La Primavera parte bene a Viareggio

Doppietta di Vadalà nella ripresa: esordio vincente per i ragazzi di Grosso, che battono gli argentini del Deportivo Camioneros

Una doppietta argentina per battere i nostri avversari… argentini. È tutta qui la sintesi dell’esordio dei bianconeri alla Viareggio Cup 2016, che vincono 2-0 contro la formazione del Deportivo Camioneros.

Decidono, si diceva, due gol argentini: quelli di Guido Vadalà, che nel primo quarto d’ora della ripresa, di fatto, decide una partita non facile.

Ma andiamo per ordine: i bianconeri scendono in campo allo stadio “Masini” di Santa Croce sull’Arno contro una squadra decisa a dare battaglia: ne esce una prima frazione combattuta, a tratti dura e comunque molto spezzettata nelle fasi di gioco.

Le emozioni bianconere sono poche, ed è anzi la formazione argentina ad andare vicina al gol a fine primo tempo con una conclusione di Agurar da buona posizione, che termina a lato.

Nella ripresa, però, i bianconeri mettono in campo l’accelerazione necessaria a portare a casa il match: dopo soli 3 minuti gran tiro di Pozzebon che si stampa sul palo: sulla ribattuta, il tap-in vincente è di Guido Vadalà e la Juve è avanti.

Il raddoppio arriva dopo soli 9 minuti: protagonista ancora Pozzebon, steso in area da Piriz (espulso). Alla trasformazione va ancora Vadalà, che segna la sua seconda rete personale.

L’uno-due è micidiale per gli argentini, che non riescono a organizzare una risposta. È anzi la Juve ad andare vicina alla terza rete con Beruatto, prima della mezz’ora. Il match si incattivisce un po’, tanto che a fine partita, il Deportivo concluderà la partita in otto uomini.

L’inizio di Viareggio Cup è comunque buono per i ragazzi di Grosso, attesi mercoledì dalla partita contro il Crotone e sabato dalla sfida contro il L.i.a.c. New York.

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Viareggio al via. Tra i calci spunta Guido

Viareggio al via. Tra i calci spunta Guido


C’era un tempo in cui il Torneo di Viareggio veniva paragonato alla Champions League, ma ora le cose sono cambiate. Il fascino legato al nome, almeno in parte, resta, ma le qualità e i nomi dei partecipanti non sono gli stessi di un tempo.

Così, accade che la Juve lo affronti con la testa ad altri obiettivi. Grosso schiera una formazione inedita, con i soli Kastanos, Pozzebon e Vadalà annoverabili (con qualche forzatura) tra le prime scelte, cercando di sfruttare la competizione per dare spazio a chi ha giocato meno. Gli esperimenti, almeno nel primo tempo, si rivelano, però, fallimentari.

L’avversario di giornata, il Deportivo Camioneros, viene dall’Argentina, ma della classe che solitamente si associa al Paese sudamericano non ha niente. Anzi, i giovani argentini hanno solo grinta incontrollata, che spesso sfocia in pura cattiveria. Il riassunto della prima frazione, quindi, è semplice: Juve brutta e picchiata.

Dagli spogliatoi, però, esce un’altra squadra e probabilmente c’è lo zampino di Grosso. La Juve somiglia di nuovo a sè stessa e risponde ai calci con il calcio. E, nella mischia, sbuca Vadalà.

L’ex Boca, sarà per l’aria di casa, appare più in palla del solito e riesce finalmente a essere decisivo. Prima è lesto a ribadire in rete il palo di Pozzebon, poi freddo a trasformare il rigore del 2-0. Il momento più bello della sua partita, però, è un altro. Un episodio che, a conti fatti, è un errore.

Siamo sul 2-0 e il direttore di gara ha iniziato a usare il pugno duro con gli argentini, lasciandoli in inferiorità numerica e punendo i tanti interventi censurabili. La Juve ha ampi spazi e Vadalà ha sui piedi il pallone della tripletta personale. A tu per tu col portiere avversario, però, invece che calciare, serve in mezzo Beruatto, che cestina tutto.

Il passaggio per il compagno meno impiegato al posto della ricerca della tripletta personale, è un gesto meraviglioso. La squadra prima del singolo: probabilmente la nota più dolce del pomeriggio di Santa Croce sull’Arno. Insieme al fatto che nessuno ci abbia rimesso una gamba.

Edoardo Siddi

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