di Vincenzo Spadola
Guardatela bene quell’immagine, quei pochissimi fotogrammi. Il bomber dei bomber è lì, già calcola l’angolo, pensa che basta sfiorarla e dirigerla verso l’alto, sotto l’incrocio dei pali alla sinistra del portiere. Higuain la vede arrivare morbida, c’è scritto sopra “Spingere” e sa che sarà il gol dei gol, quello contro gli odiati bianconeristrisciati, una città ai suoi piedi, un sogno che si avvera, caroselli per le strade, una città vestita di azzurro, un’intera nazione in piedi a suonare la trombetta.
Sembra che la palla viaggi lenta in aria, Higuain è pronto a colpirla di testa. Guardatelo bene, guardate l’espressione del suo volto, la posizione della testa, le gambe piegate, il sapore del gol sulla pelle della testa che aspetta l’impatto con la palla, i muscoli delle gambe pronti a correre poi dietro la porta a prendersi gli applausi dello stadio, del telecronista d’azzurro vestito che si farà davvero seppellire sugli spalti, di quell’altro che non andrà a vendere il cocco in spiaggia la prossima estate.
Ora fate andare un po’ più veloce il filmato. E sì … il finale cambia. La gamba allungata disperatamente, il piede allungato a sua volta e la palla che sfiora lo scarpino impercettibilmente. Di quanto lo tocca? Forse un millimetro? In quanti attimi, in quanti millesimi di secondo cambia la storia di questo campionato, di quella partita? Bonucci in un gesto che nemmeno Carla Fracci nei giorni migliori. Bonucci! Sì, proprio quello di #quandoammonitebonucci, riesce a sfiorare ed a cambiare la traiettoria del pallone. E cambia la traiettoria di un sogno, del gol dei gol, cancella l’azzurro da una città, fa ingoiare il fiato ad un’intera nazione pronta a suonare una trombetta. Bonucci, un nome che per settimane riecheggerà per i talk show calcistici napoletani: saltando da canale in canale si sentiva solo il suo nome continuamente.
Eccolo l’attimo scudetto. Forse il momento più importante di una stagione. Forse anche più importante di quel tocco altrettanto millimetrico che cambia la parabola del tiro di Zaza un’oretta dopo e fa esplodere uno stadio, fa rimettere milioni di trombette nei cassetti.