La partita con il Sassuolo è un crocevia fondamentale per il campionato bianconero, uscire vincitori questa sera dallo Stadium contro una squadra ostica che quest’anno ha già battuto (o perlomeno messo in difficoltà) quasi tutte le prime della classe e che si candida in modo deciso all’ultimo posto utile per prendere l’ultimo passaporto disponibile per l’Europa League, obiettivo alla portata considerando che la finale di Coppa Italia proprio fra i bianconeri e il Milan apre le porte alla qualificazione con il 7° posto in campionato.
La combattività del Sassuolo non è quindi in discussione e anche se Berardi, autentico incubo dell’Allegri rossonero, alle prese con una fastidiosa febbre non dovesse farcela ci troveremmo comunque di fronte un avversario tosto da non sottovalutare.
In caso di vittoria la Juventus questa sera raggiungerebbe per la terza stagione consecutiva il record di aver battuto almeno una volta tutte le altre 19 avversarie del campionato di Serie A, record raggiunto lo scorso anno alla 36ª (2-1 a San Siro contro l’Inter) e quello precedente alla 27ª (1-0 allo Stadium con la Fiorentina). Da quest’ultima occasione sono passati poco più di 2 anni, era infatti la partita di pranzo del 9 marzo diventata famosa per un tweet della società bianconera rimasto sullo stomaco ai tifosi viola…
Con che formazione la giocherei? Come ha giustamente detto Allegri ci saranno 5 giorni da stasera alla partita di Monaco. Tempo per recuperare fisicamente c’è, quindi niente turnover spinto, ovviamente al netto degli infortuni considerando anche l’alto numero di diffidati: Alex Sandro, Bonucci, Hernanes, Morata, Pogba e Sturaro.
Per fronteggiare il 4-3-3 di Di Francesco spazio quindi a un 4-4-2 che può diventare tranquillamente un 4-3-3 con Buffon tra i pali, Lichtsteiner e Evra sugli esterni (con Alex Sandro pronto a entrare nel secondo tempo per scombinare le carte) con l’inossidabile duo di centrali Barzagli-Bonucci a completare la difesa. A centrocampo Lemina centrale (per dare continuità dopo la buona prestazione mostrata negli ultimi minuti di Bergamo e preservare Khedira per Monaco) accompagnato sull’esterno da Pogba e Marchisio nel suo vecchio ruolo di interno più libero dai compiti di impostazione. Cuadrado emancipato a destra fra la linea di centrocampo (in fase difensiva) e quella di attacco per supportare la fantasia di Dybala e la fisicità di un Mandzukic sempre più leader di questa squadra, con Morata e Zaza pronti a subentrare per farli rifiatare senza diminuire il potenziale d’attacco.