La Juve vince nella finanza e diventa un’industria moderna

5 dicembre 2018, giornata di notizie importanti e positive per la Juventus F.C., e per una volta a dare lustro e soddisfazione ai colori bianconeri non è il rettangolo verde, ma Piazza Affari.

Due notizie infatti hanno caratterizzato la giornata: la prima riguarda l’inclusione del titolo Juventus, che come sappiamo è quotato alla Borsa di Milano, nell’indice FTSE MIB (o “Footsie MIB”), il paniere dei 40 titoli a maggiore capitalizzazione e liquidità.

Si tratta di un riconoscimento importante, che dimostra il sempre maggiore interesse verso il titolo Juve. A partire dal 27 dicembre esso sarà inserito in questo indice e determinerà, insieme agli altri 39, le sorti dell’indicatore sintetico al centro dei commenti di TV, radio e giornali. Che questo avvenga per un Gruppo bancario o industriale pare normale, ma che capiti per un Club calcistico è qualcosa di certamente nuovo e peculiare.

L’andamento del titolo Juventus FC nell’ultimo anno – Fonte: Borsaitaliana

La seconda notizia è la pubblicazione di un Report da parte di Banca IMI, la banca di investimento del Gruppo Intesasanpaolo, che effettua un “upgrade” della valutazione sul titolo Juventus, portandolo da “hold” a “buy”.

Di fatto, mentre prima la Banca consigliava ai detentori del titolo di mantenere le posizioni, ora consiglia loro di incrementarle, comprando altri titoli. Ciò perché Banca IMI vede un aumento di valore delle azioni Juventus, indicando un target price” di 1,4 Euro, che implica una valutazione complessiva del Club pari a circa 1,4 miliardi di euro (le azioni in circolazione infatti sono circa 1 miliardo di pezzi).

Il report di Banca IMI è piuttosto accurato ed effettua delle stime molto interessanti su diversi temi, proiettando i dati economico-finanziari della Juventus per 4 esercizi, fino al bilancio 2021-22; l’analisi disegna una traiettoria di sviluppo molto chiara con un incremento importante di tutte le voci di ricavo, un correlativo incremento dei costi ed una successiva stabilizzazione con un obiettivo di pareggio a livello economico raggiunto al quarto anno, dopo i primi anni di perdite a conto economico.

Le stime di Banca IMI  portano i ricavi da 504 milioni dell’ultimo bilancio (2017/18) a 624 milioni di previsione nel 2021/22; da 402 a 564 milioni è il dato di fatturato al netto della gestione calciatori, che come si sa è piuttosto aleatoria e variabile negli anni.

Questa crescita è sicuramente basata su diversi driver, ma la Banca milanese ne enfatizza senza dubbio uno importante, che risponde al nome di Cristiano Ronaldo: “Pensiamo” scrive Banca IMI “che l’acquisizione di Cristiano Ronaldo sia elemento chiave nel sostenere un’ulteriore crescita dei ricavi e nell’andare potenzialmente a colmare il gap esistente con gli altri 5 top club europei”; e la parte di report che illustra i Financials della ormai nota operazione che ha portato in Italia il campione portoghese è significativamente intitolata: “Ronaldonomics

I Ricavi del Club bianconero sono visti in forte incremento in tutte le aree di business: dallo stadio (da 56 a 68 milioni, grazie all’ipotesi di arrivare almeno ai Quarti di Champions e ad incrementi inerziali) ai diritti TV (da 200 a 244 milioni); dalle sponsorizzazioni (da 87 a 136 milioni, grazie ad un miglioramento atteso delle condizioni verso i main sponsors) per arrivare al merchandising: qui il Report puntualizza come le 450 mila magliette vendute dalla Juve in media negli anni scorsi siano molto lontane da quelle vendute dal Manchester United (il qudruplo) o dal Barcellona (tre volte tanto); ecco quindi che anche su questa area di business, Banca IMI prevede un forse incremento di ricavi, da 28 a 85 milioni di euro (parlando esplicitamente di “Cristiano Ronaldo effect”).

Stima ricavi Juventus FC – Fonte: Banca IMI

Sul lato dei costi, IMI proietta ovviamente un incremento dei costi del parco giocatori, fino a 320 milioni di euro, ma sostanzialmente traguarda all’utile di esercizio nell’ultimo anno di questo piano, quando dovrà dirsi completata la ulteriore spinta che il management ha impostato negli ultimi anni e che è culminata con l’acquisto di CR7.

Dati finanziari reali (già acquisiti), obiettivi sfidanti, ingresso nel “club” dei titoli più importanti della Borsa; diciamo che i colori bianconeri, oltre a darci ormai da molti anni di soddisfazioni sul campo, ne forniscono anche nell’arena finanziaria dei bilanci e degli indici azionari; e inoltre, su un piano più generale, questi risultati fanno ben sperare anche per la crescita complessiva del nostro calcio, verso un’industria moderna, ben gestita e maggiormente strutturata; siamo felici che la Juve stia trainando questa evoluzione.

Leonardo Dorini