Siamo stati tutta la giornata a discutere su quanto dello Juventus Stadium andasse coperto per non dare fastidio alla FIGC e su cosa non andasse celato per non urtare la tifoseria bianconera, che alla fine abbiam dimenticato la cosa più importante: un bel velo pietoso sulla nostra Nazionale.
Se quelli di Conte erano 11 Lazzari rialzati e reincamminati dal santone leccese (Tranne Montolivo, va bene i miracoli ma fino ad un certo punto) quelli di Ventura sembrano tutt’ altro che cavalieri, al limite stallieri che dovranno portarci in Russia attraverso una via Crucis che probabilmente vedrà un’ appendice di spareggio (se ci va bene) visto che per ora in testa c’è si un tecnico italiano, ma con l’ Albania che tutto sembra tranne che una squadra poco convinta.
Un primo tempo da autentica corrida in cui gli Spagnoli hanno fatto il torello con i nostri in maniera imbarazzante e che solo grazie alla rinomata sterilità delle furie rosse unita alla nostra costante tenacia difensiva non si è concluso con un già pesante passivo.
Naturalmente la difesa bianconera utilizza queste occasioni per essere un po’ impegnata sui propri compiti rispetto al campionato, in cui deve cercare ossessivamente le chiavi dei bus parcheggiati nella metà campo avversaria. Non male di fianco ai nostri anche Romagnoli, che poi però purtroppo per lui tornerà nel Milan e dimenticherà tutto.
Superata la prima frazione senza danni (Tranne come al solito, Montolivo, a cui vanno gli auguri di tutti gli sportivi e non di quei 4 dementi che esultano per un infortunio), nella ripresa un liscio di Buffon che comincia a fare allenamento per le balere spiana la strada a Vitolo per il vantaggio iberico. Ma faceva tutto parte di una tattica: se non siete capaci di farcelo voi sto benedetto gol per farci svegliare, ce lo facciamo da soli. Epperò iniziano a balenare nella testa di Ventura le prime incertezze sulla formazione iniziale.
Ma fiero delle sue convinzioni toglie Pellè invece di Eder e la sorte lo ripaga: un po’ meno il tronista cinese che si rifiuta di stringere qualsiasi mano se non accompagnata da un contratto di 30mila euro al giorno.
Immobile e Belotti hanno lo stesso impatto sulla partita dei Litfiba ad una comunione: gente che bestemmia, gente che si fa la croce, suoni gutturali e movimenti inconsulti.
Eder in un passo a due in area ritorna ad essere Eder Parisi e mette in cascina un rigore della formica ma l’ arbitro in un primo momento non cicale mica, salvo poi frasi convincere dall’ assistente e dalla lama che De Rossi aveva già tirato fuori per riportare la giustizia dopo i 2 rossi mancati di Costa e Ramos.
Azione che il telecronista Rai afferma di non riuscire a decifrare perchè “siamo a 150 metri”. Praticamente non lo hanno fatto entrare e ha fatto la cronaca dallo Juventus Store.
Ma i potenti mezzi dell’ emittente di stato non finiscono mai di stupirci, e quindi ecco il cronometro adattato all’ algoritmo di Caressa:
Al 35simo di recupero il gol dovrebbe valere 1,7 ma Ventura si accontenta del suo primo punto strappato allo Stadium.
Questo velo pietoso da stendere su qualsiasi cosa faccia la FIGC ha anche uno strascico polemico: invece di soffermarsi sulla pochezza espressa in campo si punta il dito contro Pellè escludendo l’ uomo del cucchiaio proprio dalla partita in cui sarebbe stato utile: contro la Macedonia. Dovrebbe essere una punizione, ma vista la settimana di vacanza supplementare, siam proprio sicuri che non abbia raggiunto il suo Skopje ?
E attenzione a non sottovalutare l’ impegno contro gli slavi, questa Nazionale poco coesa potrebbe già essere alla frutta.
Mike Fusco