiano in questa categoria: è un onore per me essere capitato quest’anno qui, ma sicuramente il grande merito va ai ragazzi vestiti di bianconero che ora stanno festeggiando».
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
«Il ringraziamento va a tutto il settore giovanile Molti ragazzi che arrivano dall’attività di base oggi erano qui presenti, grazie ad uno scouting che continua a lavorare sodo per dare i migliori giocatori a disposizione dei giocatori. Grazie allo staff tecnico, perché senza di loro sarebbe davvero difficile, e hanno fatto vivere ai ragazzi dei momenti indimenticabili. Grazie a tutta la Juventus: la Juventus è una grande famiglia, alla Juve impari a vivere, a fare sacrifici e a vincere».
«Eravamo pronti, anzi prontissimi»
Con la fascia da capitano, ha conquistato il titolo di Campione d’Italia, giocando due splendide partite in semifinale e in Finale e trascinando il gruppo fino alla vittoria.
Al termine del match vinto 2-0 dai nostri Under 15 sull’Inter, Franco Tongya ha commentato così il successo ai microfoni di J|Tv: «Abbiamo giocato bene stasera. Avevamo preparato bene sia semifinale che finale, siamo arrivati qua pronti, anzi… prontissimi. Eravamo consapevoli della nostra forza, e si è visto in campo. Un po’ di emozione, un po’ di tensione, era normale, ma siamo un gruppo forte, molto unito, una squadra, una vera famiglia. Siamo molto felici, ringraziamo il mister e lo staff che ci preparano bene in settimana e ci fanno arrivare pronti ogni domenica. Adesso festeggiamo ma pensiamo già alla Supercoppa e alla prossima stagione!».
«Soddisfazione per tutto il settore giovanile»
Una grande soddisfazione, e non potrebbe essere altrimenti. Stefano Braghin, Head of Academy della Juventus, commenta così la conquista dello Scudetto Under 15 ai microfoni di J|Tv, dopo la vittoria per 2-0 sull’Inter.
UN RISULTATO CHE GRATIFICA
«Il lavoro del settore giovanile è un lavoro di costruzione di giocatori, però il risultato gratifica questo percorso e dà rinnovate energie per continuare nel nostro cammino. Questa vittoria è motivo di soddisfazione per tutto il settore giovanile, compresa segreteria, dirigenza e tutti quelli che hanno contribuito al grande lavoro fatto in questa stagione».
UNA SQUADRA FORTE DA TUTTI I PUNTI DI VISTA
«Siamo stati bravi, abbiamo giocato un primo tempo tra i migliori della stagione, andando in vantaggio. Nella ripresa abbiamo un po’ sofferto, ma era normale contro una squadra con la loro fisicità, che doveva rimontare. Lì è uscito un aspetto caratteriale importante, che è la forza del gruppo. Sia dal punto di vista tecnico, sia quello mentale, possiamo trarre segnali importanti che fanno ben sperare».
A CESENA PRESENTI TUTTI I TECNICI DEL SETTORE GIOVANILE
«Noi cerchiamo di fare squadra: non soltanto una squadra di undici giocatori, ma una squadra composta da tutti quelli che dedicano le loro competenze al nostro lavoro quotidiano. Oggi la nostra squadra era di quaranta o cinquanta persone che sono venute qui a sostenere i nostri ragazzi ed ora possono festeggiare tutti insieme».