Un tributo ad Allegri, ai giocatori, ma anche a una società e a un ambiente che non molla mai. Nemmeno un centrimetro. c’è tutto questo nelle parole dei Vicepresidente Pavel Nedved, rilasciate a Radio 24 poco fa.
UNO SCUDETTO … “DISUMANO”
«Allegri e i giocatori sono i reali protagonisti di questa incredibile vittoria: dietro di loro c’è un grande lavoro della società, ma gli attori principali sono loro. Quello vinto ieri è uno Scudetto difficilissimo, perchè quando vinci da tanto devi sempre trovare nuovi stimoli. E’ quasi disumano vincere in questo modo per così tanti anni: se solo sapeste quanta fatica si fa, per restare a questi livelli… bisogna fare un grande applauso a tutti i giocatori e gli allenatori che si sono succeduti in questi anni»
IL NAPOLI E’ STATO UNO STIMOLO IN PIU’
«A inizio anno non c’era la carica giusta, ma con l’andare dei mesi il duello con il Napoli è stato fantastico e ci ha dato la spinta giusta per dare il massimo. Il nostro ambiente è così: vuole sempre dimostrare di essere migliore. Per cui, vanno fatti grandi complimenti al Napoli… ma anche alla Juventus, ovviamente».
LA CHAMPIONS LEAGUE
«Siamo arrivati in due occasioni vicini aall’”alzarla”, vuol dire che ci manca ancora l’ultimo passo. Ma siamo stati bravi, va detto, in queste ultime edizioni: ce la siamo giocata con tutti i più forti, poi per vincere la Champions League bisogna anche vivere quelle annate in cui va tutto per il verso giusto. Bisogna accettare che quest’anno il Real sia stato più bravo, e prendere il buono di queste esperienze per il futuro»
MOLLARE QUALCOSA? NON E’ NELLA NOSTRA NATURA
MOLLARE QUALCOSA? NON E’ NELLA NOSTRA NATURA
«Noi vogliamo vincere tutte le partite, pur sapendo che sia impossibile. Se l’avversario è più bravo pazienza, ma noi scendiamo in campo per non mollare e cercare di trionfare in tutto. Lo conferma l’impegno profuso in questi anni in Coppa Italia: bisogna giocare tutte le partite al massimo della possibilità».
«GIGI E’ UNA LEGGENDA»
«Siamo arrivati insieme, nel 2001. Gigi è una leggenda, se dovesse decidere di smettere sarebbe difficile stare senza di lui: per la Juve ma anche per il mondo del calcio».